Lessicografia della Crusca in rete

1) Dizion. 5° Ed. .
INFERMO.
Apri Voce completa

pag.682


Vedi le altre Edizioni del Vocabolario
Dizion. 1 ° Ed.
Dizion. 3 ° Ed.
Dizion. 4 ° Ed.
Dizion. 2 ° Ed.
Dizion. 5 ° Ed.
INFERMO.
Definiz: Add. Che è in mala disposizione di salute, Che ha male, Malato.
Dal lat. infirmus. –
Esempio: Dant. Inf. 29: Non credo che a veder maggior tristizia Fosse in Egina il popol tutto infermo.
Esempio: Bocc. Decam. 1, 124: Così subitamente di casa nostra, ed infermo a morte, vederlo mandar fuori.
Esempio: Ar. Orl. fur. 30, 94: Bradamante,... Inferma, disse agli fratelli, ch'era.
Esempio: E Ar. Erbol. 2, 518: Di costui (Esculapio) si riferisce che tanto si confidò nella scienza sua, che disse, che se, in tutto il tempo ch'egli stesse al mondo, mai fosse veduto infermo, non volea esser riputato medico.
Esempio: Tass. Lett. 3, 38: Sono passati gli otto anni ch'io sono infermo.
Esempio: E Tass. Lett. 3, 59: Vostra Eccellenza sa ch'io son.... più infermo che da molti non è creduto.
Esempio: Adr. M. Plut. Vit. 7, 14: Gli parve in quella notte dormendo esser chiamato dal grande Alessandro, e ubbidito, averlo trovato infermo nel letto, ec.
Definiz: § I. E con un compimento retto dalla particella Di, denotante la causa della infermità. –
Esempio: Domin. Tratt. Car. 11 t.: Fornitemi e sostentatemi di fiori: calcatemi, stipatemi e rincalzatemi di mele; imperochè d'amore io sono inferma e per amor languisco (qui figuratam.).
Esempio: Ar. Orl. fur. 21, 20: E de le sue ferite ancora infermo, L'arme si veste e del castel si parte.
Definiz: § II. E figuratam. –
Esempio: Alam. L. Op. tosc. 1, 365: Per voi pensa spogliar l'antico affanno, La 'nferma Italia, che fia tosto morta, Se a venir tarda 'l buon soccorso un anno.
Esempio: Leopard. Pros. 2, 24: Ogni parte dell'universo si affretta infaticabilmente alla morte, con sollecitudine e celerità mirabile. Solo l'universo medesimo apparisce immune dallo scadere e languire: perocchè se nell'autunno e nel verno si dimostra quasi infermo e vecchio, nondimeno sempre alla stagione nuova ringiovanisce.
Definiz: § III. E poeticam., detto anche degli animali. –
Esempio: Tass. Gerus. 12, 85: Ma il venerabil Piero, a cui ne cale, Come d'agnella inferma a buon pastore, Con parole gravissime ripiglia Il vaneggiar suo lungo, ec.
Definiz: § IV. E per similit., detto di piante, vale Che è attaccato da qualche malattia, ovvero Che vien su stentatamente, Che non ha l'intero vigore. –
Esempio: Cresc. Agric. volg. 220: E se 'l detto arbore fosse infermo, si dee egualmente alle sue radici sparger la morchia dell'olio mischiata con l'acqua.
Esempio: Pallad. Agric. 275: Al pesco infermo metti a' piedi feccia di vin vecchio.
Esempio: Soder. Arb. 182: Si putrefanno ancora e marciscono sopra l'arbore i frutti, e diventati bacati avanti che sieno fatti maturi: il che accade dall'offesa de' cieli, ed anco talora dalla complessione dell'arbore infermo.
Esempio: E Soder. Arb. 183: Similmente, mesticata senza sale [la morchia], fa gran beneficio ai susini, meli granati, peri e meli, che fossero infermi, posta alle loro radici.
Esempio: Paolett. Op. agr. 1, 195: Studiando un proprietario la maniera di risanar sette mori attaccati tutti da un'ulcera o piaga..., risolse di fare presso alla detta piaga un taglio, come fece, lungo quattro pollici e largo uno. Ciò fatto, le piante inferme cominciarono a trasudare da tutte le parti, e cessato questo sudore, perfettamente si rimessero.
Definiz: § V. E detto del corpo infermo, o di alcun suo membro, vale Che è affetto da alcun malore. –
Esempio: Lanc. Comp. Eneid. 223: E il mortale anno abbandonava le dolci anime, o traevano l'anime l'infermi corpi.
