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INVITTO.
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INVITTO.
Definiz: Add. Non vinto; e per estensione, Che non può esser vinto, Invincibile.
Dal lat. invictus. –
Esempio: Ar. Orl. fur. 15, 27: Gli pon la somma Providenzia appresso In mare e in terra capitani invitti.
Esempio: Segn. B. Stor. Fior. 310: Rendè lo spirito, con fama d'essere stato avventuroso ed invitto capitano insino a quel giorno.
Esempio: Nard. Stor. 2, 171: Quantunque in verità ei si vedessero abbandonati da tutti gli amici d'Italia e fuori d'Italia, e combattuti da nazioni invitte e esercitate nelle guerre tanti anni.
Esempio: Car. Eneid. 11, 490: Gente.... Feroce, insuperabile, indefessa, Ne l'armi invitta, che nè vinta ancora, Cessa dal ferro.
Esempio: Grazz. Pros. 1: Carlo quinto Cesare con eterna gloria allentava e stringeva il freno allo antico imperio dell'invitto popolo di Marte.
Esempio: Tass. Gerus. 1, 52: Son qui gli avventurieri, invitti eroi, Terror dell'Asia e folgori di Marte.
Esempio: E Tass. Gerus. 4, 21: Giudicò questi.... Ch'all'esercito invitto d'occidente Apparecchiasse il ciel ruine e morti.
Esempio: Adr. M. Plut. Vit. 3, 27: Non sarebbe oggi celebrato e cantato per invitto.
Esempio: Buonarr. F. Medagl. ant. 359: Mi par bene di considerare il titolo d'invitto, dato a Probo dalla parte della testa, ad uso di pronome avanti.
Esempio: Leopard. Poes. 35: Le invitte schiere De' corpi ch'alla Grecia eran devoti.
Definiz: § I. E figuratam. –
Esempio: Petr. Rim. 2, 56: Ov'or trionfa ornata dell'alloro, Che meritò la sua invitta onestate.
Esempio: Ar. Orl. fur. 27, 31: Di questi cavallieri e di Marfisa L'ardire invitto e la mirabil possa Non fu.... in guisa Ch'imaginar, non che descriver, possa.
Esempio: Giambull. P. F. Stor. Europ. 1: La veneranda maestà dello Imperio, dalla invitta virtù di Cesare primieramente fondato in Roma.
Esempio: Tass. Gerus. 1, 68: Ivi giunger devea.... Un giovene regal, d'animo invitto, Ch'a farsi vien nostro compagno in guerra.
Esempio: E Tass. Gerus. 5, 65: Contra l'arme di costei non meno Si mostrò di Tancredi invitto il core. E 10, 38: Ma il dico sol perchè desio vedere In alcuni di noi spirto più invitto.
Esempio: Adr. M. Plut. Vit. 3, 37: Ma, conservando la fortezza dell'anima invitta nelle perdite, s'acquistò fama d'essere di gran lunga superiore in sufficienza militare, ec.
Esempio: Serdon. Stor. Ind. volg. 29: Con una certa invitta ostinazione d'animo, ristette quasi sett'anni a soffrir le repulse.
Definiz: § II. Pur figuratam., detto di cose. –
Esempio: Ar. Orl. fur. 3, 18: I capitani e i cavallier robusti Quindi usciran, che col ferro e col senno Ricuperar tutti gli onor vetusti De l'arme invitte alla sua Italia denno.
Esempio: Tass. Gerus. 10, 21: Tu questa destra invitta.... Contra l'arme apparecchia e contra 'l foco.
Esempio: E Tass. Gerus. 10, 77: U' per Cristo si pugni, ivi le piume Spiegar dee sempre (l'Aquila estense) invitte e trionfali.
Esempio: Chiabr. Ang. 46: Ei con la spada invitta Renda al signor de l'isola d'Ebuda La dovuta mercede.
Esempio: Pindem. Poes. 78: Morbo fatal, da l'Arabo feroce Portato ovunque portò l'armi invitte.
Definiz: § III. Vale anche Fermo, Che non cede, Che non si lascia vincere; detto di persona, e costruito con un compimento. –
Esempio: Tass. Gerus. 19, 53: Siate, o compagni, di fortuna all'onte Invitti, infin che verde è fior di speme.
