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1) Dizion. 5° Ed. .
CAMERATA.
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CAMERATA.
Definiz: Sost. masc. Propriam. Colui che abita nella stessa stanza con un altro; e per estensione, Colui che convive con un altro; ed anche Compagno di studio, di viaggio e simili. –
Esempio: Bellin. Framm. Lett. 226: Venite a star da me, che, perchè siete voi, mi contenterò di pigliarvi per camerata.
Esempio: Magal. Lett. fam. 1, 14: Ora è venuto fatto al mio camerata di cogliermi in una cosa, che può esser facilissima a trovarsi; ma io ci ho fatto capo stranamente.
Esempio: Not. Malm. 2, 837: Camerata è propriamente compagno che abita e mangia insieme.
Definiz: § I. E per similit. –
Esempio: Fiacch. Fav. 2, 92: E volta allo scimmiotto: o camerata, Disse, poichè tu sei nell'abbondanza, Non far solo per te la scorpacciata; Butta un grappolo giù per mia pietanza.
Definiz: § II. Camerata usasi oggi più comunemente per Compagno d'arme, Commilitone. –
Esempio: Lipp. Malm. 12, 9: E dice: olà, che nuove? Ed un risponde e dice: O camerata, Cattive, dolorose.
Esempio: Not. Malm. 2, 837: Camerata, è propriamente compagno che abita e mangia insieme; ma qui è preso più largamente, cioè per commilitone, o sia compagno nella milizia, ancorchè egli sia della parte avversa.
Definiz: § III. Camerata si disse anche Quel giovane gentiluomo, che si mandava insieme con gli ambasciatori per maggiore onorevolezza, o si dava ai principi per compagno ne' viaggi. –
Esempio: Magal. Operett. var. 81: Aveva preso la congiuntura di passare a Costantinopoli in qualità di camerata del sig. conte Leslie, ambasciadore straordinario di S. M. Ces. alla Porta.