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DOCCIA.
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DOCCIA.
Definiz: Sost. femm. Canaletto di terra cotta, di pietra, di legno, di latta o altra materia, per lo più fatto a semicerchio e aperto di sopra, pel quale si fa correre l'acqua.
Probabilmente è forma dedotta dal sost. masc. doccio. ‒
Esempio: Malisp. Stor. fior. 16: Ordinarono e consigliarono che.... un altro de' nobili di Roma dovesse far fare,... le docce, perchè l'acqua venisse nella città per condotto da lunge sette miglia, al modo di quella da Roma.
Esempio: Pallad. Agric. 230: L'acqua si mena per forma di condotti fabbricati di pietra o di calcina, ovver per cannelle di piombo, ovvero per docce di legno d'ontano, ovver per gambiere di terra.
Esempio: Vill. G. 1, 53: Macrino fece fare il condotto dell'acqua in docce e in arcora.
Esempio: Uff. Cast. Fort. Fir. 10 t.: Dee fare il detto maestro tutte le doccie che mettono l'acqua nella citerna del palagio grande, e appiccalle.
Esempio: Bart. C. Archit. Albert. 34: I buoni architettori hanno osservato, nel condurre queste acque, di farle cadere con doccie che sportino infuora, in lato che chi entra nello edifizio non si bagni.
Esempio: E Bart. C. Archit. Albert. 46: Scavavano il pino, la picea e lo olmo per doccie d'acque.
Esempio: Galian. B. Vitr. 125: Nelle gole che sono sopra i gocciolatoj a' fianchi de' tempj, si hanno a scolpire delle teste di leoni distribuite in modo, che primieramente ne vengano alcune a dirittura sopra ogni colonna, e le altre in eguali distanze fra loro, in modo che corrispondano alle docce di mezzo.
Definiz: § I. E in senso particolare, Quel canale di latta, e talora di terra cotta o di pietra, il quale è posto lungo l'estremità dei tetti, o gronda, per raccogliere l'acqua piovana. ‒
Esempio: Vasar. Vit. Pitt. 1, 251: Fece fare archi da pilastro a pilastro, e sopra a quelli i tetti a frontespizio per mandar via l'acque piovane con docce di pietra murata sopra detti archi.
Esempio: Soder. Agric. 103: Conviene che questi lavori.... sieno.... secchi affatto, avanti che vi si cacci dentro (nella cisterna) l'acqua che si raccoglie dai tetti,... e che entra nelle docce, e poi passa per i doccioni che calano per i muri.
Definiz: § II. Per similit. e poeticam., Canale, Condotto, e talora anche semplicemente Rigagnolo, Fogna, e simili. ‒
Esempio: Dant. Inf. 14: Lor corso (delle lagrime che gocciano dal simbolico colosso) in questa valle si diroccia: Fanno Acheronte, Stige e Flegetonta; Poi sen van giù per questa stretta doccia Infin là ove più non si dismonta.
Esempio: E Dant. Inf. 23: Non corse mai sì tosto acqua per doccia A volger ruota di mulin terragno, ec.
Esempio: But. Comm. Dant. 1, 391: Per questa stretta doccia; cioè, per questo stretto rigagnolo.
Esempio: E But. Comm. Dant. 1, 593: Non corse mai sì tosto acqua per doccia; cioè, per canale.
Esempio: Ar. Orl. fur. 24, 51: Intanto lungo la corrente doccia Vider venire un pastorello smorto.
Esempio: Legg. Band. C. 28, 162: Le cartiere.... si trovano accese a pile, quando dovevano essere tassate a docce, o siano rami di acqua, che in esse da più parti influiscono.
Esempio: Mont. Poes. 1, 265: Giù per le docce congregar quel guazzo Rubicondo l'Erinni.
Definiz: § III. Per Tubo o Cannella, onde sgorga l'acqua. ‒
Esempio: Baldin. Decenn. 6, 598: Con buona quantità di animali pecorini, vaccini e bovini, che beono alla fontana: ove bee altresì il pastore, che in bella attitudine piegandosi per accostar la bocca alla doccia dell'acqua, fa ben conoscere ec.
