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Dizion. 5° Ed. .
LIBRAIO, ed anche talora LIBRARO.
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LIBRAIO, ed anche talora LIBRARO. Definiz: | Sost. masc. Colui che vende libri, Negoziante di libri. – |
Esempio: | Ar. Lett. 2, 540: La prego che si sforzi di saper la cosa; che troverà che i libri sono venduti, e che quel libraro vuole rivalersi di quelli denari. | Esempio: | Varch. Sen. Benef. 84: Così può Tito Livio pigliare dal libraio, o comperare i suoi libri. | Esempio: | Car. Lett. fam. 1, 75: Mandatele (le lettere) a Venezia in mano di Michele Tramezzino libraio. | Esempio: | E Car. Lett. fam. 2, 224: La seconda (risposta) fu raccomandata al Tramezzino libraro qui, il quale me ne fece istanza per parte del Passero librar vostro, con chi ha corrispondenza. |
Esempio: | Bus. Lett. 218: Un libraio condennato per aver venduto libri di Luigi Alamanni. | Esempio: | Tass. Lett. 3, 29: lo son pure il buon Tasso.... e sono anche l'assassinato Tasso; massimamente da' librari e da gli stampatori, i quali non hanno discrezione. |
Esempio: | Buonarr. Fier. 3, 2, 9: E' piglian più quattrini D'una o due barzellette,... Che tutti quanti i libraj di Venezia. |
Esempio: | Gozz. Op. scelt. 1, 24: Non lo vedete.... com'è bello, pacifico e mansueto.... il mondo, dappoichè ci sono libraj e libri? |
Esempio: | Parin. Poes. 48: Il libraio che Momo e Citerea Colmar di beni. |
Esempio: | Guadagn. Poes. 1, 13: Provvida legge mi protesse Dall'ugne de' tipografi e libraj. |
Definiz: | § I. Vale anche Editore di libri, stampati o fatti stampare per conto proprio. – |
Esempio: | Car. Lett. fam. 1, 128: Questi furbi librari stampano ogni scempiezza. | Esempio: | Giust. Vers. 95: Centoni, fantasie, scriva a giornata; Venda la bile, il Credo
e la parola, Mentre gli pianta il compito alla gola Libraio pirata. | Esempio: | Capp. Pens. Educ. 275: Avvenne che un giorno alcuni arcivescovi francesi mostrarono gran paura di questo Rousseau, e proibirono che si stampasse. E tosto i libraj: oh! gli arcivescovi hanno proibito Rousseau; bisogna dunque stamparlo. E perchè gli arcivescovi lo avevano proibito e i libraj stampato, congetturarono i pensanti che essi dovevano leggerlo. |
Definiz: | § II. E per Legatore di libri. – |
Esempio: | Magal. Lett. fam. 1, 104: Hai avuta gran ragione a darmi del pisello, per averti dato così poco tempo da legare i libri del signor Vincenzio; ma io che ti debbo dire, per non aver concluso di dirmi, in due facciate di scrittura sopra questo negozio, se poi questo libraio francese sarà da tanto di concludere si o no pel tempo assegnato? |
Esempio: | Grand. Instit. mecc. 54: Ma il più comune ed ordinario uso delle viti è per stringere, o premere, o calcare, qualche cosa, come nelle morse de' fabbri, ne' torchj degli stampatori e de' libraj. |
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