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INTRUDERE.
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INTRUDERE.
Definiz: Att. Spingere, Cacciare, dentro, Fare entrare; e propriamente con isforzo, per violenza, e simili.
Dal lat. intrudere. –
Esempio: Cocch. Bagn. Pis. 97: Per tutti questi effetti sopra i solidi possono giustamente queste acque reputarsi anco rimedio contraente nella maniera più dolce e più sicura, cioè senza troncare alcuna fibra e senza intrudere particelle fisse, ma col solo distrarre per breve tempo ec.
Esempio: Fiacch. Fav. 1, 8: Quindi adeguato e fesso il tronco, intruse Di bietta in guisa alla ferita in seno I giovani germogli.
Definiz: § I. Per similit. –
Esempio: Pindem. Poes. 296: Tanti e tanti nell'orecchio, e tanti Con ugola d'acciar versi m'intrude, Quante forse non ha quell'orto fronde.
Definiz: § II. Figuratam. –
Esempio: Salvin. Pros. Rim. 203: Se la parola latina concione vi aggrada d'intruderla in Toscana, prendete altra strada.
Definiz: § III. Pur figuratam. Term. dei Canonisti. Ammettere alcuno al godimento di un benefizio o d'una carica ecclesiastica, senza buono o legittimo titolo. –
Esempio: Pallav. Stor. Conc. 1, 333: Fe' dichiarar nullo il matrimonio.... da Guglielmo Cranmero, il quale.... da lui per tal fine era stato intruso nel vacante arcivescovado di Canturberi.
Definiz: § IV. Per estensione, Investire alcuno di una carica o dignità qual si sia, senza che ne abbia titolo. –
Esempio: Giobert. Ges. mod. 2, 548: Intrudono per governatore uno scomunicato, fanno deporre il vescovo, lo assediano nel santuario, lo affamano, lo imprigionano, ec.
Definiz: § V. Neutr. pass. intrudersi Spingersi, Cacciarsi dentro, Introdursi; e propriamente a forza, per violenza, e simili; anche figuratam. –
Esempio: Viv. Disc. Arn. 41: Questa materia col luogo ch'ell'occupa, risparmia sasso, fa comparire il lavoro con meno spesa, e collegandosi con quello, dà luogo alla torbida, che vi s'intruda.
Esempio: Riccat. V. Dial. Forz. 70: Forse nell'esperimento qualche causa estranea e non avvertita sarassi intrusa.
Definiz: § VI. E per Introdursi, Entrare, in un luogo a forza, o senz'avervi titolo o diritto. –
Esempio: Legg. Band. Leop. 8, 122: Niun altro in alcun modo e sotto verun pretesto s'ingerisca nel patrocinio delle cause, e s'intruda e raggiri nei tribunali, fuori che per occasione di alcun suo proprio privato interesse.
Definiz: § VII. Per similit. –
Esempio: Cocch. Bagn. Pis. 161: Qualche razza di minuti animali antropofagi che invisibilmente s'intrudono in quegli aperti minimi ricettacoli della cute.
Esempio: Fiacch. Fav. 2, 93: In amenissimo giardino adorno, Ove mill'alberi facean soggiorno Tutti fruttiferi, tutti pregiati, E per moltissime poma incurvati, S'intruse un platano, non so già come, Solo stimabile per belle chiome.
Definiz: § VIII. E figuratam. –
Esempio: Segner. Mann. sett. 12, 3: Se in paradiso potesse aver luogo il lutto, par che la porta, per cui verrebbe lo sventurato ad intrudersi, saria questa: non aver più tempo alcuno da meritare.
Esempio: E Segner. Op. 4, 501: Se l'intrudersi è presunzione, è anche pusillanimità riprensibile il giacer sempre, per tema di non cadere levato in piè.
Definiz: § IX. Pur figuratam., vale Impacciarsi, Prendersi cura, di cosa che non ci spetta; Entrare senza titolo a fare checchessia; anche col compimento di un Infinito retto dalla particella A. –
Esempio: Maff. G. P. Vit. Confess. 3, 290: Gherardo già di consenso del conte Guglielmo si era intruso nell'amministrazione di Bordeos.
Esempio: Baldin. Vit. Brunell. 106: Accettò lo Spano le dette due eredità.... S'intrusero in detta eredità i Consoli dell'Arte, nè si trova con che titolo.
Esempio: Salvin. Disc. 2, 42: Uno di questi (scogli) è il prendere consiglio da chi non sa; l'altro è l'intrudersi a darlo quando uno non è atto o non è richiesto.
Definiz: § X. Term. dei Canonisti. Introdursi al godimento d'un beneficio, Farsi investire di una dignità ecclesiastica, senz'avervi titolo, o per vie illegali. –
Esempio: Papin. Lez. Burch. 208: Gl'ignoranti e scostumati parochi.... o coll'intrudersi, o coll'esser portati, come usiamo di dire, di peso alle chiese curate, riducono alla memoria la trista predizione di Geremia.