1)
Dizion. 5° Ed. .
OH, e, come un tempo pur si scriveva, O.
Apri Voce completa
pag.435
Vedi le altre Edizioni del Vocabolario |
|
|
|
OH, e, come un tempo pur si scriveva, O. Definiz: | Interiezione od Esclamazione, che serve ad esprimere diversi affetti e movimenti dell'animo, e che talora, per maggiore efficacia, si ripete due o più volte. |
Lat. o ed oh.
Definiz: | § I. In segno di gioia, contentezza, ed anche di sodisfazione, approvazione, e simili. ‒ | Esempio: | Dant. Parad. 27: O gioia! o ineffabile allegrezza! O vita intera d'amore e di pace! O, senza brama, sicura ricchezza! | Esempio: | Gell. Err. 5, 3: Noi abbiam fatto nozze dappoi che tu ti partisti. F. E che nozze? M. F. Cammillo nostro, che ha tolto la
Lucrezia. F. O, i' l'ho caro, io doverrò ec. | Esempio: | E Gell. Capr. Bott. 13: Oh come hai tu ben detto (non sapendo come) che sei mezzo fuori di te. | Esempio: | Crusc. Vocab. I: O.... Vuo' tu far questa cosa? O s'i' la vo' fare! | Esempio: | Fag. Comm. 5, 260: Mettiti la parrucca per bene adesso: o, così. | Esempio: | Guast. Scritt. Art. 123: Oh come in trattare di così nobili soggetti l'animo dell'oratore si riconforta! |
Definiz: | § II. In senno del raccogliere su ciò che stiamo per dire la nostra riflessione o memoria, o l'altrui attenzione. ‒ |
Esempio: | Dant. Purg. 5: Ed io a lui: Qual forza, o qual ventura Ti traviò si fuor di Campaldino, Che non si seppe mai tua sepoltura? Oh, rispos'egli, appiè del Casentino Traversa un'acqua che ec. | Esempio: | E Dant. Purg. 8: Se novella vera Di Valdimagra o di parte vicina Sai, dilla a me.... O, dissi lui, per li vostri paesi Giammai non fui; ma ec. | Esempio: | E Dant. Purg. 11: O, dissi lui, non se' tu Oderisi, L'onor d'Agubbio? | Esempio: | E Dant. Purg. 13: Un'altra (voce): I' sono Oreste, Passò gridando.... O, diss'io, Padre, che voci son queste? | Esempio: | Leopard. Epist. 1, 65: O qui sì che le raccomando di tenersi bene i fianchi, se non vuol fare la morte di Margutte! |
Definiz: | § III. In segno di ironia, beffa, burla, e simili. ‒ |
Esempio: | Bocc. Decam. 7, 131: Aprite, per Dio, chè io muoio di freddo. La donna disse: O sì, che io so, che tu se' uno assiderato. | Esempio: | Firenz. Pros. 1, 51: Gridando dicevano:... oh, oh, la testuggine vola! dalle la baia. | Esempio: | Gell. Err. 3, 1: O, ve' bella cosa che ha trovato questo vecchio. | Esempio: | Fiacch. Fav. 1, 57: Tra l'ombre il lupo v'inciampò (in una tagliuola) Col piè superbo, e preso vi restò. Allora, oh! tosto smesse Ogni caricatura, E ec. |
Definiz: | § IV. In segno di ammirazione, riverenza, e simili. ‒ |
Esempio: | Dant. Parad. 12: O padre suo veramente Felice! O madre sua veramente Giovanna, Se interpretata val come si dice! | Esempio: | E Dant. Parad. 33: O luce eterna, che sola in te sidi, Sola t'intendi, e, da te intelletta Ed intendente te, ami ed arridi! | Esempio: | Leggend. SS. M. 3, 226: O Giovanni Battista, o serafino in carne umana, chi fu mai in questo mondo così ec. | Esempio: | Bocc. Decam. 4, 173: O felici anime, alle quali in un medesimo dì addivenne il fervente amore e la mortal vita terminare! | Esempio: | E Bocc. Decam. 8, 177: O liberalità di Natan, quanto se' tu maravigliosa! | Esempio: | Ar. Orl. fur. 1, 22: Oh gran bontà de' cavallieri antiqui! | Esempio: | Manz. Poes. 945: Oh giornate del nostro riscatto! | Esempio: | Card. Poes. 495: Oh bella a' suoi be' di Rocca Paolina Co' baluardi lunghi e i sproni a sghembo! |
Definiz: | § V. In segno di maraviglia, stupore, sorpresa, e simili. ‒ |
