Lessicografia della Crusca in rete

1) Dizion. 4° Ed. .
VISO.
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» VISO.
VISO.
Definiz: Faccia. Lat. vultus, facies, aspectus. Gr. ὄψις, πρόσωπον.
Esempio: Bocc. introd. 42. Tutta nel viso divenuta per vergogna vermiglia.
Esempio: E Bocc. g. 2. f. 1. Tal nel viso divenne, qual fresca rosa.
Esempio: E Bocc. nov. 32. 3. Co' visi artificialmente pallidi, e colle voci umili, e mansuete.
Esempio: E Bocc. nov. 68. 9. Tante pugna, e tanti calci le diede, tanto che tutto 'l viso l'ammaccò.
Esempio: E Bocc. nov. 83. 5. Calandrino, che viso è quello? e' par, che tu sie morto.
Esempio: Amet. 72. Mentre che egli con occhio vago ora questa donna, ora quell'altra riguarda, alla vista gli corse il viso della mia madre.
Esempio: Petr. son. 213. A me pur giova di sperare ancora La dolce vista del bel viso adorno.
Esempio: Dant. Par. 1. Quinci rivolsi inver lo cielo il viso.
Esempio: Declam. Quintil. C. Mostrando ne' lor visi pallidezza di morte.
Esempio: Bern. Orl. 1. 3. 40. Que' begli occhi seren non son più belli, L'aria di quel bel viso è fatta oscura.
Esempio: E Ber. Orl. 1. 20. 2. Aver la barba lunga, unta, e mal netta, Un viso rincagnato di fagiolo (cioè: che ha somiglianza col fagiolo)
Definiz: §. I. Per similit.
Esempio: Guid. G. Nella levata dell'aurora, che distrugge le tenebre dal viso della terra.
Definiz: §. II. Viso, per Quella sembianza, o apparenza, che si scorge nel viso, secondo la diversità degli affetti dell'animo. Lat. vultus, facies. Gr. πρόσωπον.
Esempio: Dant. Purg. 21. Con viso, che tacendo dicea: taci.
Esempio: Bocc. nov. 4. 11. Gravissimamente, e con mal viso il riprese.
Esempio: E Bocc. nov. 31. 15. Il viso suo con maravigliosa forza fermò.
Esempio: E Bocc. nov. 66. 25. Con forte viso la coppa prese.
Esempio: E Bocc. nov. 100. 14. Il quale con assai dolente viso le disse.
Esempio: M. V. 11. 21. I quali, come meritavano, con torto viso, e rimbrotti del popolo furono ricevuti.
Esempio: Bern. rim. 1. 16. E noi balordi facciam certi visi, Come si dice: la peste è 'n paese ec.
Definiz: §. III. Viso, per lo Vedere, alla maniera latina. Lat. visus. Gr. ὄψις.
Esempio: Esp. Pat. Nost. Se egli ha peccato ec. per gli occhi, o per lo viso in follemente riguardare.
Esempio: Dant. Inf. 31. Sì che 'l viso m'andava innanzi poco.
Esempio: E Dan. Par. 10. Diretro al mio parlar ten vien col viso, Girando su per lo beato serto.
Esempio: E Dan. Par. 21. Tu hai l'udir mortal, siccome il viso.
Esempio: Guitt. lett. 9. Esso, che rende a' ciechi viso, a' sordi audito.
Esempio: E Guitt. lett. 14. Se bene gli occhi aprite, e vostro viso è chiaro.
Esempio: Serm. S. Ag. Dissoluti per lo viso, per l'audito, per l'odorato, per lo gusto, e per lo tatto.
Esempio: Boez. Varch. 5. pros. 4. Una medesima ritondità di corpo altramente dal viso, altramente è conosciuta dal tasto.
Definiz: §. IV. Viso, diciamo all'Occhio de' fagioli nostrali, cioè a Quella parte nera, e dura, onde germogliano.
Definiz: §. V. Aver viso di fare, o dir checchessia, vale Essere in concetto di fare, o dire quella tal cosa; e talora Avere ardire di farla.
Esempio: Bocc. nov. 82. 8. Che cuffia rea femmina? Ora hai tu viso di motteggiare?
Definiz: §. VI. Fare il viso brusco, Fare il viso dell'arme, e simili, maniere particolari dimostranti sdegno, o abominazione. Lat. torvo intueri. Gr. ὑπόδρα ἰδεῖν.
Esempio: Bocc. nov. 6. 4. Con queste, e altre parole assai col viso dell'arme, quasi costui fosse stato Epicuro negante la eternità dell'anime, gli parlava.
Esempio: Varch. Ercol. 69. Vogliono far paura altrui coll'andare, e colle bestemmie, faccendo il viso dell'arme.
Esempio: Ar. sat. 2. Se separatamente cucinarme Vorrà mastro Pasquino una, o due volte, Quattro, o sei mi farà 'l viso dell'arme.
Esempio: Buon. Tanc. 5. 7. E' mi par, che la Cosa ci acconsenta, Sebben la fa un po' 'l viso dell'armi.
Definiz: §. VII. Fare il viso rosso, vale Mostrar vergogna. Lat. pudore affici, rubore perfundi. Gr. αἰσχύνεσθαι, καταδυσωπεῖν.
Definiz: §. VIII. Far buon viso, Mostrar buon viso, vagliono Mostrarsi amico.
v. FARE VISO §. I.
Esempio: Bocc. nov. 66. 5. La donna, fatto buon viso ec. il ricevette.
