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DUPLICARE.
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DUPLICARE.
Definiz: Att. Far doppio, Accrescere del doppio, Raddoppiare.
Dal lat. duplicare. ‒
Esempio: Machiav. Art. Guerr. 6: Il qual modo non servì a dividere le forze dei nemici, ma a duplicar le sue.
Esempio: E Machiav. Art. Guerr. 291: Non si ha a fare altro che duplicare gli ordini, e dove si pose dieci battaglie nella sinistra parte, porvene venti.
Esempio: Ross. P. Sveton. 3, 190: Non contento di aver nuovamente aggravati i popoli con le gravezze,... ed oltre a ciò di avere accresciuti tributi alle provincie e ad alcune duplicatigli; egli ec.
Esempio: Galil. Op. fis. mat. 1, 282: Si deve moltiplicare AC per CF, e duplicare il prodotto ec.
Esempio: Galian. B. Vitr. Comm. 112: In un tratto grande quanto è un tempio sì fatto, diventa insensibile questa.... sproporzione, e sempre sarà minore, duplicando gl'intercolunnj, che non sarebbe duplicando le colonne.
Esempio: Maff. Scienz. cavall. 7: Il regolamento delle quali (cose) è ben d'altra importanza alla vita umana che di quadrare il cerchio, o duplicare il cubo.
Esempio: Cocch. Bagn. Pis. N. 382: Nessuna persona possa entrare in detti Bagni a bagnarsi,... senza licenza dell'affittuario di essi Bagni per pagargli le solite mercedi di lire due,... con che alli mendicanti non faccia pagare; e a chi trasgredirà, si duplichi il pagamento.
Esempio: Bicchier. Bagn. Montecat. 22: Restando costante la diminuzione di gr. 56 al duplicare e triplicare successivamente le dosi dell'aria nitrosa.
Definiz: § I. Riferiscesi anche a cosa intellettuale e morale. ‒
Esempio: Sacch. Rim. M. 427: Se non fa tutto, duplicata sia La pena.
Definiz: § II. E per Aumentare, Accrescere, d'assai, quasi del doppio. ‒
Esempio: Cavalc. Vit. SS. PP. volg. 1, 66: Lavorava tessendo sportelle,... acciocchè fuggisse l'ozio, e la grande fatica del lavorare duplicasse la pena del digiunare.
Esempio: Firenz. Pros. 1, 17: In luogo di deporre il conceputo timore, Lo aveva duplicato e triplicato.
Esempio: Buonarr. M. V. Rim. G. 149: Ove l'argento e l'oro Da le' riceve o duplica suo luce?
Definiz: § III. Duplicare, riferito a lettera, vale Farne due originali. ‒
Esempio: Guidicc. Lett. 110: Io non duplico l'ultime (lettere) perchè importano troppo.
Esempio: E Guidicc. Lett. 134: Ho voluto in fretta far questi pochi versi, reservandomi alla mia, che di già ho incominzata a duplicare, a più largamente scrivere quanto sarà di bisogno.
Definiz: § IV. Neutr. Crescer del doppio. ‒
Esempio: Buonarr. M. V. Rim. G. 185: Ond'a pensar di minuir mie doglia, Duplicando, la morte viene a darmi.