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1) Dizion. 5° Ed. .
ECCEDERE.
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ECCEDERE.
Definiz: Att. Superare, Sorpassare, Sopravanzare, in dimensione, ovvero in quantità o misura.
Dal lat. excedere. ‒
Esempio: Galil. Op. astronom. 3, 31: Essendo nella sfera retta dei segni opposti l'ascensioni uguali, nella obliqua sono disuguali, ma però sono disuguali in maniera, che quanto una eccede la retta, tanto l'opposta è ecceduta.
Esempio: E Galil. Op. astronom. 4, 275: Posto che la cometa nel suo apparire fusse stata alta 32 semidiametri terrestri, e che il riguardante fusse gr. 60 lontano dalla linea del suo moto, la quantità del suo moto apparente non poteva eccedere un grado e mezzo; ma egli eccedette molte decine di gradi.
Esempio: E Galil. Op. fis. mat. 3, 53: Sarà tal linea prossimamente eguale alla descritta dal poligono minore, eccedendola solamente di quanto è la bB.
Esempio: Corsin. B. Torracch. 6, 39: Quando Talor avvien che segua una battaglia, Il successo le femmine osservando Stan da luoghi ch'eccedon la muraglia.
Esempio: Bicchier. Bagn. Montecat. 29: Fu affusa alla soluzione nitrosa del sedimento tant'acqua di calce di peso conosciuto, che eccedesse la quantità necessaria alla reazione.
Esempio: Capp. Econ. 396: L'importazione di questo salume eccede un milione di lire.
Definiz: § I. E figuratam. per Oltrepassare la misura, o i termini, di checchessia. ‒
Esempio: Cavalc. Vit. SS. PP. volg. 2, 208: Io abbo veduto in lui opere, le quali eccedono ogni facultà umana.
Esempio: E Cavalc. Frutt. Ling. 28: Pensare l'eccellenza della divina misericordia, che eccede ogni umana miseria, per potersi confortare, e con fiducia orare.
Esempio: Fiorett. S. Franc. 84: La misericordia di Dio eccede tutti i peccati del mondo.
Esempio: Bocc. Laber. 55: A dimostrare quanto la nobiltà dell'uomo ecceda quella della femmina, e d'ogni altro animale.
Esempio: Castigl. Corteg. V. 141: Ancor molt'altri [motti arguti] si potrian dire, come quando, o per accrescere o per minuire, si dicon cose che eccedono incredibilmente la verisimilitudine.
Esempio: Ar. Orl. fur. 9, 80: Lo seguita sì ratto, ch'ogni stima Di chi nol vide, ogni credenza eccede.
Esempio: Tass. Gerus. 9, 60: Spiega al gran volo i vanni aurati Rapido sì, ch'anco il pensiero eccede.
Esempio: E Tass. Lett. 1, 201: Ch'egli.... si dilatasse alquanto.... in mostrare che l'ornamento è proprietà de' poemi toscani; dico l'ornamento, c'alquanto ecceda l'uso de' greci e de' latini.
Definiz: § II. Pure per Sorpassare, Sopravanzare, detto di persona con relazione ad altra, rispetto all'età: ma non è di uso comune. ‒
Esempio: Tass. Dial. 1, 354: I padri dovrebbon sempre eccedere i lor figliuoli almeno di ventiotto o di trent'anni, conciosia cosa che di meno eccedendoli, sono anco nel vigor de l'età quando la giovinezza de' figliuoli comincia a fiorire.
Esempio: E Tass. Dial. appr.: Ma se di molto maggiore numero d'anni eccedessero, non potrebbono i padri ammaestrare i figliuoli, e sarebbon vicini a la decrepità quando i figliuoli fossero ancora ne l'infanzia o ne la prima fanciullezza.
Definiz: § III. E riferito all'età stessa, per Passare, Oltrepassare. ‒
Esempio: Ar. Orl. fur. 19, 107: Chè 'l cavallier, per quanto apparea fuora, Non eccedeva i diciotto anni ancora.
Esempio: Davil. Guerr. civ. 1, 34: Morto il re Arrigo II, pervenne la corona a Francesco Delfino di Francia suo primogenito, che aveva ecceduti appena i sedici anni.
Definiz: § IV. E altresì figuratam. per Superare, Sopravanzare, di eccellenza, pregio, valore, merito, e simili; o genericamente, Avanzare, Vincere. ‒
Esempio: Dant. Inf. 2: O donna di virtù, sola per cui L'umana spezie eccede ogni contento Da quel ciel, che ha minori i cerchi sui.
Esempio: Cavalcant. B. Retor. 147: Avendo dichiarato il luogo de i simili, dissimili, pari; dichiarerò ora il luogo del più e del meno, o del maggiore e del minore, dal quale si traggono molti argomenti: perchè sì come delle cose simili e pari, così ancora da quelle che eccedono e sono eccedute, facilmente si può argomentare.
Esempio: Baldin. Art. Int. 54: Primieramente eccedono ogni bellezza due carte bislunghe, in cui son disegnate due vedute interiori della gran città di Parigi.
Esempio: Leopard. Paralip. 1, 29: Senton gli estrani ogni memoria un nulla Esser a quella ond'è l'Italia erede; Sentono ogni lor patria esser fanciulla Verso colei ch'ogni grandezza eccede.
Definiz: § V. E riferito espressamente a modo, termine, condizione, prescrizione e simili, per semplicemente Oltrepassare. ‒
Esempio: Cell. G. Maestruzz. volg. 2, 7, 3: Niuno non va cercando i precipui vestimenti e preziosi, eccedendo lo stato proprio, se non se per vanagloria.
