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Dizion. 5° Ed. .
CUCITURA.
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CUCITURA. Definiz: | Sost. femm. L'operazione del cucire, ed altresì L'effetto del cucire. – | Esempio: | Libr. Viagg.: In Costantinopoli si è la gonnella del nostro Signore, che è sanza cucitura. | Esempio: | Quad. Cont.: Gli pagava al Riccio sarto per cucitura de' panni della moglie del detto Andrea. |
Esempio: | Cennin. Tratt. Pitt. 75: Quando l'ancona è ben secca, togli una punta del coltello, a modo di una mella, che rada bene, e va' cercando per lo piano se truovi nocciuoletto, o cucitura nessuna, e togli via. | Esempio: | Vasar. Vit. Pitt. 5, 101: Col disegno di costui furono fatte per San Giovanni di Fiorenza due tonicelle ed una pianeta e piviale di broccato riccio sopra riccio, tessuti tutti d'un pezzo, senza alcuna cucitura. | Esempio: | Bellin. Disc. Anat. 1, 215: Che fate voi delle vostre tele? voi non ve ne valete quasi mai di esse intere, ma ve ne valete a pezzi;... e questi pezzi,... voi gli attaccate poi insieme con mille generi di cuciture. |
Definiz: | § I. Vale pure Il punto dove due pezzi di roba sono cuciti. |
Definiz: | § II. E per Riunione delle ferite, fatta dal chirurgo con ago e refe; Sutura. – | Esempio: | Zamb. Esper. 18: Si era [un cane] rosicato co' denti e strappato tutta la cucitura della ferita. |
Definiz: | § III. Figuratam., riferito a parole, trovasi per Unione e collocazione di esse nel discorso. – | Esempio: | Salv. Avvert. 1, 106: Nella cucitura delle parole non è [il Volgarizzamento di Livio] eziandio da mettere appresso al Villani, perocchè si conosce che assai volte l'ordine va secondando del testo provenzale. |
Definiz: | § IV. E detto di correzione o emenda di scritti, vale Il punto dove cade la correzione o emenda. – |
Esempio: | Tass. Lett. 1, 181: Spero di emendare in modo che non si conosca la cucitura. |
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