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1) Dizion. 5° Ed. .
DIGIUNANTE.
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Dizion. 5 ° Ed.
DIGIUNANTE.
Definiz: Partic. pres. di Digiunare. Che digiuna.
Definiz: § I. In forma d'Add. Che osserva il digiuno, Che si mortifica col digiuno. –
Esempio: Belc. F. Pros. 4, 178: In Costantinopoli erano duo fratelli secolari, molto religiosi e molto digiunanti.
Esempio: Salvin. Pros. sacr. 169: Guardatevi dal paragonare le più ricche cene delle Cleopatre.... colla devota parsimonia, e colla sobria e stretta refezione d'un digiunante cristiano.
Esempio: E Salvin. Pros. sacr. 170: Al digiuno adunque, al digiuno, fratelli miei; il digiunante Cristo vi conforta e v'invita.
Definiz: § II. E in forza di Sost. Chi digiuna. –
Esempio: Sacch. Op. div. 16: Rispondo che 'l nostro signore Iddio vegghiava la notte come il dì, e sempre stava in orazione: gli altri digiunanti dormiano la notte.
Esempio: Aver. G. Lez. tosc. 3, 240: È necessario che il digiunante perda affatto l'appetito, o per istupore del ventricolo, o per mancamento o ammortimento dell'umor acido che più non lo solletichi, e non lo stimoli a mangiare.