Esempio: | Dant. Inf. 34: O quanto parve a me gran meraviglia, Quando vidi tre facce alla sua testa! | Esempio: | E Dant. Purg. 2: O ombre vane, fuor che nell'aspetto! Tre volte dietro a lei le mani avvinsi, E tante mi tornai con esse al petto. | Esempio: | E Dant. Parad. 16: O quali vidi quei che son disfatti Per lor superbia! | Esempio: | Scarp. Serm. S. Ag. 91: O che grande cosa è questa, che l'orazione si faccia in terra, e parli in cielo! | Esempio: | Sacch. Nov. 1, 236: Dice l'uno: Oh questa è bella carne. Ben di' vero. Quanto la libbra? e comperaronne una pezza. E pesandola il beccaio dice: Gnaffe! i compagni vostri ebbono poco fa il ventre. Dice Benci: Oh chi? | Esempio: | Cecch. Mogl. 3, 4: Io non ebbi mai moglie. S. Oh chi è quella Poveretta, che sta là in quella casa? | Esempio: | Tass. Gerus. S. 7, 76: Raccoglie (la cavalla) i semi del fecondo vento; E de' tepidi fiati (oh meraviglia!) Cupidamente ella concipe e figlia. | Esempio: | Card. Poes. 733: Oh non mai re di Francia al suo levare Tale di salutanti ebbe un drappello! |
Definiz: | § VI. In segno di ammonizione, comando, rimprovero. ‒ | Esempio: | Dat. Selv. epit. Ded. 7: O, taccian confusi coloro, i quali non conoscono altra fama che la dirivante dalla guerra. |
Definiz: | § VII. In segno di compassione, pietà, verso alcuno, o per alcuno. ‒ |
Esempio: | Dant. Inf. 32: Oh sovra tutte mal creata plebe, Che stai nel loco onde parlare è duro, Me' foste state qui pecore o zebe. | Esempio: | E Dant. Purg. 11: O vanagloria dell'umane posse, Com' poco verde in su la cima dura, Se non è giunta dall'etati grosse! | Esempio: | E Dant. Conv. 255: Oh peggio che morti, che l'amistà di costei fuggite! | Esempio: | E Dant. Conv. 386: Oh misera, misera patria mia! quanta pietà mi strigne per te, qual volta leggo, qual volta scrivo cosa che a reggimento civile abbia rispetto! | Esempio: | Bocc. Decam. 1, 86: O quanti gran Palagi.... rimaser vòti! o quante memorabili schiatte.... si videro senza successor debito rimanere! | Esempio: | E Bocc. Fiamm. 82: O misera, perchè disideri tu che Panfilo qui torni?.... tu disideri il tuo danno. |
Definiz: | § VIII. In segno di dolore, rammarico, disperazione, per qualche cosa che affligge. ‒ | Esempio: | Simint. Ovid. Metam. 3, 19: O pietà! come fu' io allora misero e porta' ne dolore nel cuore come padre. | Esempio: | Leggend. SS. M. 3, 52: E la Maddalena piangeva.... dicendo: Oh misera peccatrice, oh rimarrò io dietro al Maestro mio? | Esempio: | Petr. Rim. F. 311: O giorno, o ora, o ultimo momento, O stelle congiurate a 'mpoverirme! | Esempio: | Cas. Rim. 1, 36: Lasso! che 'nvan te chiamo (o sonno) e queste oscure E gelide ombre invan lusingo: o piume D'asprezza colme! o notti acerbe e dure! | Esempio: | Segner. Pred. 591: E fia dunque spediente a Gerusalemme che Cristo muoia? O folli consigli! o frenetici consiglieri! | Esempio: | Card. Poes. 879: Oh qual caduta di foglie, gelida, Continua, muta, greve, su l'anima! |
Definiz: | § IX. In segno di indignazione, riprovazione, e simili. ‒ |
Esempio: | Dant. Conv. 279: Ed oh istoltissime e vilissime bestiuole, che a guisa d'uomini pascete, che presumete contro a nostra Fede parlare ec.! | Esempio: | Nov. ant. S. 68: O cattivo, disse la feminella, or tu guati in cielo, e non ti sai tenere mente a' piedi. | Esempio: | Nell. Iac. Vecch. 3, 19: Oh, tu te la ridi? S. Signor sì.... non posso far di meno. |
Definiz: | § X. In segno di desiderio, rimpianto, e simili. ‒ |
Esempio: | Petr. Rim. F. 328: O felice quel di che, del terreno Carcere uscendo, lasci rotta e sparta Questa mia grave e frale e mortal gonna! | Esempio: | Firenz. Pros. 1, 169: O che belle scorpacciate che io me ne piglierei! | Esempio: | Vasar. Vit. Pitt. 8, 60: O felice e beata anima, da che ogn'uomo volentieri ragiona di te, e celebra i gesti tuoi, ed ammira ogni tuo disegno lasciato! | Esempio: | Baldin. Vit. Bern. 6: Tanto bastò, e non più, per far sì, che il Bernino tutto ardesse per desiderio di condursi egli a tanto; e.... disse col più vivo del cuore: O fussi pure io quello! | Esempio: | Leopard. Poes. 70: Oh dilettose e care Mentre ignote mi fur l'erinni e il fato, Sembianze agli occhi miei. | Esempio: | Manz. Poes. 101: Ma d'altri io sono. A. Oh mai Stata nol fossi! E. Oh mai! | Esempio: | E Manz. Poes. 109: Oh Mosa errante! oh tepidi Lavacri d'Aquisgrano! Ove ec. | Esempio: | E Manz. Poes. 945: Oh dolente per sempre colui Che da lunge, dal labbro d'altrui, Come un uomo straniero, le udrà! | Esempio: | Giust. Vers. 117: O giorni, o placide Sere sfumate In risa, in celie Continuate! |
