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1) Dizion. 5° Ed. .
INTERLOCUTORE.
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INTERLOCUTORE.
Definiz: Sost. masc. Ciascuno di coloro che parlano in una commedia o in un dramma, in un dialogo, o in un componimento in forma dialogica.
Dal lat. interloqui, che propriamente valeva Parlare interrompendo. –
Esempio: Machiav. Pros. var. 5, 11: Ma perchè io voglio parlare un poco con Dante, per fuggire egli disse, ed io risposi, metterò gl'interlocutori davanti.
Esempio: Speron. Op. 1, 267: Il dialogo.... ha molti e varj interlocutori, che tal ragionano, quale è il costume e la vita che ciascun d'essi ci rappresenta.
Esempio: Buonarr. Fier. 4, 1, 1: Nè s'io 'l facessi, Comparirei in iscena Con nome alcun degl'interlocutori.
Esempio: Red. Lett. Occh. 14: Gran maraviglia sarebbe, presupposto che i comici greci e latini avessero avuta cognizione degli occhiali, se non avessero mai pigliata occasione o di nominargli, o di scherzarvi sopra per bocca de' loro interlocutori.
Esempio: Fag. Rim. 3, 273: Fate vi sia (in una certa commedia) molt'interlocutori, Che la rendan più nobile e galante.
Esempio: Mann. Ist. Decam. 56: Volea saper.... che significassero i titoli insieme e gl'interlocutori delle stesse egloghe.
Esempio: Capp. Lez. 269: L'Apologia de' Cappucci è in forma di dialogo fra tre interlocutori, de' quali i nomi sono finti, ec.