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Dizion. 5° Ed. .
BALBO
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BALBO. Definiz: | Add. Dicesi di chi per difetto di lingua pronunzia male le parole. |
Dal lat. balbus. – Esempio: | Dant. Purg. 19: Mi venne in sogno una femmina balba. |
Esempio: | But. Comm. Dant. 2, 444: Era balba, imperò che non potea espeditamente parlare. | Esempio: | Fr. Bart. Amm. ant. volg. 431: Natural cosa è che i balbi più parlino, perocchè disiderano abbondanza di parole per vergogna del difetto (qui in forza di Sost.). | Esempio: | Fag. Rim. 1, 267: Nè men si parla ben per parlar presto, O per non esser balba o scilinguata. |
Esempio: | Mont. Poes. 2, 254: Grato alle madri il riso De' bamboletti, e il roseo Balbo labbruccio che parlar non può. |
Definiz: | § E detto delle parole o del parlare, che si pronunzia balbettando. – | Esempio: | Anguill. Ovid. Metam. 6, 370: Or vede lui, sente le balbe note, E vorria fargli vezzi, e si ritiene. | Esempio: | E Anguill. Ovid. Metam. 14, 265: Entra nell'orto, ed alla Ninfa bella Fa balba e pigra udir questa favella. |
Esempio: | Marchett. Lucrez. 331: Con le voci e co' cenni altrui mostrando [i fanciulli], In lor balba favella, opra esser giusta Il dar soccorso a' miseri e mal fermi. |
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