Definiz: | § XI. In segno di dispiacere, rincrescimento, e simili. ‒ |
Esempio: | Giust. Vers. 146: Quelli rinculano Goffi e confusi, In lingua povera Dicendo: Oh! scusi. |
Definiz: | § XII. In segno di imprecazione. ‒ |
Esempio: | Sacch. Nov. 1, 234: Altri villani croj e grossi diceano: Oh nella mal'ora, a che ci viene.... la ciovetta presso all'altare ec. | Esempio: | Ar. Orl. fur. 10, 27: O perfido Bireno! o maladetto Giorno, ch'al mondo generata fui! | Esempio: | Cecch. Comm. ined. 373: Si lieva subito Di sul telaio, e si va por in ordine Con quelle sue
cosellucce, che vagliano Quattro baiocchi appena. G. Oh! col tuo diavolo! Che ciarlavi tu d'oro o muschi? |
Definiz: | § XIII. In segno di terrore, spavento; od anche di paura, timore, grave apprensione. ‒ | Esempio: | Dant. Inf. 24: O giustizia di Dio, quant'è severa! Che cotai colpi per vendetta croscia. | Esempio: | Machiav. Comm. 118: Buona sera, messere. N. Oh, eh, eh! L. Non abbiate paura, no' siam noi. | Esempio: | Manz. Prom. Spos. 440: Cosa vuol farne di quell'ordigno, costui? Bel cilizio, bella disciplina da convertito! E se gli salta qualche grillo? Oh che spedizione! oh che spedizione! | Esempio: | E Manz. Poes. 347: Ahi! Qual d'essi il sacrilego brando Trasse il primo il fratello a ferire? Oh terror! Del conflitto esecrando La cagione esecranda qual è? |
Definiz: | § XIV. In segno di sgomento, sconforto. ‒ |
Esempio: | Firenz. Pros. 1, 265: Sonci molte altre misure (del viso), le quali.... noi le lasceremo a' dipintori.... Oimè, oh, voi mi avete fatto sbigottire a raccontare tante misure.... Oimè, oh, di coteste misure io non ne credo avere straccio; sic¬chè io mi posso ire a riporre. |
Definiz: | § XV. E come semplice grido che ecciti, spaventi, faccia fuggire, e simili. ‒ |
Esempio: | Bocc. Decam. 6, 61: Currado.... fattosi alquanto più a quelle (a certe gru) vicino, gridò: oh oh. | Esempio: | E Bocc. Decam. 6, 62: Voi non gridaste oh oh a quella di iersera; chè se così gridato aveste, ella avrebbe ec. |
Definiz: | § XVI. Ripetuto con più o meno enfasi, dà maggiore intensità al discorso. ‒ |
Esempio: | Manz. Prom. Spos. 652: Ma questo.... fece un passo addietro, alzò un noderoso bastone e voltata la punta, ch'era di ferro, alla vita di Renzo, gridò: "via! via! via!" "Oh oh!" gridò il giovine anche lui; rimise il cappello in testa, e, avendo tutt'altra voglia.... che di metter su lite in quel momento, voltò le spalle a quello stravagante. |
Definiz: | § XVII. Ripetuto più volte oh oh!, insieme con altre interiezioni esclamative, esprime la voce di chi ride. ‒ |
Esempio: | Nell. Iac. Vecch. 3, 19: Oh tu te la ridi? S. Signor sì, ah ah ah ah, non posso far di meno, oh, oh ih ih. |
Definiz: | § XVIII. Si usa anche in forza di Sost. ‒ |
Esempio: | Dant. Purg. 5: Quando s'accorser ch'io non dava loco, Per lo mio corpo, al trapassar de' raggi, Mutar lor canto in un O lungo e roco. | Esempio: | Ar. Orl. fur. 18, 78: Pensò Aquilante, al primo comparire, Che 'l vil Martano il suo fratello fosse.... E con quell'oh, che d'allegrezza dire Si suole, incominciò: ec. | Esempio: | Chiabr. Rim. 2, 399: Se venisse Anselmo Di giorno passeggiando in calza intera, Ed una fosse bianca e l'altra rossa, Non correrebbe d'ognintorno un O, O, Un O, O, sì fattamente come un tuono? | Esempio: | Buonarr. Lett. 606: Il signor Nori, veggendo la tavola apparecchiata, garrì per gioia, e mettendo un grande O O, e le mani aperte alzando alle spalle, dette che ridere a tutti. | Esempio: | Manz. Prom. Spos. 463: Dopo un "oh!" di tutt'e due le parti, lui s'era fermato, lei aveva fatto fermare, ed era smontata. |
Definiz: | § XIX. Oh Dio! – | V. Dio, § X.
V. Io, § XXXVII.
V. Andare, § CXI.
|