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1) Dizion. 5° Ed. .
MALEDETTO e MALADETTO
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Dizion. 5 ° Ed.
MALEDETTO e MALADETTO.
Definiz: Partic. pass. di Maledire e Maladire.
Lat. maledictus.
Definiz: § I. In forma d'Add. Che ha avuto la maledizione divina; e dicesi più propriamente, di diavoli, dannati, e simili. –
Esempio: Dant. Inf. 6: Tuttochè questa gente maledetta In vera perfezion già mai non vada, Di là, più che di qua, essere aspetta.
Esempio: E Dant. Inf. 7: Poi si rivolse a quell'enfiate labbia, E disse: Taci, maledetto lupo: Consuma dentro te con la tua rabbia.
Esempio: E Dant. Inf. 11: Tutti (tre cerchietti) son pien di spirti maledetti.
Esempio: Ar. Orl. fur. 11, 28: E crederò che Dio, perchè vendetta Ne sia in eterno, nel profondo chiuda Del cieco abisso quella maladetta Anima, appresso al maladetto Giuda.
Definiz: § II. Figuratam., detto di cose attinenti a spiriti infernali, o all'inferno stesso. –
Esempio: Dant. Inf. 6: Io sono al terzo cerchio della piova Eterna, maledetta, fredda e greve.
Esempio: E Dant. Inf. 8: Pensa, lettor, s'io mi disconfortai Nel suon delle parole maledette.
Esempio: E Dant. Parad. 29: Principio del cader fu il maledetto Superbir di colui, che tu vedesti Da tutti i pesi del mondo costretto.
Esempio: Ar. Orl. fur. 9, 91: O maladetto, o abominoso ordigno, Che fabricato nel tartareo fondo Fosti per man di Belzebù maligno, Che ruinar per te disegnò il mondo, All'inferno, onde uscisti, ti rassigno.
Esempio: Mont. Poes. 2, 109: E venir mi credei nell'Antenora, Nella Caina, o s'altro luogo è tanto Maladetto in inferno.
Definiz: § III. E per Che merita la maledizione di Dio, Esecrato, ed altresì Tristo, Pernicioso, Funesto, e simili; detto così di persone, come di cose. –
Esempio: Dant. Parad. 9: La tua città.... Produce e spande il maladetto fiore Ch'ha disviate le pecore e gli agni.
Esempio: E Dant. Conv. 253: E in questo errore cade l'avaro maledetto, e non s'accorge che desidera sè sempre desiderare.
Esempio: Comp. Din. Cron. DL. 133, 16: Ho fatto questo principio per aprire la via a intendere, donde procedette in Firenze le maladette parti de' Guelfi e Ghibellini.
Esempio: E Comp. Din. Cron. DL. 140, 14: I maladetti giudici cominciarono a interpetrare quelle leggi.
Esempio: Esop. Fav. M. 168: Temporalmente per lo cane intendi ciascuno leggiadro e goloso ghiotto, che per empiere il suo maladetto ventre, e ornare il corpo, si fanno al collo catena, ec.
Esempio: Cavalc. Pungil. 93: E questo basti avere detto contra il maledetto peccato dello spergiuro.
Esempio: E Cavalc. Esp. Simb. 1, 180: La maledetta avarizia corrompe gli umori del cuore.
Esempio: Ar. Orl. fur. 7, 4: La sopravesta di color di sabbia Su l'arme avea la maledetta lue.
Esempio: E Ar. Orl. fur. 24, 44: Quindi partissi il disleale, e tolse In compagnia la vecchia maledetta.
Esempio: E Ar. Orl. fur. 42, 51: Vada al traverso, al dritto, ove si voglia, Sempre ha con lui la maledetta peste (cioè un serpe).
Esempio: Bern. Catr. V. 190: Tu vai caiendo. B. E che? N. De' tuoi magli anni. Tu sai se quel Mecruccio è maladetto. B. Oh! cotestui, s'io lo piglio pe' panni, Io lo vo' arrendellare in sur un tetto.
Esempio: Nard. Vit. Giacom. 6: Andò poi seguitando (Firenze) con la virtù e con la felicità medesima, insino alla divisione delle maladette parti Guelfa e Ghibellina, e poi Bianca e Nera.
Esempio: Vai Rim. 14: Costui m'alletta solo Perch'entri nel frugnolo. Oh razza maledetta!
Esempio: Guadagn. Poes. 2, 212: Siam noi che abbiamo il maladetto vizio Di non fare attenzione agli spiragli.
Definiz: § IV. E figuratam. –
Esempio: Simint. Ovid. Metam. 1, 92: Raccordasi che costei scoperse con la maladetta mano le cose segrete.
Esempio: E Simint. Ovid. Metam. 1, 143: La madre primaia vede lui guardare i sacrificj con maledetti occhi.
