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1) Dizion. 5° Ed. .
INFAMIA.
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INFAMIA.
Definiz: Sost. femm. Propriamente Nota, o Carattere, d'infame: Nota di disonore, per la quale alcuno perde i diritti civili e la pubblica stima; ma prendesi comunemente per Cattiva fama, Fama di disonesto o di chi manca ai proprj doveri, Riputazione di persona indegna moralmente della pubblica stima.
Dal lat. infamia. –
Esempio: Dant. Inf. 33: Ma se le mie parole esser den seme, Che frutti infamia al traditor ch'i' rodo, Parlare e lagrimar vedrai insieme.
Esempio: Guicc. Stor. 1, 8: Ma non fuggì perciò (il Cardinale Ascanio) nè poi il giudicio divino, nè allora l'infamia e l'odio giusto degli uomini, ripieni per questa elezione di spavento e d'orrore.
Esempio: Ross. P. Sveton. 3, 6: Si morì in pochi giorni, non senza qualche macchia d'infamia.
Esempio: Legg. Band. C. 10, 197: Sieno ancora li sopradetti falliti.... notati di perpetua infamia e privi ipso iure d'ogni offizio, magistrato, consolato ec.
Esempio: Baldin. Decenn. 2, 59: Ed a perpetua loro infamia fecero scrivere nelle mitere di ciascuno alcuni mal composti versi.
Definiz: § I. E semplicemente per Nota di biasimo, di vitupero; ed anche Il biasimo stesso, o vitupero, che viene o si dà ad alcuno per checchessia; Voce, Grido, che corra di cose vituperose. –
Esempio: Dant. Inf. 3: Questo misero modo Tengon l'anime triste di coloro, Che visser senza infamia e senza lodo.
Esempio: E Dant. Conv. 264: Io..., quanto potea, gli errori della gente abbominava e dispregiava, non per infamia o vituperio degli erranti, ma degli errori; li quali biasimando, credea ec.
Esempio: Simint. Ovid. Metam. 1, 14: La infamia delli uomeni del mondo era pervenuta a' nostri orecchi; la quale disiderante io di trovare falsa, discendo dal cielo.... La infamia fue minore che 'l vero.
Esempio: Petr. Rim. 2, 178: Cortesia intorno intorno e Puritate, Timor d'infamia e sol Desio d'onore.
Esempio: Bocc. Decam. 4, 174: Ma molto più felice l'anima della Simona innanzi tratto..., la cui innocenzia non patì la fortuna che sotto la testimonianza cadesse dello Stramba e dell'Atticciato e del Malagevole,... più onesta via trovandole con pari sorte di morte al suo amante a svilupparsi dalla loro infamia ed a seguitar l'anima tanto da lei amata del suo Pasquino!
Esempio: But. Comm. Dant. 1, 412: E così è che per questa opera l'autore nostro è venuto in notizia in molti chiara e manifesta, ed è da loro lodato; e la infamia è contraria alla gloria: imperò che infamia è notizia sozza con vituperazione e biasimo.
Esempio: Macingh. Strozz. Lett. 216: Quel Vignone a me non piace per nulla, perchè vi si sta con infamia, e tutti que' che v'abitano son tenuti usurai e omini lascivi e di mala vita.
Esempio: Castigl. Corteg. 246: Li quali (i vizj) sempre sono dannosi, dispiacevoli, ed accompagnati dalla infamia e biasimo; così come le virtù sono utili, gioconde, e piene di laude.
Esempio: Ar. Orl. fur. 18, 82: Mia sorella è questa, Nata di buona e virtuosa gente, Ben che tenuta in vita disonesta L'abbia Grifone obbrobrïosamente: E tale infamia essendomi molesta, ec.
Esempio: E Ar. Comm. 2, 301: In nome del diavolo, Che se dodici volte l'anno dodici Voi me ne dessi, non sarebbe premio Sufficïente a compensar la infamia Che voi mi date; chè i vicini dicono Pubblicamente, ch'io son vostra femmina.
Esempio: Varch. Stor. 1, 201: I vizj maggior gastigo non hanno che il biasimo e l'infamia, che d'essi dopo la morte rimane.
Esempio: Giannott. Op. 1, 150: Nelli due governi passati, i grandi vi acquistavano grande autorità, la quale era loro finalmente ad infamia e vituperio;... e pochissimi anco vi avevano luogo ec.
Esempio: Tass. Gerus. 5, 57: Anima non potea d'infamia schiva Voci sentir di scorno ingiurïose, E non farne repulsa, ove l'udiva.
Esempio: Segner. Crist. instr. 1, 445: La gente crede molto più facilmente il male, che il bene: onde quella lingua, la quale è sì potente per infamare, è poi debolissima per medicare l'infamia.
Esempio: Giobert. Ges. mod. 2, 419: Confondono [i Gesuiti] artatamente il Giansenismo proscritto coll'altro, cui tassano d'ipocrisia, cercando di accomunare l'infamia della proscrizione ai pareri eziandio più innocenti (qui figuratam.).
