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Dizion. 4° Ed. .
VISO.
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pag.287
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VISO.
Definiz: | Faccia. Lat. vultus, facies, aspectus. Gr. ὄψις,
πρόσωπον. |
Esempio: | Bocc. introd. 42. Tutta nel viso divenuta per vergogna vermiglia. |
Esempio: | E Bocc. g. 2. f. 1. Tal nel viso divenne, qual fresca rosa.
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Esempio: | E Bocc. nov. 32. 3. Co' visi artificialmente pallidi, e colle
voci umili, e mansuete. |
Esempio: | E Bocc. nov. 68. 9. Tante pugna, e tanti calci le diede,
tanto che tutto 'l viso l'ammaccò. |
Esempio: | E Bocc. nov. 83. 5. Calandrino, che viso è quello? e' par,
che tu sie morto. |
Esempio: | Amet. 72. Mentre che egli con occhio vago ora questa donna, ora quell'altra
riguarda, alla vista gli corse il viso della mia madre. |
Esempio: | Petr. son. 213. A me pur giova di sperare ancora La dolce vista del bel viso
adorno. |
Esempio: | Dant. Par. 1. Quinci rivolsi inver lo cielo il viso. |
Esempio: | Bern. Orl. 1. 3. 40. Que' begli occhi seren non son più belli, L'aria di quel bel
viso è fatta oscura. |
Esempio: | E Ber. Orl. 1. 20. 2. Aver la barba lunga, unta, e mal netta,
Un viso rincagnato di fagiolo (cioè: che ha somiglianza col fagiolo) |
Definiz: | §. I. Per similit. |
Esempio: | Guid. G. Nella levata dell'aurora, che distrugge le tenebre dal viso della terra.
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Definiz: | §. II. Viso, per Quella sembianza, o apparenza, che si scorge nel viso, secondo la diversità degli affetti
dell'animo. Lat. vultus, facies. Gr. πρόσωπον. |
Esempio: | Dant. Purg. 21. Con viso, che tacendo dicea: taci. |
Esempio: | Bocc. nov. 4. 11. Gravissimamente, e con mal viso il riprese. |
Esempio: | E Bocc. nov. 31. 15. Il viso suo con maravigliosa forza fermò.
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Esempio: | E Bocc. nov. 66. 25. Con forte viso la coppa prese.
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Esempio: | E Bocc. nov. 100. 14. Il quale con assai dolente viso le
disse. |
Esempio: | M. V. 11. 21. I quali, come meritavano, con torto viso, e rimbrotti del popolo
furono ricevuti. |
Esempio: | Bern. rim. 1. 16. E noi balordi facciam certi visi, Come si dice: la peste è 'n
paese ec. |
Definiz: | §. III. Viso, per lo Vedere, alla maniera latina. Lat. visus. Gr.
ὄψις. |
Esempio: | Esp. Pat. Nost. Se egli ha peccato ec. per gli occhi, o per lo viso in
follemente riguardare. |
Esempio: | Dant. Inf. 31. Sì che 'l viso m'andava innanzi poco. |
Esempio: | E Dan. Par. 10. Diretro al mio parlar ten vien col viso,
Girando su per lo beato serto. |
Esempio: | E Dan. Par. 21. Tu hai l'udir mortal, siccome il viso.
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Esempio: | Guitt. lett. 9. Esso, che rende a' ciechi viso, a' sordi audito. |
Esempio: | E Guitt. lett. 14. Se bene gli occhi aprite, e vostro viso è
chiaro. |
Esempio: | Serm. S. Ag. Dissoluti per lo viso, per l'audito, per l'odorato, per lo gusto, e
per lo tatto. |
Esempio: | Boez. Varch. 5. pros. 4. Una medesima ritondità di corpo altramente dal viso,
altramente è conosciuta dal tasto. |
Definiz: | §. IV. Viso, diciamo all'Occhio de' fagioli nostrali, cioè a Quella parte nera, e dura, onde germogliano.
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Definiz: | §. V. Aver viso di fare, o dir checchessia, vale Essere in concetto di fare, o dire quella tal
cosa; e talora Avere ardire di farla. |
Esempio: | Bocc. nov. 82. 8. Che cuffia rea femmina? Ora hai tu viso di motteggiare?
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Definiz: | §. VI. Fare il viso brusco, Fare il viso dell'arme, e simili, maniere particolari
dimostranti sdegno, o abominazione. Lat. torvo intueri. Gr. ὑπόδρα ἰδεῖν.
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Esempio: | Bocc. nov. 6. 4. Con queste, e altre parole assai col viso dell'arme, quasi
costui fosse stato Epicuro negante la eternità dell'anime, gli parlava. |
Esempio: | Varch. Ercol. 69. Vogliono far paura altrui coll'andare, e colle bestemmie,
faccendo il viso dell'arme. |
Esempio: | Ar. sat. 2. Se separatamente cucinarme Vorrà mastro Pasquino una, o due volte,
Quattro, o sei mi farà 'l viso dell'arme. |
Esempio: | Buon. Tanc. 5. 7. E' mi par, che la Cosa ci acconsenta, Sebben la fa un po' 'l
viso dell'armi. |
Definiz: | §. VII. Fare il viso rosso, vale Mostrar vergogna. Lat. pudore affici,
rubore perfundi. Gr. αἰσχύνεσθαι,
καταδυσωπεῖν.
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Definiz: | §. VIII. Far buon viso, Mostrar buon viso, vagliono Mostrarsi amico. |
v. FARE VISO §. I.
