Lessicografia della Crusca in rete

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GELIDO.
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GELIDO.
Definiz: Add. Gelato, Ghiacciato; ed è voce propria di nobile scrittura.
Dal lat. gelidus. –
Esempio: Bocc. Lett. 302: Al quale vincitore d'Asia, stante la gelida neve, parve agevole discendere nella reale sedia.
Esempio: Tass. Gerus. 14, 34: Ei ne vien sovra l'instabil suolo Di queste acque non gelide e non dure.
Definiz: § I. Detto di luogo, monte, e simili, vale Che è coperto di gelo, Dove fa molto freddo. –
Esempio: Tass. Rim. 4, 1, 75: Quinci l'Ava passò le gelide alpe.
Definiz: § II. Prendesi anche per Molto fresco, Freddo. –
Esempio: Petr. Rim. 1, 67: La vide in mezzo delle gelid'acque.
Esempio: Rucell. G. Ap. 543: Friggon la massa ne le gelid'onde.
Esempio: Bemb. Rim. 62: Riva frondosa e fosca, Sonanti e gelide acque, ec.
Esempio: Tass. Gerus. 15, 56: E [l'acqua] sotto l'ombra di perpetue fronde Mormorando sen va gelida e bruna.
Definiz: § III. In locuz. figur. –
Esempio: Tass. Gerus. 13, 60: Che l'immagine lor gelida e molle S'asciuga e scalda, e nel pensier ribolle.
Definiz: § IV. Figuratam. detto di cosa materiale, significa Che al tatto produce sensazione di freddo. –
Esempio: Niccol. Poes. 2, 21: Dove all'accuse S'apre gelido marmo, io questo foglio Ritrovava poc'anzi.
Esempio: E Niccol. Poes. 2, 30: La gelida Porta abbracciai della magion di Dio.
Definiz: § V. Figuratam. e poeticam., per Abbandonato, Deserto, A cui nessuno più accorre, e simili. –
Esempio: Niccol. Strozz. 4, 3: Se taccion gl'inni, e gelida L'ara è del chiuso tempio, Fia breve la vittoria Che qui s'ottien dall'empio.
Definiz: § VI. Pure figuratam., detto di costellazione, di vento, e simili, vale Che annunzia, Che reca, freddo. –
Esempio: Dant. Rim. 176: Fuggito è ogni augel che il caldo segue, Dal paese d'Europa, che non perde Le sette stelle gelide unquemai.
Esempio: Car. Eneid. 3, 474: Era de l'anno Compito il giro, e i gelidi aquiloni Infestavano il mare.
Esempio: Tass. Gerus. 11, 25: Ma i Pagani frattanto erano ascesi Là dove ai sette gelidi Trioni Si volge e piega all'occidente il muro.
Definiz: § VII. E detto di paura, timore, od altro sentimento o passione, vale Che agghiaccia le membra. –
Esempio: Segner. Crist. instr. 1, 338: Vi voglio versare addosso tanto di gelido timore del vostro stato, che ne guariate ad un tratto.
Esempio: Salvin. Annot. Fier. 412: È cosa curiosa in vero la volgare etimologia, che gelosia venga da gielo, quasi da un gelido timore.
Definiz: § VIII. E detto del corpo umano, o di parte di esso, vale figuratam. Che ha perduto il calore naturale, e quasi ogni sensibilità. –
Esempio: Niccol. Strozz. 5, 1: Mani deluse io volgo Al mio gelido petto, e non abbraccio Che cadaveri o larve.
Definiz: § IX. Pure figuratam., detto di persona, di animo, e simili, vale Che non è facile a commuoversi, Chiuso ad ogni affetto, Duro, e simili. –
Esempio: Parin. Poes. 16: Poi che così gran pezzo a' primi albori Del tuo mattin teco scherzato fia Non senz'aver licenziato prima L'ipocrita Pudore, e quella schifa, Cui le accigliate gelide matrone Chiaman Modestia.
Esempio: Leopard. Poes. 62: Ottenebrati e spenti Di Febo i raggi al misero non sono In sempiterno? ed anco, Primavera odorata, inspiri e tenti Questo gelido cor?
Esempio: Niccol. Strozz. 3, 1: Concesse Iddio Gelido core a questo re fanciullo, E prudenza senil.
Definiz: § X. In forza di Sost., usato poeticam. per Gelo, Ghiaccio. –
Esempio: Tass. Gerus. 15, 52: La coppia omai vittoriosa il dosso Della montagna senza intoppo acquista; Se non se inquanto il gelido e l'alpino Delle rigide vie tarda il cammino.