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Dizion. 5° Ed. .
ASPERSO.
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ASPERSO. Definiz: | Partic. pass. di Aspergere. |
Lat. aspersus. – Esempio: | Tass. Gerus. 13, 54: Non esce il sol giammai, ch'asperso e cinto Di sanguigni vapori entro e d'intorno, Non mostri nella fronte assai distinto Mesto presagio d'infelice giorno. | Esempio: | Chiabr. Firenz. 1, 6: Ivi la fronte di cordoglio aspersi, Ciascun trasse dal cuor più d'un sospiro. | Esempio: | Pallav. Libr. Ben. 151: Nella quarta [barchetta] erano disposte le frutte che, asperse di fiori ed attuffate nel ghiaccio, avevano per così dire collegati insieme il verno, la primavera e l'autunno. | Esempio: | Segner. Op. 1, 775: Cinti di cilizio, carichi di catene, aspersi di cenere, passavano i loro giorni in assidui pianti. |
Definiz: | § E in forma d'Add. Spruzzato, Bagnato leggiermente. – |
Esempio: | Car. Eneid. 9, 368: Ne vedrete Assai tosto tornar carchi di spoglie De gli avversarj nostri, e tutti aspersi Del sangue lor. | Esempio: | Tass. Gerus. 1, 3: Così all'egro fanciul porgiamo aspersi Di soavi liquor gli orli del vaso. |
Esempio: | E Tass. Gerus. 4, 54: Le luci io rivolgea di pianto asperse. |
Esempio: | Metast. Dramm. 3, 145: Ritorna asperso Di quel perfido sangue, e tu sarai La delizia, l'amore, La tenerezza mia. |
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