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1) Dizion. 5° Ed. .
INCAMICIATO.
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INCAMICIATO.
Definiz: Partic. pass. di Incamiciare.
Definiz: § I. In forma d'Add. Vestito con camicia, Avente addosso una camicia, o qualche cosa di simile; aggiunto di gente incamiciata o di soldati incamiciati che vanno a fare un'incamiciata. –
Esempio: Guicc. Stor. 4, 358: Il Leva avvisato dalle spie del ritardare suo e della partita dell'antiguardia, uscì di notte di Milano con la gente incamiciata, ec.
Esempio: E Guicc. Stor. 4, 388: Tutti in corsaletto e all'uso spagnuolo incamiciati assaltarono il colonnello di Sciarra Colonna.
Esempio: Varch. Stor. 1, 426: Antonio da Leva, partitosi d'intorno a mezza notte colla sua gente incamiciata,... in sul passar dell'Ambra.... gli assaltò e ruppe.
Esempio: Bentiv. G. Guerr. Fiandr. 1, 311: Nell'ore più tacite della notte si mosse la gente regia; e perchè fra le tenebre si potesse distinguer dalla nemica, andò incamiciata.
Definiz: § II. E usato scherzevolmente per Rivestito di càmice, Che ha in dosso il càmice. –
Esempio: Menz. Sat. 198: E nel tonduto incamiciato clero Ben veder puoi chi con berretta a spicchi Già siede all'altrui desco, e squarta il zero.
Definiz: § III. E per Ricoperto per di fuori, Rivestito, di muraglia, di piote, o altro, detto di opere di fortificazione e di argini; e per estensione detto di checchessia, vale semplicemente Coperto, Rivestito, di qualsivoglia materia; anche per similit. –
Esempio: Bart. D. Cin. 1, 149: L'andare delle città, quanto al disegno, è quasi il medesimo in tutte: cioè messe in quadro, intorniate di fosse assai ampie, chiuse di gran terrapieni incamiciati di ben alte muraglie, molte di pietra viva, le più di mattoni.
Esempio: E Bart. D. Cin. 2, 425: Vero era il baluardo, o qual che si fosse altra munizione, incamiciata d'un forte muro, con che recarono a sufficiente difesa contro a' medesimi Olandesi un fianco scoperto, agevole a guadagnarsi per assalto, quivi appunto dov'era il Collegio nostro.
Esempio: Bellin. Cical. 2: Sia come s'e' si dicesse nel gran convito del vivere umano un trionfoccio stagionato di zucchero, rottame incamiciato di burro.
Esempio: Targ. Viagg. 3, 151: Questi [pezzuoli di vena di rame] nella superficie compariscono incamiciati della solita crosta di verderame...; dentro poi sono ec.