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OGGIMAI, che anche si scrive disgiuntamente OGGI MAI.
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OGGIMAI, che anche si scrive disgiuntamente OGGI MAI.
Definiz: Avverb. Lo stesso che Oramai. ‒
Esempio: Dant. Inf. 34: Vedi oggimai quant'esser dee quel tutto Ch'a così fatta parte si confaccia.
Esempio: Cavalc. Vit. SS. PP. volg. 2, 49: Non credo che gli angioli vengano oggimai per te.
Esempio: Bocc. Decam. 3, 151: Io so bene che oggimai, poscia che tu conosci chi io sono, che tu ciò che tu facessi faresti a forza.
Esempio: E Bocc. Decam. 7, 224: E vuoi vedere se io dico vero? io fui il primo uomo a cui egli dicesse che egli era per isposare la Bergamina: vedi oggimai tu.
Esempio: Macingh. Strozz. Lett. 261: Ma oggimai io ti veggo di tale età,... che più non hai bisogno di conforti.
Esempio: Bemb. Asol. 7 t.: Il tacere ed il parlare oggimai ugualmente mi sono discari.
Esempio: Varch. Boez. 102: Quanta è oggimai la diligenza della natura a fare, che tutte (le piante) di seme, che in loro è abbondantissimo ed in molti doppj moltiplicato, nascano?
Esempio: Pindem. Odiss. 1, 346: Oggimai troppa, Tutti contra ad un sol, forza mi fate.
Esempio: Guast. Scritt. Art. 38: Nè oggimai vorreste confortarne l'animo a reggere i mali della vita col raffigurarci l'Ercole indomabile, ec.
Esempio: Card. Poes. 195: Oggimai che ritornati Son di moda e stinchi ed ossa..., Anche a voi la quiete spiace, Fra' Giovanni de la Pace?
Esempio: E Card. Pros. 418: La poesia oggimai è cosa affatto inutile.