Esempio: | Bocc. nov. 66. 5. La donna, fatto buon viso ec. il ricevette. |
Esempio: | E Bocc. nov. 80. 20. Nè quel viso, nè quelle carezze, nè
quelle feste più gli eran fatte, che prima. |
Esempio: | E Bocc. num. 26. Chi è in così fatta disposizione, quantunque
egli ami molto altrui, non gli può far così buon viso. |
Esempio: | Cron. Morell. 263. Tu non volesti mai dargli un'ora di riposo, tu non li mostrasti
mai un buon viso. |
Esempio: | Cecch. Corr. 1. 3. Veggendo il Capitano andar la cosa in lunga, E non si far più
buon viso, ricorse Alli favori. |
Definiz: | §. IX. Fare viso arcigno, vale Mostrar displicere. Lat. frontem corrugare,
vultum adducere. Gr. τὸ
πρόσωπον
ἀνασπᾶν. |
Esempio: | Tac. Dav. ann. 6. 127. E baciando con molte lagrime il nipote minore, a lui, che
ne faceva viso arcigno, disse. |
Definiz: | §. X. Far viso ammirativo. |
v. FARE VISO §. V.
Definiz: | §. XI. Far viso torto, vale Mostrar dispiacere. |
Definiz: | §. XII. Far viso lieto, vale Dar segno d'allegrezza, e soddisfazione. |
Esempio: | Bocc. nov. 10. 8. Il maestro sentendosi assai cortesemente pugnere, fece lieto
viso, e rispose. |
Definiz: | §. XIII. Mostrare il viso, vale Opporsi arditamente, Non cedere, Non cagliare, Resistere. Lat.
audenter se opponere, resistere, obviam ire, Tac. Gr.
ἀντιστατεῖν,
ἀνταρκεῖν. |
Esempio: | Tac. Dav. ann. 3. 70. Vedere il nemico, mostrargli il viso, bastar questo per
vincere. |
Esempio: | E Tac. Dav. stor. 3. 322. Alle legioni mostrasse
il viso, ivi dell'Imperio combattesse. |
Esempio: | Cecch. Dot. 3. 2. Ma perchè io tenni duro, E mostrai il viso al mio dolcione ec.
E' le danno ora il podere ec. |
Definiz: | §. XIV. Mostrare il viso, vale anche Dire il fatto suo, o le sue ragioni con vivezza, con forza. Lat.
sibi verbis, et vultu consulere. |
Definiz: | §. XV. Alzare il viso, vale Insuperbire, Far del grande. |
Definiz: | §. XVI. Cavar buono, o mal viso di checchessia, vale Riuscirne a bene, o a male. |
Esempio: | Bern. Orl. 1. 13. 20. Non so che viso caverà del salto, Che quattromila braccia, e
più vien d'alto. |
Definiz: | §. XVII. Mutar viso, vale Cangiare il colore del volto. Lat. vultu
concidere, colorem vultus mutare. Gr. πρόσωπον
ἀλλάττειν. |
Esempio: | Buon. Fier. 2. 4. 28. Questo era dianzi quello star sospeso, Mutar viso, ire
astratto. |
Definiz: | §. XVIII. Dar nel viso, vale Mostrarsi troppo sfacciatamente. |
Definiz: | §. XIX. Gettar sul viso, vale Rinfacciare. Lat. exprobrare. Gr.
ὀνειδίζειν.
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Esempio: | Segn. Mann. Dicemb. 12. 6. Il peccato gli stava quasi sempre in atto
austerissimo di gittargli sul viso l'ingratitudine, la qual'egli aveva usata al suo Dio per un vil piacere da bruto.
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Definiz: | §. XX. Andar sul viso, Farsi avanti minacciando. |
Esempio: | Tac. Dav. stor. 1. 259. Colle mani, e coll'armi vanno in sul viso agli
ambasciadori. |
Definiz: | §. XXI. Star col viso basso, vale Essere in portamento umile. |
Definiz: | §. XXII. Star col viso duro, vale Stare in contegno, Non cedere. |
Esempio: | Bocc. nov. 100. 22. Stando pur col viso duro, disse. |
Definiz: | §. XXIII. A viso aperto, A viso scoperto, e simili, posti avverbialm.
vagliono Coraggiosamente, Arditamente, Senza riguardo. Lat. viriliter, libere. Gr.
θαρσαλέως. |
Esempio: | Dant. Inf. 10. Ma fu' io sol colà ec. Colui, che la difesi a viso aperto.
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Esempio: | Bocc. nov. 91. 6. Messer Ruggieri con aperto viso gli disse. |
Esempio: | Tac. Dav. ann. 1. 12. Ma molti a viso aperto alzavano le voci, essere lo stato di
Roma in man loro. |
Definiz: | §. XXIV. A viso a viso, posto avverbialm. vale In presenza, A faccia a faccia. Lat.
coram, palam. Gr. φανερῶς,
ἀναφανδόν. |
Esempio: | Buon. Fier. 1. 3. 3. E cento altr'armi strane da ferire ec. A man salva,
sottecco, e a viso a viso. |
Definiz: | §. XXV. Sul viso, posto avverbialm. vale In presenza. Lat. coram, in
oculis. Gr. φανερῶς,
ἀναφανδόν. |
Esempio: | Fir. As. 207. Più volte minacciandomi, mi aveva sul viso giurata la morte addosso.
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Esempio: | Cecch. Mogl. 4. 10. Tu sarai sempre povero. N. Perchè? N. Perchè tu dí' il vero
sul viso. |
Definiz: | §. XXVI. Una mano lava l'altra, e ambedue il viso. |
v. MANO §. CLXXIII.
Definiz: | §. XXVII. Viso di culo, di conno, o simili, maniere d'improperio. |
Esempio: | Pataff. 8. Viso di conno infermo, e di marmotta. |
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