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Dizion. 5° Ed. .
CIABATTA
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CIABATTA. Definiz: | Sost. femm. Scarpa vecchia, col di dietro mandato giù, e che si porta più spesso per la casa; ma usasi anche in senso vilitivo per Scarpa poco buona. |
Analogo al provenzale sabata, al francese savate, allo spagnuolo zapata; e tutti sono probabilmente originati dal latino barbaro sapa e zapa, Lamina di metallo, ed anche Ferro da cavallo, per la forma piatta che hanno le ciabatte. – Esempio: | Franc. Son. 55: Ed ha di teschi, torsi, braccia e guanti, Ciabatte e brache, piena la campagna. |
Esempio: | Salvin. Annot. Fier. 493: Rattacconano le scarpe, che essendo vecchie e mal solate, si dicono ciabatte. |
Definiz: | § I. Ciabatta si adoperò per Il calzare usato dagli antichi, ed anche per Il sandalo de' frati. – | Esempio: | Plut. Vit. 187: E mostrava [Paolo Emilio] sua ciabatta, e diceva: questa non è nuova, e non è bella, ma niuno di voi non sa dove mi duole il piè. |
Definiz: | § II. Ciabatte al plur. si disse in senso dispregiat. per Piccole e vili masserizie, ed anche per Gli attrezzi di un mestiere. – |
Esempio: | Pulc. L. Morg. 18, 180: Guarda costui quante ciabatte ha quie. | Esempio: | Salv. Spin. 4, 2: Cavato destramente di casa le sue ciabatte, s'è venuto.... a nascondere in casa mia. | Esempio: | Lipp. Malm. 7, 5: Omai serra gli ordinghi e le ciabatte Chiunque lavora, e vive in sul travaglio. |
Definiz: | § III. Ciabatta, figuratam., e in senso dispregiat., dicesi anche di Persona, e più spesso di Donna, malandata nella salute o per vecchiezza o per istrapazzi. |
Definiz: | § IV. In locuzioni che riferiscansi a cambiamento di fortuna, Ciabatte usasi figuratamente a denotare Condizione povera, ignobile. – | Esempio: | Menz. Sat. 2: E spiegò loro i duri oltraggi e torti, Che peggio di Saul fanno i duchetti Dalle ciabatte al regio trono sorti. |
Definiz: | § V. Avere le scarpe a ciabatta o Portare le scarpe a ciabatta, vale Avere o Portare le scarpe col dietro tirato giù, e in modo che il calcagno rimanga scoperto. |
Definiz: | § VI. Stimare alcuno quanto una ciabatta, vale Non stimarlo nulla, Non farne verun conto. – | Esempio: | Fag. Rim. 6, 189: Io non ti stimo quanto una ciabatta. |
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