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CHIOSTRO.
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CHIOSTRO.
Definiz: Sost. masc. Luogo chiuso da abitarvi frati o monache; ossia propriamente Monastero con clausura.
Dal lat. claustrum. –
Esempio: Dant. Parad. 21: Render solea quel chiostro a questi cieli Fertilemente.
Esempio: E Dant. Parad. 22: Qui son li frati miei, che dentro a' chiostri Fermar li piedi, e tennero il cuor saldo.
Esempio: Collaz. SS. PP. R. 110: Dandosi al lavorio della terra, non si rinchiudono in chiostro.
Definiz: § I. E figuratam. per Vita monastica. –
Esempio: S. Bern. Medit. piiss. 3 var.: Quello che ama più il mondo che Iddio, e piaceli più il secolo che il chiostro,.... seguita il demonio.
Definiz: § II. Chiostro dicesi anche Il cortile de' conventi, circondato da loggia, od anche La loggia sola; nel qual senso adoperasi più comunemente al plurale. –
Esempio: Vespas. Vit. Uom. ill. 7: Andando per lo chiostro questo eremita, si volse a messer Gabriello e predissegli la elezione del pontificato.
Esempio: Car. Lett. fam. 1, 320: Trovandosi egli ne' chiostri dell'Osservanza di Forlì, in mezzo di molti di ciascuna fazione, gli venne presentata la vostra bellissima lettera.
Esempio: Cellin. Vit. 477: E' ne faceva uno Giovanni Fiammingo ne' chiostri di S. Croce.
Definiz: § III. Ed anche per Quella loggia, o porticato, che ricinge un edifizio sacro. –
Esempio: Nov. ant. B. 74: Scendendo da cavallo, legollo nel chiostro della chiesa.
Esempio: Ar. Sat. 1, 172: Pigliala [moglie] e non far, come alcuni nostri Gentiluomini fanno, e molti fero, Ch'or giaccion per le chiese e per li chiostri.
Definiz: § IV. E poeticam., per Luogo chiuso da monti, alberi, siepi, o comecchessia circoscritto; Recinto. –
Esempio: Tass. Gerus. 7, 11: Così men vivo in solitario chiostro, Saltar veggendo i capri snelli e i cervi.
Definiz: § V. Pure poeticam. e per estensione, Confine, Paese e simili. –
Esempio: Colonn. Guid. 8: La gloria della tua virtude mi potrebbe in sommo onorare, se per te potente il vello dell'oro si potesse conducere ne' chiostri del mio regno.
Esempio: Alam. L. Avarch. 1, 16: Nel periglioso passo, Quand'io, salvando di Britannia i chiostri, Fui nel sangue de' lor vermiglio e lasso.
Definiz: § VI. E per Luogo profondo, Antro, Caverna. –
Esempio: Ar. Orl. fur. 17, 57: Io mi rivolsi al grido; e vidi il mostro, Che già gl'irsuti spogli le avea tratti, E fattola tornar nel cavo chiostro.
Esempio: Car. Eneid. 1, 88: Impetuosi e ribellanti [i venti], Tal fra lor fanno e per que' chiostri un fremito, Che ne trema la terra.
Definiz: § VII. E figuratam. detto di animo, petto e simili, trovasi per L'intimo, Il segreto. –
Esempio: Greg. Lett. Fed. 95: Ripensa, ripensa, figliuolo carissimo, e rivolgi nel chiostro del tuo petto come picciolo e come abbattuto ti ricevette quel sommo Pontefice dopo la morte della tua madre.
Definiz: § VIII. Chiostro, accompagnato da qualche epiteto, come chiostro celeste, chiostro superno, chiostro stellato e simili, dicesi poeticam. per Cielo. –
Esempio: Petr. Rim. 2, 52: Che sol ne mostrò 'l ciel, poi sel ritolse Per adornarne i suoi stellanti chiostri.
Esempio: Sannaz. Arcad. 36: Alma beata e bella, Che... salisti ne' superni chiostri.
Esempio: Alam. L. Op. tosc. 1, 107: Voi riposate nel celeste chiostro, Là 've tutti più ben trovate assai, Che già qui dal pensier non v'era mostro.
Definiz: § IX. E pur poeticam. accompagnato da altri epiteti, come chiostro infernale , chiostro nero , chiostro tenebroso e simili, vale l'Inferno, ed anche il Luogo tenebroso, ove, secondo gli antichi, o l'immaginare de' poeti, discendono le anime dei morti. –
Esempio: Pulc. L. Morg. 25, 165: Per compiacerti, dello infernal chiostro Verrebbe Belzebù principe nostro.
Esempio: Ar. Orl. fur. 36, 66: Ma tempo è ormai che de la luce io sgombre, E mi conduca al tenebroso chiostro.
Esempio: Forteguerr. Ricciard. 8, 16: Uccideste, e mandaste a' neri chiostri.
Definiz: § X. Chiostro virginale, vale L'utero di donna intatta. –
Esempio: Petr. Rim. 2, 133: Fece il peccar nostro Prender Dio, per scamparne, Umana carne al tuo virginal chiostro.