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1) Dizion. 4° Ed. .
SCHERNA, e SCHERNIA
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SCHERNA, e SCHERNIA.
Definiz: V. A. Scherno. Lat. ludibrium, contumelia. Gr. παίγνιον, σκῶμμα.
Esempio: Pass. 33. Le quali gli uomini del mondo biasimano, e fannone scherne.
Esempio: Mor. S. Greg. Questa scherna non fece in loro utilità di virtude alcuna ec. quelli s'approssima per queste scherne umane a Dio, il quale è conservato mondo dalle iniquità.
Esempio: G. V. 6. 76. 2. Tornati a Siena con sì picciolo aiuto, grande scherna ne feciono i Sanesi.
Esempio: E G. V. 7. 91. 2. I Pisani si partirono faccendo gran grida di rimprocci, e scherne de' Genovesi (il T. Davanz. ed altri T. a penna hanno schernie)
Esempio: Fr. Giord. Pred. S. Le cattive cose non si mostrano, se non per farne schernie.
Esempio: Libr. Am. 10. Se al postutto mi troverrai non degno, fa schernie di me, e fammi schernire a chi tu vuoli.
Esempio: Albert. cap. 2. L'altrui detto non riprenderai, acciocchè a quello assemplo un altro non faccia ischernie di te.
Esempio: Franc. Sacch. Op. div. 139. Questa corona gli la puosono per ischerne.
Esempio: E Franc. Sacch. nov. 33. Il frate predicatore nella passata novella fece scherne di un gran popolo.