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1) Dizion. 5° Ed. .
CICALERIA
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CICALERIA.
Definiz: Sost. femm. Lo stesso che Cicaleccio, ma meno usato, se non che sembra avere maggiore efficacia. –
Esempio: Firenz. Comm. 1, 362: Per levar via gli scandoli e le cicalerie, mi son mosso a parlarti.
Esempio: E Firenz. Comm. 1, 382: E quante cicalerie, e quante baie s'è dette.
Esempio: Varch. Sen. Benef. 100: La quale [coscienza], ancora che affondata dall'onde dell'altrui cicalerie, ha piacere di se medesima.
Definiz: § I. E per Discorso insulso, fatto a voce, ovvero per iscritto; Cicalamento. –
Esempio: Cellin. Vit. 223: Che io senta uscir delle bocche vostre ragionamenti, e non favole e cicalerie.
Esempio: Grazz. Pros. 29: Rompendo loro i ragionamenti, entrò in su le sue cicalerie.
Esempio: Fiorett. C. Consid. 54: Se v'accorgete dello sproposito, a che impiastrare i fogli di vane cicalerie?
Definiz: § II. E per Ciarla, Diceria; ma è poco usato. –
Esempio: Ricc. S. Cat. Lett. 319: Inteso quello desiderate sapere, vi dico che la cicaleria è stata, che io avessi scritto ec.