Esempio: Parut. Perfez. Vit. polit. 1, 211: Certo parmi che 'l fine della vita scemasse molto di gloria a Catone; uomo, per altro, degno di eterna laude, e sempre invitto contra ogni fortuna.
Esempio: Pallav. Stor. Conc. 1, 530: Quasi egli (Cesare) in voler il publico ben della Chiesa fosse stato invitto alle contrarie preghiere eziandio del rettor di essa.
Esempio: Riccat. I. Op. 4, 367: Colei, che invitta a un lungo amor non cede, Nè da lusinghe è vinta o da sospiri, Per un dono talor rompe la fede.
Definiz: § IV. E per similit. –
Esempio: Tass. Gerus. 1, 50: Asciutti hanno i cavalli, al corso usati, Alla fatica invitti, al cibo parchi.
Definiz: § V. E figuratam. –
Esempio: Manz. Prom. Spos. 597: L'uscite, i ripieghi, le vendette, per dir così, della caparbietà convinta, sono alle volte tali, da far desiderare che fosse rimasta ferma e invitta, fino all'ultimo, contro la ragione e l'evidenza.
Definiz: § VI. Vale anche Insuperabile, Che non può essere oltrepassato, superato. –
Esempio: Ar. Rim. 1, 220: Godendo del soave sguardo, Dell'invitta beltà, dell'immortale Valor, del bel sembiante, onde tutt'ardo.
Esempio: Magal. Mend. abol. trad. 12: Il nostro presente Re, che altrettanto indomito nella carità, quanto invitto nella potenza, non contento ec.
Definiz: § VII. E poeticam., per Incontrastabile, Irresistibile, Cui tutto cede, Che vince ogni ostacolo. –
Esempio: Car. Eneid. 5, 491: Quell'invitta Forza, ch'ha la virtù con beltà mista.
Esempio: Mont. Iliad. 11, 217: Come quando s'appiglia a denso bosco Incendio struggitor, cui gruppo aggira Di fiero vento e d'ogni parte il gitta; Cadono i rami, dall'invitta fiamma Atterrati e combusti; ec.
Esempio: Leopard. Poes. 68: Amor ti punse Della vezzosa Labanide: invitto Amor, ch'a lunghi esigli e lunghi affanni E di servaggio alI'odïata soma Volenteroso il prode animo addisse.
Esempio: E Leopard. Poes. 69: I lidi e gli antri E le quïete selve apre l'invitto Nostro furor.
Definiz: § VIII. Pure poeticam. per Che incombe, Che preme duramente. –
Esempio: Leopard. Poes. 99: Necessitate, io dico, Di consumar la vita: improba, invitta Necessità.
Esempio: E Leopard. Poes. 133: Poi, quando tutto avvolge La formidabil possa, E fulmina nel cor l'invitta cura, Quante volte implorata,... Morte, sei tu dall'affannoso amante!
Definiz: § IX. Altresì figuratam., per Inconfutabile, Irrepugnabile. –
Esempio: Pallav. Perfez. crist. 452: Similitudini, detti di poeti, congruenze, a cui l'intelletto applaude come ad ingegnose, non s'arrende come ad invitte qui in locuz. figur.).
Esempio: Riccat. I. Op. 2, 32: Scienza (la Geometria) che, procedendo per via d'invitte dimostrazioni, esclude ogni dubbietà.
Definiz: § X. Pure per Non vinto, Non superato, Non domato, in senso figurato, trovasi, con proprietà latina, costruito con un compimento retto dalla prep. Da. –
Esempio: Nard. Liv. Dec. 181: Con un animo invitto tanto da suoi cittadini, quanto da nimici, si tornò all'essercito (il lat. ha: cumque invicto a civibus hostibusque animo).
Esempio: Tass. Gerus. 5, 55: Serbando sempre al giudicare invitto Dalle tiranne passïoni il core.
Esempio: E Tass. Mond. cr. 5, 122: Ma giova ancora (l'oppio) alla virtù languente Delle famose donne e degli eroi Vinti dal mal, benchè dall'arme invitti.