Lessicografia della Crusca in rete

1) Dizion. 5° Ed. .
NETTATO, e per sincope NETTO.
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NETTATO, e per sincope NETTO.
Definiz: Partic. pass. di Nettare. –
Esempio: Firenz. Rim. 2, 398: Che dirò io di quella allegra faccia, Che lustra, come fa lo stagno vecchio, Netto con uova peste e rannataccia?
Esempio: Cellin. Vit. 148: E messo l'ugna del dito grosso ai filetti del diamante, lo trassi del suo anello e, nettolo alquanto, lo porsi al vicerè.
Esempio: Soder. Op. 2, 51: Quando averai colti gli asparagi..., apri le lor barbe, e con un paletto di gentil legno..., scarnandole attorno (che sono al sommo del cespuglio) e nettatele e rifrugatele bene, ricuoprile con terra cotta.
Esempio: Dav. Colt. 498: Così scelte e nette (le uve), gettale con ottime bigonce in ottimo tino.
Esempio: Lorin. Fortif. 137: Necessitando essi fonditori.... non fondere bene il metallo, non lo nettare dalle fecce che egli fa per di sopra..., e.... vi mettono le crivellature molto mal nettate; onde si vedono assai pezzi (delle artiglierie) così spugnosi e mal netti dentro, che ec.
Esempio: Rondin. F. Relaz. 46: Il magistrato prese la Via del Giardino, nettata, un anno prima, di quelle femmine che all'onestà prepongono il guadagno.
Esempio: Lambr. Bach. Set. 191: Nettati.... i mannelli, si portano in altra stanza.