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1) Dizion. 5° Ed. .
AREOPAGO.
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Dizion. 5 ° Ed.
AREOPAGO.
Definiz: Sost. masc. Nome di un famoso tribunale in Atene, così detto perchè era posto nella contrada consacrata a Marte.
Dal grec. ἄρειος, sacro a Marte, e πάγος, colle. –
Esempio: Tass. Lett. 2, 73: Già migliaia d'anni son trapassati che la severità de l'areopago da' giudicj è bandita, nè in Atene medesima lungamente fu gradita.
Esempio: Rucell. Or. Dial. 5, 14, 60: A che gli areopaghi, a che gli altri magistrati sovrani.... miravano, salvo che a far prevalere il razionale discorso agli empiti più furiosi de' sensi?
Esempio: Segner. Crist. instr. 3, 15: Tirando quasi una cortina sopra tutto il rimanente, come costumavano anticamente i giudici dell'areopago nel condannare alcun reo, affinchè la pietà non li facesse traviare dalla giustizia.
Definiz: § E per Qualunque famoso tribunale; usato anche al figurato. –
Esempio: Ricc. L. Teofr. Caratt. 3, 298: Soperchia cura sarebbe.... quel non volere, vestendosi, seguire altra norma, che quella, la quale dal più severo areopago d'oltra i monti, è prescritta (qui per modo ironico).