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1) Dizion. 5° Ed. .
ESORBITANZA.
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ESORBITANZA.
Definiz: Sost. femm. L'essere esorbitante; ed altresì L'atto dell'esorbitare, dell'eccedere i giusti confini; Eccesso. Detto più che altro di cose morali. ‒
Esempio: Car. Lett. fam. 2, 402: Intanto io la supplico a fermar quelli uomini che non pensino d'avermi a far superchieria.... Essi domandano innovazione la mia.... E non sarà innovazione ed esorbitanza la loro a far quel che fanno tuttavia, pendendo il giudizio de la causa avanti a V. S. Illustrissima?
Esempio: Bentiv. G. Nunz. 2, 555: Non siamo nel caso dell'esorbitanza di dar un coadiutore a chi non è vescovo.
Esempio: Rucell. Or. Dial. R. 30: L'anima ragionevole ha da pesare le cose per quel che elle vagliono.... E innanzi a ogni cosa dee ponderare con giusta lance l'esorbitanze e gli eccessi, onde ella debba ritrarsi.
Esempio: Magal. Lett. At. 29: Il provocato ha dritto di portar sino a un certo segno il risentimento di là dal giusto valor dell'offesa; e tuttavia non restar debitore di altra soddisfazione al provocante; l'esorbitanza del risentimento conguagliandosi coll'attentato della prevenzione.
Definiz: § I. E per Atto, Azione, Fatto, violento, prepotente, ingiusto, eccessivo. ‒
Esempio: Cas. Pros. 3, 112: E.... giudicando che dalla mala satisfazione e dalla superbia di costoro si potesse aspettare ogni ora di questi simili fatti, non vuole in alcun modo tollerare questa prima abbominabile esorbitanza.
Esempio: Bott. Stor. Ital. 3, 34: Gl'Italiani erano sdegnati per le esorbitanze dei repubblicani.
Esempio: E Bott. Stor. Amer. 1, 119: Legali mezzi, così chiamavano essi le incomportabili esorbitanze della plebe, usati per frastornare l'esecuzione della legge.
Definiz: § II. Si usò a significare Il discostarsi nel ragionamento dai veri termini di una cosa, Errore, e specialmente di calcolo; ed altresì per Affermazione, Proposizione, Sentenza, fuor de' termini del vero, od anche eccessiva, esagerata. ‒
Esempio: Galil. Op. astronom. 1, 243: Non dite voi che quest'autore fa la velocità del moto della palla nello scendere, eguale a quella ch'ell'aveva nello andare in volta stando nel concavo lunare?... E non vedete un'esorbitanza sì grande?... S. Intendo ora benissimo l'errore.
Esempio: E Galil. Op. astronom. 1, 316: Voi vi sete formato concetto che l'esorbitanze che si commettono nello stabilir la lontananza della stella, vadano crescendo secondo la proporzione degli errori che si fanno sopra lo strumento nel far l'osservazioni, e che, per il converso, dalla grandezza delle esorbitanze si possa argomentar la grandezza degli errori.
Esempio: E Galil. Op. fis. mat. 4, 257: Qui non si può.... dire che non ci sia in nessuno delli stimatori esorbitanza, poichè ciascheduno per difetto di giudizio stima lontano dal giusto, e il difetto del giudizio è la materia dell'esorbitanza.
Esempio: Soldan. Sat. 54: Queste conclusïon si tiran dreto Poscia l'esorbitanze a ciocche a ciocche, Oggi difese senz'alcun divieto.
Esempio: Bellin. Disc. Anat. 1, 234: Questa forza.... ell'è sì grande, che ella avanza ogni misura, non ha termine di quantità, non ha numero che l'esprima.... Vi paion queste forme di dire esorbitanze e vanità? Voi l'avete di già ammesse, ec.
Esempio: Riccat. I. Op. 2, 458: Non si metta a discorrere in materia fisica, perchè, conforme alla giornata pur troppo si vede, dirà esorbitanze tali, che moveranno le brigate nello stesso tempo a riso ed a compassione.
Esempio: Perell. Relaz. Idr. 196: Molte sono l'esorbitanze contenute in questo discorso, ma l'andarle rilevando ad una ad una ci condurrebbe troppo lontano.
Definiz: § III. E in particolare detto di pianeti, per Apparente o Supposta deviazione dalla propria orbita. ‒
Esempio: Galil. Op. astronom. 1, 372: Il principale scopo dei puri astronomi è il render solamente ragione delle apparenze nei corpi celesti, e ad esse e ai movimenti delle stelle adattar tali strutture e composizioni di cerchj, che i moti secondo quelle calcolati rispondano alle medesime apparenze, poco curandosi di ammetter qualche esorbitanza, che in fatto per altri rispetti avesse del difficile.
Esempio: E Galil. Op. astronom. appr.: Ma quali esorbitanze sono nella costituzione Tolemaica, che maggiori non ne sieno in questa Copernicana?
Esempio: E Galil. Op. astronom. 1, 375: Voi vedete.... con quanta agevolezza e simplicità il moto annuo, quando fusse della Terra, si accomoda a render ragione delle apparenti esorbitanze che si osservano nei movimenti dei cinque pianeti, Saturno, Giove, Marte, Venere e Mercurio, levandole via tutte e riducendole a moti equabili e regolari.