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1) Dizion. 5° Ed. .
LUCUMONE.
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Dizion. 5 ° Ed.
LUCUMONE.
Definiz: Sost. masc. Nome col quale, presso gli Etruschi, designavasi generalmente Chi apparteneva all'ordine nobile o patrizio; ma in senso più ristretto dicevasi particolarmente così Colui che era investito della suprema dignità, regia e sacerdotale insieme, in ciascuno dei dodici piccoli stati che, uniti in una specie di federazione, componevano l'Etruria media.
Dal lat. Lucumo Lucumonis. –
Esempio: Acc. D. Stor. Ar. 1, 69: Fu poi (la gente Toscana) divisa in dodici popoli, e a ogni popolo fu dato uno governatore che era chiamato Lucumone, che in loro lingua vuol dire presidente.
Esempio: Machiav. Disc. 36: Sendo stato in Chiusi, città in quelli tempi nobilissima in Toscana, da un Lucumone violata una sorella di Arunte, e non potendo Arunte vendicarsi, ec.
Esempio: E Machiav. Pros. var. 8, 90: Mi ricordo aver letto che i Lucumoni tennero tutta l'Italia insino all'Alpi.
Esempio: Targ. Viagg. 9, 157: Sovente i Lucumoni, o rappresentanti delle città di Toscana, si dovevano unire insieme in dieta al Fano di Voltunna.
Esempio: Lampr. Filos. ant. Etr. 72: Ecco che gli Etruschi tutti si uniscono,... nè mai di Lucumoni o di Larti si fa menzione.