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Dizion. 5° Ed. .
MUGGIRE
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pag.640
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MUGGIRE. Definiz: | Neutr. Mandar fuori la voce che fa il bestiame bovino. |
Dal lat. mugire. – Esempio: | Anguill. Ovid. Metam. 1, 179: Deh! perchè col parlar non mi rispondi, Ma sol col tuo muggir ti duoli e lagni? E 'l mio parlar col tuo muggir confondi? (si parla di Io vacca). | Esempio: | Segner. Crist. instr. 1, 451: Non si meriterebbe di avervela (la lingua in bocca) chi se ne valesse solamente a muggir come i tori, ad abbaiar come i cani, ec. | Esempio: | Bentiv. C. Teb. 7, 757: E le giovenche intorno allor muggendo Ardian pascere i prati. | Esempio: | Fiacch. Fav. 2, 13: Il toro infurïato Fremea, muggiva e si sferzava il fianco. | Esempio: | Guadagn. Poes. 1, 244: Muggendo (un bue) ed in me gli occhi Fissando, parea dirmi: ec. |
Definiz: | § I. Detto di persona, vale Mandare suoni cupi e inarticolati a sfogo di dolore, di collera, e simili, Urlare fortemente e cupamente. – | Esempio: | Segner. Pred. 422: Rivoltate al sacerdote le spalle, cominciò rabbiosa a muggire, nè parlò più. | Esempio: | Bentiv. C. Teb. 11, 913: Senza voci rimane e giace e mugge Su le profonde piaghe e parlar tenta. | Esempio: | Mont. Poes. 2, 208: Digrignò i denti spaventosi, e roco Muggì, come spezzata onda, lo spetro. |
Definiz: | § II. E parlandosi di fenomeni fisici che abbiano del pauroso, vale Rumoreggiare cupamente; detto anche dei luoghi nei quali il detto rumore si ripercuote. – | Esempio: | Ar. Orl. fur. 18, 142: Di sotto il mar, di sopra mugge il cielo. |
Esempio: | E Ar. Orl. fur. 41, 74: Come nocchiero a cui vegna a gran salto Muggendo incontra il minaccioso flutto Drizza la prora ec. | Esempio: | Bentiv. C. Teb. 7, 101: Ed ecco il suol tremare e muggir l'Ebro, Frangendo i flutti. | Esempio: | Parin. Poes. 70: Come nell'arsa state il tuono s'ode..., e la valle e la foresta intorno Muggon del fragoroso alto rimbombo, Finchè ec. | Esempio: | Leopard. Poes. 175: E già muggiva il tuon simile al metro Di torrente che d'alto in giù trabocchi. |
Definiz: | § III. Figuratam. – | Esempio: | Forteguerr. Ricciard. 5, 92: Dal lido intanto si sentia muggire La gente, nel mirar ch'ella si salva. |
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