Definiz: § IV. Term. dei Medici. Caduta, Getto, d'acqua naturale, artificiale, o minerale, più spesso fatta per mezzo di qualche ordigno, su la persona, o sopra una determinata parte del corpo, a fine di medicare qualche malore. Usasi più spesso parlandosi di bagni, chè negli altri casi diciamo piuttosto Docciatura. ‒
Esempio: Ricett. Fior. G. 101: Tutti gli altri medicamenti.... si debbono comporre dallo speziale, all'ora che si hanno adoperare, e sono l'infusioni, i decotti,... l'embrocche o docce.
Esempio: Car. Lett. fam. 2, 59: Sono poi venuto a' bagni, e dopo molti accidenti che m'hanno impedito fino a ora, a punto di sotto la doccia m'è finalmente uscito di capo questo pensiero così molle, come vedrete.
Esempio: Mattiol. Disc. 2, 1370: Il che parimente si vede in coloro che tolgono la doccia dell'acqua di questo bagno in su 'l capo.
Esempio: Vett. Colt. 67: Di questa adunque tale erba, che è giovevole in più modi a' corpi umani, e s'usa molto ne' bagniuoli e docce artificiose da' medici, se ne truova gran quantità in un monte vicino a Carmignano.
Esempio: Bellin. Lett. IV, 1, 251: Con replicate doccie scottantissime si fece tanto, che finalmente iersera a qualche ora di notte stetti assai meglio.
Esempio: Targ. Viagg. 3, 398: Era.... mirabile [il bagno],... usato particolarmente in doccia nelle frigidità di stomaco e di fegato.
Esempio: Bicchier. Bagn. Montecat. 59: Le docce di quest'acqua minerale non potendosi ottenere nel recinto del descritto edifizio, per mancanza di caduta, trovansi ec.
Esempio: E Bicchier. Bagn. Montecat. 225: Da tali cangiamenti fu preso coraggio per estendere il tempo delle immersioni e della doccia.
Definiz: § V. E pel Luogo stesso ov'è la doccia, Stanzetta, nei bagni, ove si prende la doccia. ‒
Esempio: Bicchier. Bagn. Montecat. 60: Lo spazio che è intercetto fra la fuga dei bagnetti delle due ale e la muraglia occidentale già detta, è occupato dalle docce pubbliche, che pure vi sono distinte per gli uomini e per le donne.
Esempio: E Bicchier. Bagn. Montecat. appr.: Alla galleria delle docce ed ai bagni si conduce l'acqua minerale per canali coperti.
Definiz: § VI. Term. delle Arti. Strumento adoperato da' falegnami per allargare e ridur lisci i buchi. ‒
Esempio: Baldin. Vocab. Dis. 53, 1: Docce. Diconsi alcuni strumenti, spezie di scarpelli, che dal principio sono alquanto larghi e vanno tuttavia ristrignendo, torti a guisa di doccia, coll'estremità de' lati tagliente. Di questi strumenti si servon coloro che lavorano legname, per allargare i buchi e' fori, girandogli per entro i medesimi allo stesso modo che si fa de' succhielli, ed insieme far divenire puliti e lisci gli stessi buchi o fori.
Definiz: § VII. A doccia, posto avverbialm. col verbo Bere a doccia, vale figuratam. Largamente, In copia. ‒
Esempio: Menz. Poes. 2, 197: Tutti crediam ber l'Ippocrene a doccia.
Definiz: § VIII. Per doccia, trovasi usato nel senso stesso che Per lambicco, cioè Per quell'angusto canale che aderisce alla campana da stillare. ‒
Esempio: Ristor. Comp. Mond. 84: Vuole che l'acqua si faccia nel monte, nel modo che si fae l'acqua rosata delle rose nella campana, chè monta lo fumo su e risolvesi in acqua, la quale scende giù, ed esce fuori per doccia.
Definiz: § IX. Dare altrui la doccia, vale propriamente Sottoporlo alla doccia; e per similit. e in ischerzo, Gettargli molta acqua addosso. ‒
Esempio: Panant. Poet. Teatr. 59: Come a pazzi, lor detti la doccia, E non se ne perdè manco una goccia.