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1) Dizion. 5° Ed. .
INCENDIOSO.
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Dizion. 5 ° Ed.
INCENDIOSO.
Definiz: Add. Che è atto a incendiare, Che incendia; ma è voce del linguaggio poetico.
Dal basso lat. incendiosus. –
Esempio: Marchett. Lucrez. 397: Il caldo fuoco ergesi in alto Rapido, e quindi fuor scaccia dal centro Per le rette sue fauci, e lungi sparge L'incendïoso ardore.
Esempio: Salvin. Iliad. 236: Prega che tosto l'alma Aurora spunti, Che fermato ha tagliar le vaghe punte Delle navi e bruciar le stesse a fuoco Incendïoso.
Definiz: § I. E figuratam., Che accende d'amore. –
Esempio: Monigl. Poes. dramm. 2, 401: E in mezzo al petto Oggi avverrà che tempri La fiamma incendïosa La tua vaga Cidippe amante e sposa.
Esempio: E Monigl. Poes. dramm. 2, 404: Pupillette sdegnose, Vibrate, sì vibrate, Saette incendïose.
Esempio: Pindem. Poes. 6: E dal torbido sempre o dal sereno Lume degli occhi suoi pendendo, berne L'incendïoso lor dolce veleno.
Definiz: § II. E per Ardente, Infocato, Fiammeggiante; detto specialmente di fulmine. –
Esempio: Salvin. Opp. 281: Somigliante a saetta incendïosa Scoccante con gagliardo orrendo suono.
Esempio: E Salvin. Orf. 302: Del fulmine incendioso celestiale.
Esempio: Fag. Pros. 180: In ragionare di Giove,... narra [Ovidio] che egli non si prevalse della sovranità che lo distingue, come il primo degli altri numi; non della possanza, con che atterrisce co' fulmini incendiosi; non ec.
Definiz: § III. E detto di febbre incendiosa, o di calore febbrile, per Ardente, Grande, Veemente. –
Esempio: Salvin. Nicandr. 58: Dal morso brucia il cuore affatto affatto, E con ardente incendïosa febbre, L'asciutte labbra dall'arsiccia sete Vengonsi ad arsicciare ed a seccarsi.
Esempio: E Salvin. Georg. 3, 198: Quando il dolor delle belanti All'ossa penetrato infuria, e secca Febbre pasce le membra e le consuma, Giovò levar gl'incendïosi caldi, E nel fondo del piè bucar la vena, ec.