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DESIDERATO.
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DESIDERATO.
Definiz: Partic. pass. di Desiderare.
Lat. desideratus. –
Esempio: Dant. Parad. 1: Quando la ruota, che tu sempiterni Desiderato, a sè mi fece atteso, Con l'armonia che temperi e discerni, Parvemi, ec.
Esempio: E Dant. Conv. 62: Manifestamente può vedere chi bene considera, che pochi rimangono quelli che all'abito da tutti desiderato [della scienza] possano pervenire.
Esempio: S. Ag. Solil. 134: Vieni, Salvator nostro, vieni, desiderato da tutta gente, dimostraci la faccia tua, e saremo salvi.
Esempio: Red. Lett. 3, 140: Si manderà ancora a suo tempo la reliquia di Santa Maria Maddalena de' Pazzi, desiderata dalla pia devozione di V. Eccellenza.
Esempio: Magal. Lett. fam. 1, 14: A quest'ora dovrebbe esser comparso.... il piccolo libretto dello Svellio indirizzato a voi, e da voi tanto desiderato.
Definiz: § I. E in forma d'Add. –
Esempio: Dant. Conv. 274: Vedemo in una nave, che diversi ufficj e diversi fini di quella a uno solo fine sono ordinati, cioè a prendere loro desiderato porto per salutevole via.
Esempio: Fr. Bart. Amm. ant. volg. 413: L'avaro.... s'angoscia di raunare le desiderate cose.
Esempio: Bocc. Laber. 95: A guisa d'una fanciulletta lasciva, con certi animaletti che in casa tiene, si trastulla infino all'ora che venga più desiderato trastullo.
Esempio: Ar. Orl. fur. 4, 40: Al fin trovò la bella Bradamante Quivi il desiderato suo Ruggiero.
Esempio: Firenz. Pros. 2, 141: Noi scontrammo tutta la città, che era tratta a vedere il desiderato nostro ritorno.
Definiz: § II. E in forza di Sost. La cosa desiderata, Ciò che si desidera; ma non è comune. –
Esempio: Domin. Tratt. Car. 7 t.: L'umana [lingua] è desiderare; l'angelica è il desiderato, orando, adimandare.