Esempio: Tratt. Virt. Ramer. 27: Se alcuno avesse deboli e infermi i piedi, tolli la radice del ramerino, e fallo bollire in fortissimo aceto, e del detto aceto ti lavi i piedi spessamente, e fara' li forti e sani.
Esempio: Bart. D. Op. mor. 28, 1, 44: Non gli penetravano al cuore i dolori delle membra inferme, più di quello che le saette arrivino alle viscere dell'elefante mentre gli muoiono nella pelle.
Definiz: § VI. E figuratam., detto di mente inferma, intelletto infermo, animo infermo, e simili, vale Turbato, Offeso, d'alcuna imperfezione o passione, ed anche malattia. –
Esempio: Dant. Conv. 332: Lo nostro intelletto si può dire sano e infermo.
Esempio: E Dant. Conv. 334: A quelli intelletti che per malizia d'animo o di corpo infermi non sono, ma liberi, espediti e sani alla luce della verità, dico essere manifesto ec.
Esempio: Tass. Gerus. 19, 96: A te sovente Desïosa, i' chiedea del mio signore. Veggendo i segni tu d'inferma mente: Erminia, mi dicesti, ardi d'amore.
Esempio: Soldan. Sat. 163: Quando la mente de' mortali inferma, Qualunque cibo nel l'umor converte Che 'n lei prevale, e la fa stare inferma.
Esempio: Segner. Crist. instr. 3, 206: Voi parimente vi presentate dinanzi al confessore, non solo infermi nell'animo, ma già morti, e chiedete la vita mentre chiedete l'assoluzione.
Definiz: § VII. Pure figuratam., detto di parole inferme, vale Proprio d'infermo, Pronunziato nel delirio, e quindi Irragionevole. –
Esempio: Cellin. Vit. 89: In mentre che questa tal opera io lavoravo, mi soprapprese la febbre quartana; la qual cosa, quando questa febbre mi pigliava, mi cavava de' sentimenti; onde io maladivo Mantova, e chi n'era padrone, e chi volentieri vi stava.... Sentendo il detto duca quelle mie inferme parole, malamente meco s'adirò.
Definiz: § VIII. Detto di campo infermo, vale Che è reso infecondo per qual si sia cagione. –
Esempio: Dav. Colt. 488: Se ella (l'acqua piovana) non ha esito, o acquitrino o vena vi cova, il campo è disutile e infermo, come corpo idropico.
Esempio: Viv. Relaz. 262: Per sanare o migliorare i terreni infermi, o di qualità inferiore.
Definiz: § IX. E detto di luogo, paese, e simili, vale Atto a indurre infermità, Malsano, Insalubre. –
Esempio: Cresc. Agric. volg. 15: Se fussi costretto d'edificare presso a fiume, prenditi guardia di non edificare incontro a quello; perocchè nel verno diventerà fortemente fredda cotale villa, e la state inferma.
Esempio: Marc. Pol. Mil. 110: E v'ha grano e riso assai, ed è contrada molto inferma.
Esempio: Vill. M. 96: Posesi dove già fu un castello, che si chiamò Solaro, il quale era sopra il canale di Modona, e perchè era nelle valli in luogo infermo, era abandonato.
Esempio: But. Comm. Dant. 1, 743: E i mali di Maremma; questo dice, perchè la Maremma suole essere più inferma in tale tempo che li luoghi montanini.
Esempio: Machiav. Stor. 1, 62: Il che dimostra la città di Vinegia posta in luogo paduloso ed infermo.
Esempio: Borgh. V. Disc. 1, 216 t.: Quantunque le paludi e le valli si provino per lo più inferme, non ci ha perciò tuttavia luogo la regola de' contrarj.
Definiz: § X. E detto di acque inferme, od aure inferme, vale pure Insalubre. –
Esempio: Giamb. Vegez. 80: Che non bea l'oste acque inferme, o vero di paduli.
Esempio: Leopard. Poes. 62: Perchè i celesti danni Ristori il sole, e perchè l'aure inferme Zefiro avvivi, onde fugata e Sparta Delle nubi la grave ombra s'avvalla; ec.
Definiz: § XI. Infermo, detto di corpo o membra, vale anche Debole, Non valido, Che ha perduto le naturali forze o per età o per ferita o per malore. –
Esempio: Cas. Rim. 1, 17: Or che la chioma ho varia e 'l fianco infermo, Cercando vo selvaggio loco ed ermo, Ov'io ricovri fuor della tua mano.
