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1) Dizion. 5° Ed. .
DISGIUNTIVO.
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DISGIUNTIVO.
Definiz: Add. Che disgiunge, Che ha forza di disgiungere, separare: e dicesi particolarmente di quelle particelle che hanno ufficio di disgiungere le parti del discorso; ed altresì di proposizione che sia disgiunta da un'altra proposizione mediante alcuna di quelle particelle. ‒
Esempio: Giambull. P. F. Ling. Fior. 134: Disgiuntive o alternative [legature] sono quelle che delle due cose conchiuggono o confermano l'una, come: Piero nostro o legge o scrive.
Esempio: Varch. Ercol. 184: Alcuna volta nè non è avverbio che nieghi, ma una di quelle congiunzioni che i Latini chiamavano disgiuntive, o piuttosto sottodisgiuntive.
Esempio: Buomm. Ling. tosc. 307: Disgiuntive sono o, overo, se, nè.
Esempio: Menz. Pros. 3, 253: Non basta il dire che alcune congiunzioni disgiungono, perchè anche le disgiuntive in una tal maniera congiungono.
Esempio: Giord. Op. 1, 343: Il quale [Fozio] non avendo adoperato la particella congiuntiva τε, ma la disgiuntiva ed avversativa δὲ, volle ec.
Definiz: § Quindi Disgiuntiva, in forza di Sost., vale Particella disgiuntiva. ‒
Esempio: Ricc. A. M. Rim. Pros. 104: Quivi accampossi presso il fiume delle disgiuntive, per nome sive (qui per ischerzo).