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DEPLORARE.
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DEPLORARE.
Definiz: Att. Fare oggetto di lacrime, di lamenti, e simili; riferito a grave perdita, danno, condizione o caso miserevole: Significarne il proprio dolore; Lamentare, Piangere, Compiangere.
Dal lat. deplorare. –
Esempio: Fr. Giord. Pred.: Coperti di cenere deplorarono le loro miserie.
Esempio: Med. L. Op. 4, 44: Essendo morta la donna che di sopra abbiamo detto, fu da me lodata e deplorata negli precedenti sonetti come pubblico danno e iattura comune.
Esempio: Sannazz. Arcad. 117: Rivolgendomi ora per la memoria il loro cantare, e con quali accenti i casi del misero Meliseo deplorassero, mi piace.... averli uditi.
Esempio: Varch. Stor. 2, 413: Arei in così larga occasione lungamente deplorato non meno la miseria e infelicità della natura umana, che la crudeltà e la perfidia degli uomini.
Esempio: Panciat. Scritt. var. 91: Dopo avere finalmente deplorata la morte di Curillo.
Esempio: Segner. Mann. sett. 6, 1: Deplora l'infelicità d'uno stato tale, se pure arrivi a conoscerla. Chè se non la conosci, non più deplora solamente lo stato, deplora te, perch'è chiarissimo segno che tu sei appunto un di coloro che vivono in tale stato.
Esempio: Leopard. Pros. 1, 193: Sedevano in cima a una rupe chiamando la morte con efficacissimo desiderio, non che temessero nè deplorassero il fato comune.
Definiz: § Iperbolicam. riferito a cosa non buona, vale Biasimarla, dolendosi della medesima. –
Esempio: Segner. Incred. 433: Donde il dicadimento dalla pietà, se non dall'essersi a poco a poco dismesso di frequentarlo (questo cibo di vita) sino al Concilio di Trento, che deplorò svogliataggine sì nociva?