Esempio: Tass. Gerus. 12, 80: E da i riposi sollevò del letto L'inferma delle membra e tarda mole.
Esempio: E Tass. Gerus. 13, 62: Vacilla il piede infermo, e la superba Cervice dianzi, or giù dimessa pende.
Esempio: Fiacch. Fav. 2, 63: Mentre al fiume alquanto ella s'accosta, Viepiù sente languir la salma inferma.
Definiz: § XII. E pure per Debole, Imbelle, Impotente, e simili, detto così di persone come di animali. –
Esempio: Strat. Mor. S. Greg. 2, 64: Acciò che egli sia forte contra e' vizj impugnanti, perciò che esso si cognobbe infermo e debile pe' suoi meriti.
Esempio: Petr. Rim. 2, 252: E i neri fraticelli e i bigi e i bianchi, Con l'altre schiere travagliate e 'nferme, Gridan: O Signor nostro, aita, aita.
Esempio: Ar. Orl. fur. 18, 178: Come impasto leone in stalla piena, Che lunga fame abbia smacrato e asciutto, Uccide, scanna, mangia, a strazio mena L'infermo gregge in sua balìa condutto; Così ec.
Esempio: Leopard. Poes. 61: E per le balze Quella (la fiera) l'inferma plebe Agiterà delle minori belve.
Definiz: § XIII. Nello stesso senso, detto di età inferma. –
Esempio: Ar. Orl. fur. 39, 20: Furon di quei ch'aver poteano in fretta, Le schiere di tutta Africa raccolte, Non men d'inferma età che di perfetta.
Esempio: Tass. Lett. 2, 73: Ove non vagliono (o Iddio buono!) le lagrime del pupillo e de la vedovella? ove l'età decrepita de' genitori, o l'inferma de' figliuoli?
Definiz: § XIV. E figuratam. –
Esempio: Leopard. Poes. 50: Almen si dia Questa misera guerra E questo vano campo all'ire inferme Del mondo.
Definiz: § XV. E pur figuratam., detto di ragioni ragione inferma, argomenti argomento infermo, e simili, vale Di poco valore, Debole, Inefficace. –
Esempio: Fr. Guidott. Fior. Rett. 42: Le più ferme e le migliori [ragioni] sempre metta dinanzi, e addrieto le più vili, cioè quelle che.... sono inferme senza le altre, e con le altre sono ferme e provate.
Esempio: Cavalc. Esp. Simb. 1, 144: Le sopraddette autoritadi sono impertinenti e malamente intese, e le ragioni sono inferme ed insufficienti.
Definiz: § XVI. Detto, con maniera scritturale, di carne inferma, vale Che è sottoposto alla umana fragilità. –
Esempio: Bibb. M. 9, 155: Vigilate e orate, acciò che voi non entrate in tentazione; imperò che lo spirito è pronto, e la carne è inferma.
Esempio: Gell. Poes. 466: Poi che i suoi liti riconobbe il mare, Spirato dal gran Dio sopra la terra A spegnere e punir la carne inferma, Che rebellando alla giustizia eterna Corrotta avea ogni diritta via, ec.
Esempio: Buonarr. M. V. Rim. G. 299: Nostro intelletto dalla carne inferma È tanto oppresso, che 'l morir più spiace, Quanto più ec.
Definiz: § XVII. Trovasi per Non fermo, Non ben fisso. –
Esempio: Buonarr. Aion. 3, 9: Tenta l'un piè, col proprio suo periglio, Per fare scorta all'altro, i sassi infermi: Davano a gambe e braccia ognor di piglio Rovi e ginepri, e non v'erano schermi.
Definiz: § XVIII. E figuratam. –
Esempio: Imit. Crist. 199: Ogni cosa fuori di te [Signore Iddio] è inferma ed instabile.
Esempio: Varch. Lez. Accad. 477: L'abito è una disposizione ferma e stabile, e la disposizione è un abito instabile ed infermo.
Definiz: § XIX. Detto di voce inferma, vale Debole, Fioca. –
Esempio: Firenz. Pros. 2, 100: Divenuta [Psiche] nel volto come di terra, e tremando a foglia a foglia, con parole tronche, e con inferma voce, disse: ec.
Definiz: § XX. E detto di persona, vale Vacillante in un proposito, in una fede, e simili; ed altresì Instabile, Mutabile, Incostante. –
Esempio: Cavalc. Dial. S. Greg. 242: Pregoti che mi sopporti benignamente, se io a somiglianza del nostro Ecclesiastes alcuna cosa ti parlassi e dimandassi in persona d'uomini infermi e poco di Dio alluminati.