Esempio: E Cell. G. Maestruzz. volg. 2, 36: Che sarà se il prelato nella Chiesa confermato, o 'l maestro, o 'l signore della casa sua, ovvero parenti eccedono il modo in correggere?
Esempio: Savonar. Tratt. Gov. Fir. 42: Io non vorria eccedere li termini dello stato mio.
Esempio: Camb. F. Oraz. I, 3, 166: Con questa (con la casa Salviati), essendo ella già di gran tempo per l'eccedere la condizion civile, per lo tener sotto di sè castella e per altre sue rispondenze, trapassata a titolo d'illustre, i Baroni, i Signori di Stato, i Principi, hanno per onoranza lo imparentarsi.
Esempio: Fag. Comm. 6, 24: Voi andate a far il saccente, a eccedere il mandato che aveste da me di far sottoscrivere.
Definiz: § VI. E in particolare, parlandosi di persone, per Vincere in checchessia, Essere da più di altri in alcuna cosa. ‒
Esempio: Ar. Orl. fur. 26, 43: Alla fera crudele (simbolo dell'Avarizia) il più molesto Non sarà di Francesco il re de' Franchi: E ben convien che molti ecceda in questo, E nessun prima e pochi n'abbia a' fianchi.
Esempio: Guicc. Op. ined. 10, 83: Se bene a Firenze erano forse degli uomini che lo eccedessino in qualcuna delle buone parti che aveva, non di meno ec.
Esempio: Giambull. P. F. Stor. Europ. 13: Il che non potendo comodamente farsi da persona che non ecceda e di gran lunga non sopra avanzi tutti gli altri grandi del regno, ec.
Esempio: Sassett. Lett. 24: La volontà dell'eccedere gli altri in me non può essere.
Esempio: Giacomin. Nobilt. lett. 95: In che più gli altri eccederemo, se i parlari, secondo i quali siamo stati ammaestrati, saranno communi a tutti?
Esempio: Galil. Op. lett. 225: Se l'Ariosto ha superato nel doppio il Tasso quanto all'invenzioni, l'ha ecceduto anche nello stile a cento doppj.
Esempio: Forteguerr. Cap. 220: Del resto il mio Terenzio ha preso sede, Per farsi bel, nella città d'Urbino, Ov'è tal impressor, ch'ogni altro eccede.
Definiz: § VII. Neutr. Passare i termini consueti, Escire dell'ordinario; ed altresì Far oltre al bisogno o al dovere. ‒
Esempio: Cell. G. Maestruzz. volg. 2, 1: I maggiori più agevolmente possono risistere al peccato, conciossiacosachè egli eccedano in iscienzia e in virtude.
Esempio: Car. Apol. 100: Per questo l'ampliazione torna a maggior laude; perchè è fondata ne l'eccesso: e l'eccedere è tra le cose onorevoli.
Esempio: Ricc. S. Cat. Lett. 55: V'è stato buono e fedel servitore, e ha aiutato Vostra Signoria quando quella s'è trovata in qualche bisogno; e in tal causa forse, che troppo ha ecceduto, talmente ch'ora è più grave la sua tribulazione.
Esempio: Perell. Relaz. Cont. 6, 253: Nè a questo pericolo può provvedersi con eccedere nelle misure, perchè, trattandosi d'un corpo così vasto d'acque, troppo grande converrebbe che fosse l'eccesso per stare sul sicuro.
Definiz: § VIII. E per Passare i dovuti termini, Uscire del convenevole, Trasmodare: ed anche con più grave senso, Trascorrere nel male, Peccare. ‒
Esempio: Fr. Bart. Amm. ant. volg. 453: Il secondo modo è, che quando noi vediamo gli altrui eccessi, noi pensiamo i nostri per li quali eccedemmo contro altrui.
Esempio: Cell. G. Maestruzz. volg. 2, 36: Non credo che sieno iscomunicati, se già non percuotessono con animo irato, e con alcuno proponimento molto eccedessono.
Esempio: Domin. Gov. Fam. 124: A quella vuol marito secondo lo stato suo, e non cerca d'eccedere nè di volere quel che non si conviene a lei, sia benigna.
Esempio: Piccolom. Instit. mor. 264: Risiede questa virtù della magnificenzia in mezo di due estremi, come l'altre virtù già dette; l'uno de' quali eccedendo nel troppo spender fuor del dovere, secondo Aristotele si può chiamare disperdimento; l'altro per ecceder nel poco, e mancar del decoro per il poco spender, si potrà domandare meschinezza.
Esempio: Metast. Dramm. 9, 52: Della patria all'amore, Bello ancor quando eccede, i tuoi perdono Mal consigliati impetuosi detti.
Esempio: Lambr. Dial. Istr. 24: Parlo.... dell'eccedere; parlo di ciò che indebitamente prevale e che diviene troppo speciale attributo, perciò mancamento.
Definiz: § IX. E poeticam. per Sporgere, Rilevare. ‒
Esempio: Ar. Orl. fur. 7, 15: La candida man,... Dove nè nodo appar nè vena eccede.
Definiz: § X. E trovasi, con proprietà latina, per Escir fuori, detto di liquidi. ‒
Esempio: Buonarr. Aion. 2, 63: E come d'una botte fuor la spuma, Pel suo cocchiume, gorgogliando eccede.
Definiz: § XI. In costrutto con la prep. A, trovasi per Esser superiore in checchessia. ‒
Esempio: Sacch. Nov. 1, 35: D'ogni animale è fatto stima di valuta, eccetto che dell'uomo, ma di questo non si domanda menda: benchè si potrebbe dire per la sua nobiltà eccede tanto agli altri, e per questo non è prezzo che lo possa ricomperare.