Esempio: E Bocc. nov. 80. 20. Nè quel viso, nè quelle carezze, nè quelle feste più gli eran fatte, che prima.
Esempio: E Bocc. num. 26. Chi è in così fatta disposizione, quantunque egli ami molto altrui, non gli può far così buon viso.
Esempio: Cron. Morell. 263. Tu non volesti mai dargli un'ora di riposo, tu non li mostrasti mai un buon viso.
Esempio: Cecch. Corr. 1. 3. Veggendo il Capitano andar la cosa in lunga, E non si far più buon viso, ricorse Alli favori.
Definiz: §. IX. Fare viso arcigno, vale Mostrar displicere. Lat. frontem corrugare, vultum adducere. Gr. τὸ πρόσωπον ἀνασπᾶν.
Esempio: Tac. Dav. ann. 6. 127. E baciando con molte lagrime il nipote minore, a lui, che ne faceva viso arcigno, disse.
Definiz: §. X. Far viso ammirativo.
v. FARE VISO §. V.
Definiz: §. XI. Far viso torto, vale Mostrar dispiacere.
Definiz: §. XII. Far viso lieto, vale Dar segno d'allegrezza, e soddisfazione.
Esempio: Bocc. nov. 10. 8. Il maestro sentendosi assai cortesemente pugnere, fece lieto viso, e rispose.
Definiz: §. XIII. Mostrare il viso, vale Opporsi arditamente, Non cedere, Non cagliare, Resistere. Lat. audenter se opponere, resistere, obviam ire, Tac. Gr. ἀντιστατεῖν, ἀνταρκεῖν.
Esempio: Tac. Dav. ann. 3. 70. Vedere il nemico, mostrargli il viso, bastar questo per vincere.
Esempio: E Tac. Dav. stor. 3. 322. Alle legioni mostrasse il viso, ivi dell'Imperio combattesse.
Esempio: Cecch. Dot. 3. 2. Ma perchè io tenni duro, E mostrai il viso al mio dolcione ec. E' le danno ora il podere ec.
Definiz: §. XIV. Mostrare il viso, vale anche Dire il fatto suo, o le sue ragioni con vivezza, con forza. Lat. sibi verbis, et vultu consulere.
Definiz: §. XV. Alzare il viso, vale Insuperbire, Far del grande.
Definiz: §. XVI. Cavar buono, o mal viso di checchessia, vale Riuscirne a bene, o a male.
Esempio: Bern. Orl. 1. 13. 20. Non so che viso caverà del salto, Che quattromila braccia, e più vien d'alto.
Definiz: §. XVII. Mutar viso, vale Cangiare il colore del volto. Lat. vultu concidere, colorem vultus mutare. Gr. πρόσωπον ἀλλάττειν.
Esempio: Buon. Fier. 2. 4. 28. Questo era dianzi quello star sospeso, Mutar viso, ire astratto.
Definiz: §. XVIII. Dar nel viso, vale Mostrarsi troppo sfacciatamente.
Definiz: §. XIX. Gettar sul viso, vale Rinfacciare. Lat. exprobrare. Gr. ὀνειδίζειν.
Esempio: Segn. Mann. Dicemb. 12. 6. Il peccato gli stava quasi sempre in atto austerissimo di gittargli sul viso l'ingratitudine, la qual'egli aveva usata al suo Dio per un vil piacere da bruto.
Definiz: §. XX. Andar sul viso, Farsi avanti minacciando.
Esempio: Tac. Dav. stor. 1. 259. Colle mani, e coll'armi vanno in sul viso agli ambasciadori.
Definiz: §. XXI. Star col viso basso, vale Essere in portamento umile.
Definiz: §. XXII. Star col viso duro, vale Stare in contegno, Non cedere.
Esempio: Bocc. nov. 100. 22. Stando pur col viso duro, disse.
Definiz: §. XXIII. A viso aperto, A viso scoperto, e simili, posti avverbialm. vagliono Coraggiosamente, Arditamente, Senza riguardo. Lat. viriliter, libere. Gr. θαρσαλέως.
Esempio: Dant. Inf. 10. Ma fu' io sol colà ec. Colui, che la difesi a viso aperto.
Esempio: Bocc. nov. 91. 6. Messer Ruggieri con aperto viso gli disse.
Esempio: Tac. Dav. ann. 1. 12. Ma molti a viso aperto alzavano le voci, essere lo stato di Roma in man loro.
Definiz: §. XXIV. A viso a viso, posto avverbialm. vale In presenza, A faccia a faccia. Lat. coram, palam. Gr. φανερῶς, ἀναφανδόν.
Esempio: Buon. Fier. 1. 3. 3. E cento altr'armi strane da ferire ec. A man salva, sottecco, e a viso a viso.
Definiz: §. XXV. Sul viso, posto avverbialm. vale In presenza. Lat. coram, in oculis. Gr. φανερῶς, ἀναφανδόν.
Esempio: Fir. As. 207. Più volte minacciandomi, mi aveva sul viso giurata la morte addosso.
Esempio: Cecch. Mogl. 4. 10. Tu sarai sempre povero. N. Perchè? N. Perchè tu dí' il vero sul viso.
Definiz: §. XXVI. Una mano lava l'altra, e ambedue il viso.
v. MANO §. CLXXIII.
Definiz: §. XXVII. Viso di culo, di conno, o simili, maniere d'improperio.
Esempio: Pataff. 8. Viso di conno infermo, e di marmotta.