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1) Dizion. 5° Ed. .
DISIMPARARE.
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DISIMPARARE.
Definiz: Att. Scordarsi le cose imparate o apprese, Perderne la memoria, o la cognizione. Contrario d'Imparare. ‒
Esempio: Salvin. Pros. tosc. 2, 78: La pronunzia.... da' forestieri dificilmente s'acquista, bisognando affatto disimparare la nativa.
Esempio: E Salvin. Annot. Cas. 1, 252: Per fargli disimparare e dimenticare quella maniera, che aveano malamente appresa.
Definiz: § Figuratam., riferito a sentimenti od affetti, stato o condizione, abiti, contegno, e simili, vale Cacciar o Deporre dall'animo, Cessar di seguire o praticare, Smettere, e simili. ‒
Esempio: Tass. Amint. 2, 2: Chi imparar vuol d'amare, Disimpari il rispetto.
Esempio: Pallav. Vit. Aless. 1, 195: Qualche durezza del cardinal Barberino, che non aveva disimparato ancora d'esser padrone.
Esempio: Salvin. Disc. 1, 376: Prima convenivagli il disimparare i vizj, e la falsa e la trista maniera, e poi venire ad apprendere la legittima, la buona e la vera.
Esempio: Giacomell. Carit. 44: Callirroe, chinata la faccia in terra, e tardi la libertà disimparando, mandò fuori un fonte di lagrime.
Esempio: Niccol. Poes. 2, 45: A me fu dolce Errar sui monti dell'elvezia terra.... Ivi il terror disimparai dei muti Cittadin di Vinegia.