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1) Dizion. 5° Ed. .
MOLARE
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Dizion. 5 ° Ed.
» MOLARE
MOLARE.
Definiz: Add. Attinente a mola o macina, Che fa ufficio di mola, Simile a mola; e dicesi propriamente di pietra o sasso.
Lat. molaris. –
Esempio: Leggend. S. Elisab. 53: Adivenne che la pietra molare li prese la mano, e come fosse tutta contrita nel mortaio, così tutta gli le ruppe e spezzò.
Esempio: Mont. Iliad. 7, 832: Afferrato e sollevato ei pure Un altro più d'assai rude macigno, Con forza immensa lo rotò, lo spinse Contra il nemico. Il molar sasso infranse L'ettoreo scudo ec.
Definiz: § E altresì aggiunto, per similit., di Ciascuno dei denti più grossi degli altri, situati all'estremità delle mascelle, e che servono alla masticazione; usato anche in forza di Sost. –
Esempio: Baldin. Vocab. Dis. 145, 1: Si distinguono (i denti) in tre ordini, incisorj, canini e molari ovvero mascellari.
Esempio: Targ. Viagg. 7, 163: Nel mio (teschio di un tasso canino), nella (mascella) superiore i denti stanno con quest'ordine in ambedue le parti.... 5, il primo molare più piccolo di tutti, 6, il secondo molare il doppio maggiore.... 7, il terzo molare con base triangolare, ec.
Esempio: E Targ. Viagg. appr.: Seguono poi in fila, uno accanto all'altro, cinque denti molari.