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1) Dizion. 5° Ed. .
DIVIDENDO.
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Dizion. 5 ° Ed.
DIVIDENDO.
Definiz: Add. Term. degli Aritmetici. Aggiunto di numero dividendo o quantità dividenda; e vale Che è da dividersi per altro numero o quantità.
Dal lat. dividendus; il cui neutro si usò, nel basso latino, in modo assoluto per Numero da dividersi. ‒
Esempio: Grand. Instit. Aritm. 28: Osservando di applicare il divisore a tante note del numero dividendo, che almeno possa una volta contenersi in esso.
Esempio: E Grand. Instit. Aritm. 43: Si riduca primieramente la quantità dividenda nel numero dell'infima sua specie.
Esempio: E Grand. Instit. Aritm. 80: Se però il numeratore della frazione dividenda si potesse intieramente dividere pel numero dato, ec.
Definiz: § I. Più comunemente usasi in forza di Sost. per Numero, o Quantità, da dividersi, o di cui si fa la divisione. ‒
Esempio: Grand. Instit. Aritm. 31: Se pure non riuscisse minore la prima nota del dividendo della prima nel divisore.
Esempio: Narducc. Parag. Canal. 34: Siano le lunghezze de' canali a b; i tempi c d, saranno per la supposizione 2, le velocità a/c, b/d; e però a, b, dividendi, in ragione composta di c, d, divisori, e di a/c, b/d quozienti ec.
Definiz: § II. E nel linguaggio Commerciale, dicesi per L'utile annuo netto da dividersi fra gl'interessati in una società, in una impresa, o simili, in proporzione del capitale contribuito; e più spesso, La porzione dell'utile che tocca a ciascuno di essi.