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1) Dizion. 5° Ed. .
CASCINA
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CASCINA.
Definiz: Sost. femm. Luogo dove si tengono e dove pasturano le vacche, per fare del latte loro il burro ed il cacio.
Dall'antiq. cascio, per cacio. –
Esempio: Adr. G. B. Stor. 139: Il Marchese, però che fra l'uno esercito e l'altro erano alcune cascine,.... mandò fanti italiani.
Esempio: Lastr. Agric. 2, 124: Tutte le fin qui accennate diligenze sono e profittevoli e necessarie, e costantemente si osservano nelle cascine formali, ove le mucche si tengono tutte in un corpo, in una o più stalle.
Esempio: Panant. Poet. Teatr. 65: Fummo a' campi, alle vigne, alla cascina.
Esempio: Bott. Stor. Ital. cont. 8, 308: A trecento passi del.... mulino.... sorgevano tre cascine chiamate della Crocetta.
Definiz: § I. E pel Branco delle vacche o mucche da tenersi in una cascina. –
Esempio: Paolett. Oper. agr. 1, 231: Se si voglia creare un armento di vacche o una cascina di mucche, per tenerle tutte insieme in una o più stalle, sotto la cura de' custodi e de' butteri, gravosissimo è il dispendio.
Definiz: § II. Cascina dicesi anche Quel cerchio fatto di stecca di faggio, dentro al quale si preme il latte rappreso per farne la forma di cacio. –
Esempio: Targ. Rag. Agric. 178: Nei contorni però di Firenze queste forme [pel cacio] si chiamano cascine.... Le quali sono una specie di scatole, o assicine di legno di faggio piegate in forma di cerchio, tenute ferme al punto che si vuole con una cordicella, senza fondo o coperchio, ma posate sopra di un asse. Dentro a questa forma o cascina adunque si pone la pasta del cacio, pigiandovela forte per del tempo.
Definiz: § III. Quindi Legno di cascina, e anche assolutamente Cascina, chiamasi Ogni striscia di legno di faggio piegata e ravvolta in cerchio per farne scatole o altro.