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1) Dizion. 5° Ed. .
AGNIZIONE.
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Dizion. 5 ° Ed.
AGNIZIONE.
Definiz: Sost. femm. Riconoscimento; e dicesi propriamente dei riconoscimenti drammatici.
Dal lat. agnitio. −
Esempio: Tass. Lett. 1, 154: Quando Aristotele parla de le molte maniere d'agnizione, mette fra le agnizioni meno artificiose, e non però ne l'ultimo luogo, quella agnizione la qual proceda da parole dette, non perchè il contesto de la favola necessariamente le ricerchi, ma perchè il poeta vuol che si dicano.
Esempio: E Tass. Lett. appr.: A me pare che molto più strette leggi sian quelle de l'agnizione, che non son le leggi de gli episodj.
Esempio: Salvin. Disc. 2, 394: Essendoci [nella commedia] uno stupro, e un'agnizione, o riconoscimento di persona, gettò i fondamenti della sopraddetta spezie di commedia riformata.
Definiz: § I. E per similit. −
Esempio: Magal. Lett. At. 556: Qui si tratta d'un congresso, o per meglio dire d'un'agnizione, da seguire tra l'anima nostra e Dio.
Definiz: § II. E Term. legale. Recognizione. −
Esempio: De Luc. Dott. volg. 1, 201: Distinguono se il refutante abbia fatto o no l'atto dell'agnizione, in maniera che abbia ec.
Esempio: E De Luc. Dott. volg. 9, 2, 17: Sopra questa adizione, la quale è solita esplicarsi ancora col termine o colla parola agnizione, nella legge si hanno due termini diversi.
Esempio: E De Luc. Dott. volg. 9, 3, 50: Si dubita ancora molto se nella legittima sia necessaria l'agnizione, per acquistarne il dominio.