Definiz: § V. E con men grave senso, Molesto, Noioso, Uggioso, e simili, detto così di persona come di cosa, spesso per dispregio, impazienza, collera. –
Esempio: Bern. Dial. Poet. 226: Eccoti alla porta battere uno quanto più poteva. Il garzone apre per vedere chi è, e trova un poeta maladetto, che prosontuosamente urta, senza pur dire quel che vuole.
Esempio: E Bern. Dial. Poet. 232: E' son così fastidiosi e maledetti (i poeti), che credo li farei mettere in galea a provare se è così dolce cosa a sentir cantar le sirene, come fingono di Ulisse ec.
Esempio: Bemb. Lett. 5, 297: Se questi maledetti impresti non fussero stati, avereste avuto da me più aiuto che non pensate.
Esempio: Cellin. Vit. 16: Ed in brevi settimane feci molto gran frutto di questo maladetto sonare.
Esempio: Menz. Poes. 1, 305: Quel capro maladetto ha preso in uso Gir tra le viti, e sempre in lor s'impaccia.
Esempio: Magal. Lett. 138: Quel maladetto h, mi trasfigurava talmente la voce the, che ec.
Esempio: Fag. Comm. 1, 345: Io presto m'avvento, e me lo caccio sotto (un sacco), e sento a un tratto muoversi e divincolarsi; e.... ne scappa fuori un maladetto gatto.
Definiz: § VI. E per Malaugurato, Infausto, e simili. –
Esempio: Simint. Ovid. Metam. 2, 44: Eumenide adesaro lo letto: lo maladetto gufo stette in sul tetto, e sedette nella sommità della camera.
Esempio: Ar. Orl. fur. 10, 27: O perfido Bireno, o maladetto Giorno ch'al mondo generata fui!
Definiz: § VII. E usato pleonasticamente, come aggiunto di cosa, sia morale, sia materiale, per darle maggior rilievo, efficacia, e simili. –
Esempio: Cavalc. Discipl. Spir. 194: Alcuna volta, scoprendo che il loro confessarsi peccatori non veniva da umiltà, ma da superbia, se n'addirano da maladetto senno.
Esempio: Cellin. Vit. 404: A questo il Duca disse che diceva da maladetto senno, e non motteggiava.
Esempio: Grazz. Rim. V. 621: Ma ben or un soggetto vo' lodare Da maladetto senno e da dovero.
Esempio: E Grazz. Pros. 336: Faceva fegatelli così buoni, che n'andava la maladetta spalla.
Esempio: Bott. Stor. Amer. 1, 162: E' pare che per maledetta forza abbian (i ministri) le insolenze e le enormità americane alla fin fine al Parlamento communicate; perciocchè elleno incominciarono in luglio, ed or siamo molt'oltre in gennaio.
Definiz: § VIII. E pure aggiunto di cosa, per significarla con maggior vigore o intensità, e vale Grande, Eccessivo, Violento. –
Esempio: Giust. Vers. 226: E dopo averlo strapazzato..., Gl'intuonaron minaccie maledette.
Definiz: § IX. In forza di Sost. Chi è stato, o merita di essere, maledetto da Dio, Persona degna di esecrazione; ed altresì, con men grave senso, dicesi di alcuno per dispregio, impazienza, collera, e simili. –
Esempio: Benciv. Esp. Patern. volg. 61: Andate, maledetti, nel fuoco eternale, il quale v'è apparecchiato dalli orribili diavoli.
Esempio: Dant. Inf. 22: Gridavan tutti insieme i maledetti.
Esempio: E Dant. Purg. 24: Ricordivi, dicea, de' maladetti Ne' nuvoli formati.
Esempio: Ar. Orl. fur. 16, 28: Mentre quivi col ferro il maledetto E con le fiamme facea tanta guerra, Se di fuor Agramante avesse astretto, Perduta era quel dì tutta la terra.
Esempio: Tass. Gerus. 9, 64: Itene, maledetti, al vostro regno, Regno di pene e di perpetua morte.
Esempio: Panant. Poet. Teatr. 15: L'impresario dicea: Quel maledetto Dopo tante ci aveva anco a far questa?
Definiz: § X. Una maledetta, nelle locuzioni familiari Non saperne una maledetta, Non importarne una maledetta, e anche Non risparmiarne una maledetta, e simili, serve per negazione, ed equivale a Nulla affatto. –
Esempio: Grazz. Pros. 52: Il sanese, veggendosi padrone, di troppo l'altro soperchiar voleva, e colui non gliene risparmiava una maladetta.
Definiz: § XI. Alla maledetta, usasi familiarmente, in modo avverbiale, per Maledettamente, nel senso di Eccessivamente, A furia, Con grande impeto, e simili.
Definiz: § XII. Essere per le maledette, vale Essere maldisposto dell'animo, Disperarsi, Infuriarsi. –
Esempio: Panant. Poet. Teatr. 9: Il Pacchi è sempre per le maledette.