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1) Dizion. 5° Ed. .
MALIGIO
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Dizion. 5 ° Ed.
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MALIGIO.
Definiz: Add. Aggiunto di una specie di cipolle cipolla maligia, aventi il bulbo grosso in fondo, e che va scemando in su a mo' di pera; e dicesi anche Cipolla porraia. –
Esempio: Cresc. Agric. volg. 313: Le cipolle malige si piantano, come i porri, con palo, del mese di giugno.
Esempio: Pallad. Agric. 160: Acciocchè i fichi si maturino tosto, con sugo di cipolle lunghe, cioè malige, mischiato con olio e con pepe, ugni i pomi ec.
Esempio: Bocc. Decam. 7, 33: E quando le mandava un mazzuol d'agli freschi..., e talora un mazzetto di cipolle malige, o di scalogni, ec.
Esempio: Franc. Son. 34: El babbo par de' cipollin maligi.
Esempio: Domen. Plin. 628: Cipolle maligie, le quali Catone volle che si seminassero.
Esempio: Mattiol. Disc. 1, 587: Alle quali (alle scalogne) si rassembrano assai, come che non sieno così acute, quelle cipolle che usiamo di mangiare noi fresche in Toscana, chiamate maligie.
Esempio: Magazzin. Coltiv. 44: Si pongono (in luglio) cipolle malige, Scalogni, e cipolle porraie bianche.
Esempio: Lipp. Malm. 6, 21: Piangendo come quando uno ha partito Le cipolle fortissime malige.
Esempio: Not. Malm. 2, 458: Cipolle fortissime malige. Specie di cipolla da mangiare, che è fortissima, e fa venire le lagrime a tagliarla e maneggiarla.
Definiz: § Maligia, in forza di Sost., vale Cipolla maligia. –
Esempio: Magazzin. Coltiv. 54: Si semina quanto per la vernata e primavera può produrre la terra, come scalogni, maligie e porri.