Esempio: Niccol. Poes. 2, 30: Fiamma del ciel non consumò que' suoi Carnefici scettrati, e fece ancora La memoria perirne? Ah no, che dissi! Viva l'infamia del lor nome, e sia Argomento di sdegno e di rossore!
Definiz: § II. E poeticam., per Cosa, Fatto, Persona, a cagion della quale chicchessia o checchessia è infamato, è infame, disonorato. –
Esempio: Dant. Inf. 12: E in su la punta della rotta lacca L'infamia di Creti era distesa, Che fu concetta nella falsa vacca.
Esempio: Simint. Ovid. Metam. 2, 130: O infamia del nostro secolo, gli dei rimuovano te dal loro mondo; la terra e 'l cielo ti sieno negati.
Esempio: Petr. Rim. 2, 156: E 'n vece d'osse Scilla indurarsi in petra aspra ed alpestre, Che del mar Siciliano infamia fosse.
Esempio: But. Comm. Dant. 1, 323: L'infamia di Creti...; cioè lo Minotauro, per lo quale l'isola di Creti era infamata.
Esempio: Pindem. Poes. 43: Gli orti, onde la gran Reina Babilonese, infamia e onor del sesso, Inghirlandò le temerarie mura.
Esempio: E Pindem. Poes. 51: Non appar forse di Morgana aspetto Tra due infamie del mar, Cariddi e Scilla?
Definiz: § III. Per Accusa, Taccia, infamante, usato in costrutto col verbo Dare infamia. –
Esempio: Senec. Declam. 212: Il ricco accusa il figliuolo del povero, che elli l'ha ingiuriato, che per le sue parole e per la infamia che egli gli ha data, egli è schiuso dello ufficio del magistrato.
Esempio: Ar. Orl. fur. 5, 68: Ha fatto il re bandir per liberarla (Chè pur gli par ch'a torto sia accusata), Che vuol per moglie, e con gran dote, darla A chi torrà l'infamia che l'è data.
Esempio: Ambr. Cofan. 4, 15: Oh guard'un po' che bella favola Noi abbiàn pensata, chè la miglior giovane Non ha Firenze, e costui con sue chiacchiere Vuol darle infamia.
Esempio: Giannott. Op. 1, 139: I cittadini si perseguitavano l'uno l'altro, dandosi tutte quelle infamie che potevano.
Definiz: § IV. E per Cosa, Atto, Qualità, Stato, e simili, vituperoso, da meritarne vitupero, da esserne infamati; ed altresì Sentenza, Proposizione, infame, vituperosa. –
Esempio: Fr. Giord. Pred. 152: Gli antichi non conobbero Iddio: puosero loro principj. Chi disse, che l'acqua era principio, e però l'adoraro: e chi disse, che l'aria era il primo principio: e chi disse del fuoco; e chi una 'nfamia, e chi un'altra: e a Dio non poteano agiugnere.
Esempio: Anguill. Ovid. Metam. 9, 84: E godrassi Euristeo valido e forte Un tranquillo riposo almo e giocondo? Il qual non solo ai mostri non fa guerra, Ma ognor di nove infamie empie la terra.
Esempio: Tass. Gerus. 6, 10: Non sono al ferro queste man sì lente, Nè sì quest'alma è neghittosa e vile, Ch'anzi morir volesse ignobilmente, Che di morte magnanima e gentile; Quand'io temenza avessi o dubbio alcuno De' disagj ch'annunzi e del digiuno. Toglia Dio tanta infamia.
Esempio: Giobert. Apol. 12: Benchè gli eventi posteriori abbiano fatto toccar con mano ai savj che quei due principi, pretessendo i nomi della Chiesa e di Cristo a governi crudeli, intolleranti, dispotici, e all'infamia delle loro reggie, nocquero alla fede assai più che i suoi nemici, screditandola, disonorandola, ec.
Definiz: § V. Cadere in infamia, ovvero in infamia d'alcuno, o in infamia di checchessia, Essere in infamia, ovvero in infamia d'alcuno, o in infamia di checchessia, Venire, in infamia, ovvero in infamia d'alcuno, o in infamia di checchessia; vale Essere universalmente vituperato, ovvero vituperato presso alcuno, o a cagione di checchessia; Esser vituperosamente tacciato, accusato, biasimato, di checchessia. –
Esempio: Comp. Din. Cron. DL. 146, 33: In molta infamia caddono i reggenti.
Esempio: E Comp. Din. Cron. DL. 215, 17: Fu in grande infamia del popolo, però che ne' tempi delle carestie serrava il suo grano, dicendo: O aronne tal pregio, o non si venderà mai.
Esempio: Vill. G. 288: Ma i frati Predicatori, e ancora i Minori, per invidia o per altra cagione, non vi davano fede (a certi miracoli): onde caddono in grande infamia de' Fiorentini.
Esempio: Leggend. SS. M. 4, 281: Claudia vergine Vestale vegnendo in infamia di peccato, scrivono i poeti che, a purgarsi e a scusare la sua virginità, ella legò colla sua cintura una grandissima nave, e menolla ec.