Esempio: Ar. Orl. fur. 29, 1: O degli uomini inferma e instabil mente! Come siam presti a varïar disegno!
Definiz: § XXI. Infermo, con proprietà latina, trovasi per Non valido. –
Esempio: Forteguerr. Ricciard. 10, 102: E fansi un baciucchiar ch'è una bellezza, Ma tra marito e moglie il tutto lice; Sebben non era matrimonio fermo, Chè molte cose lo faceano infermo.
Definiz: § XXII. Cadere infermo, vale Infermarsi, Ammalarsi, d'un tratto e gravemente. –
Esempio: Ar. Orl. fur. 34, 43: E dopo un lungo domandar mercede Infermo cadde, e ne rimase estinto.
Esempio: E Ar. Orl. fur. 36, 64: Infermo caddi, e mi mori' di doglia.
Definiz: § XXIII. In forza di Sost. Chi è infermo, Persona inferma, malata. –
Esempio: Dant. Purg. 6: Vedrai te (Italia) simigliante a quella inferma, Che non può trovar posa in su le piume, Ma con dar volta suo dolore scherma.
Esempio: S. Grisost. Opusc. 12: E facciamo dirittamente come l'infermi, li quali ardendo di grandi e gravi febbri, si credono di guarire gittandosi in acque fredde.
Esempio: Passav. Specch. Penit. 14: E avvegnachè la infermitade sia lunga, è tanta la voglia del guarire e la speranza ch'è data da' medici e da quelle persone che sono d'intorno, parenti e amici, che celano allo 'nfermo lo male ch'egli ha, e non lasciano che prete o frate gliele dica; anzi il confessare e gli altri sacramenti, il fare testamento o restituzione che abbia lo 'nfermo a fare, impediscono.
Esempio: Bocc. Decam. 1, 69: In quelle case ricogliendosi e rinchiudendosi, dove niuno infermo fosse, e da viver meglio.
Esempio: E Bocc. Decam. 1, 85: Per l'esser molti infermi mal serviti o abbandonati ne' lor bisogni per la paura ch'aveano i sani, oltre a cento milia creature umane si crede per certo dentro alle mura della città di Firenze essere stati di vita tolti.
Esempio: Ar. Orl. fur. 21, 59: Un medico trovò d'inganni pieno..., Che sapea meglio uccider di veneno Che risanar gl'infermi di silopo.
Esempio: Tass. Gerus. 13, 79: Ed inferma somiglia, a cui vitale Succo l'interne parti arse rinfresca.
Esempio: Maff. G. P. Vit. Confess. 1, 194: Poscia, volgendosi Antonio verso l'infermo, con severo sguardo e con voce terribile, fuori di ogni aspettazione gli disse: ec.
Esempio: Segner. Crist. instr. 1, 58: Se io fossi di quella generazione di medici che vuole più tosto morto l'infermo che amareggiato, farei qui punto fermo.
Esempio: Bertin. A. F. Medic. dif. 2: Non mancan di quegli (medici) che fanno professione più di rallegrare colle novelle gl'infermi, che di curarli co' rimedj.
Esempio: Fag. Comm. 5, 59: Io vi son obbligato di questo avvertimento; ma sappiate che l'infermo mal può far per altri da medico.
Esempio: Manz. Prom. Spos. 447: Lucia s'era risentita da poco tempo; e di quel tempo una parte avea penato a svegliarsi affatto, a separar le torbide visioni del sonno dalle memorie e dall'immagini di quella realtà troppo somigliante a una funesta visione d'infermo.
Definiz: § XXIV. E figuratam. –
Esempio: Bocc. Fiamm. 92: Quivi.... rade volte o non mai vi s'andò con mente sana, che con sana mente se ne tornasse, nonchè l'inferme sanità v'acquistassero.
Esempio: Giobert. Ges. mod. 3, 343: Cessate dunque di meravigliarvi, o teologi, se la miscredenza infuria da tanto tempo, e d'imputare il morbo solamente agl'infermi, quasi che sia in tutti volontario, e una malizia diabolica alligni nei loro petti.
Definiz: § XXV. Particolarmente dicesi di Chi è affetto da malattia lunga e cronica.
Definiz: § XXVI. E per Chi non sta fermo, saldo, in un volere, in una credenza, e simili. –
Esempio: Cavalc. Dial. S. Greg. 245: Avvegnachè in prima parlando in persona degl'infermi e deboli della fede, mostrassi di dubitare delle cose invisibili.