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CIABATTA
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CIABATTA.
Definiz: Sost. femm. Scarpa vecchia, col di dietro mandato giù, e che si porta più spesso per la casa; ma usasi anche in senso vilitivo per Scarpa poco buona.
Analogo al provenzale sabata, al francese savate, allo spagnuolo zapata; e tutti sono probabilmente originati dal latino barbaro sapa e zapa, Lamina di metallo, ed anche Ferro da cavallo, per la forma piatta che hanno le ciabatte. –
Esempio: Franc. Son. 55: Ed ha di teschi, torsi, braccia e guanti, Ciabatte e brache, piena la campagna.
Esempio: Salvin. Annot. Fier. 493: Rattacconano le scarpe, che essendo vecchie e mal solate, si dicono ciabatte.
Esempio: Forteguerr. Ricciard. 14, 74: O sia sua pelle cuoio da ciabatte.
Esempio: Panant. Poet. Teatr. 28: Qualche ciabatta accomodo, ma poi Faccio il poeta.
Definiz: § I. Ciabatta si adoperò per Il calzare usato dagli antichi, ed anche per Il sandalo de' frati. –
Esempio: Plut. Vit. 187: E mostrava [Paolo Emilio] sua ciabatta, e diceva: questa non è nuova, e non è bella, ma niuno di voi non sa dove mi duole il piè.
Definiz: § II. Ciabatte al plur. si disse in senso dispregiat. per Piccole e vili masserizie, ed anche per Gli attrezzi di un mestiere. –
Esempio: Pulc. L. Morg. 18, 180: Guarda costui quante ciabatte ha quie.
Esempio: Salv. Spin. 4, 2: Cavato destramente di casa le sue ciabatte, s'è venuto.... a nascondere in casa mia.
Esempio: Lipp. Malm. 7, 5: Omai serra gli ordinghi e le ciabatte Chiunque lavora, e vive in sul travaglio.
Definiz: § III. Ciabatta, figuratam., e in senso dispregiat., dicesi anche di Persona, e più spesso di Donna, malandata nella salute o per vecchiezza o per istrapazzi.
Definiz: § IV. In locuzioni che riferiscansi a cambiamento di fortuna, Ciabatte usasi figuratamente a denotare Condizione povera, ignobile. –
Esempio: Menz. Sat. 2: E spiegò loro i duri oltraggi e torti, Che peggio di Saul fanno i duchetti Dalle ciabatte al regio trono sorti.
Definiz: § V. Avere le scarpe a ciabatta o Portare le scarpe a ciabatta, vale Avere o Portare le scarpe col dietro tirato giù, e in modo che il calcagno rimanga scoperto.
Definiz: § VI. Stimare alcuno quanto una ciabatta, vale Non stimarlo nulla, Non farne verun conto. –
Esempio: Fag. Rim. 6, 189: Io non ti stimo quanto una ciabatta.