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1) Dizion. 5° Ed. .
ISCHIA.
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Dizion. 5 ° Ed.
ISCHIA.
Definiz: Sost. femm. Specie di grande querce che più specialmente fa nelle pianure, detta anche Ischio, e più comunemente Farnia. È la Quercus pedunculata de' Botanici. –
Esempio: Simint. Ovid. Metam. 2, 224: Furonvi gli agevoli corilli, e 'l frassino utile a fare aste, e l'abete sanza nocchi, e l'ischia, piegata di ghiande, e 'l platano geniale, ec.
Esempio: E Simint. Ovid. Metam.3, 8: Trasse dell'alta ischia la verga non verzicante dell'alte fronde.
Esempio: Giambull. B. Ciriff. Calv. 1, 256: E Calvanéo apressandosi viene Con un broncon d'un'ischia di que' grossi In su la spalla.
Esempio: Pulc. Luc. Driad. 21: Corse destro in su n'un sasso, In man tenendo un gran troncon d'un'ischia.
Esempio: Soder. Tratt. Arb. 78: Come apparisce nel cerro e nel noce e nella quercia detta ischia.
Esempio: E Soder. Agric. 118: Non si deono ne' lavori mescolar l'asse d'ischia con quelle di quercia, e così tutti i contrarj, come l'abeto e simili.
Esempio: Bart. C. Archit. Albert. 44: Alle opere de gli edifizj estimarono questi alberi commodissimi: il cerro, la quercia, la rovere, la ischia, l'albero, il tiglio.
Esempio: E Bart. C. Archit. Albert. 47: Avertisce Vitruvio che e' non si debbono congiugnere l'asse della ischia con quelle della quercia.