Lessicografia della Crusca in rete

1) Dizion. 5° Ed. .
ASPERSO.
Apri Voce completa

pag.749


Vedi le altre Edizioni del Vocabolario
Dizion. 4 ° Ed.
Dizion. 5 ° Ed.
ASPERSO.
Definiz: Partic. pass. di Aspergere.
Lat. aspersus. –
Esempio: Tass. Gerus. 13, 54: Non esce il sol giammai, ch'asperso e cinto Di sanguigni vapori entro e d'intorno, Non mostri nella fronte assai distinto Mesto presagio d'infelice giorno.
Esempio: Chiabr. Firenz. 1, 6: Ivi la fronte di cordoglio aspersi, Ciascun trasse dal cuor più d'un sospiro.
Esempio: Pallav. Libr. Ben. 151: Nella quarta [barchetta] erano disposte le frutte che, asperse di fiori ed attuffate nel ghiaccio, avevano per così dire collegati insieme il verno, la primavera e l'autunno.
Esempio: Segner. Op. 1, 775: Cinti di cilizio, carichi di catene, aspersi di cenere, passavano i loro giorni in assidui pianti.
Definiz: § E in forma d'Add. Spruzzato, Bagnato leggiermente. –
Esempio: Car. Eneid. 9, 368: Ne vedrete Assai tosto tornar carchi di spoglie De gli avversarj nostri, e tutti aspersi Del sangue lor.
Esempio: Tass. Gerus. 1, 3: Così all'egro fanciul porgiamo aspersi Di soavi liquor gli orli del vaso.
Esempio: E Tass. Gerus. 4, 54: Le luci io rivolgea di pianto asperse.
Esempio: Metast. Dramm. 3, 145: Ritorna asperso Di quel perfido sangue, e tu sarai La delizia, l'amore, La tenerezza mia.