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CICALIO, coll'accento sull'ultimo i.
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CICALIO, coll'accento sull'ultimo i.
Definiz: Sost. masc. Il cicalare molto e a lungo, specialmente di più persone insieme. –
Esempio: Med. Aridos. 4, 7: Fanno [le monache] un romore, un cicalio per quel munistero, che paiono uno sciamo di pecchie.
Esempio: Franz. M. Rim. burl. 2, 97: E con sì discordante cicalio Vanno informando il mondo tutto quanto, Che mi fan proprio rinnegare Iddio.
Esempio: Corsin. B. Torracch. 1, 12: S'udiva d'ogni 'ntorno un suon confuso Di cicalii, di risi e di strumenti.
Esempio: Fag. Comm. 1, 13: E facea un cicalio, che parea un fringuello uscito di chiusa.
Definiz: § E per Discorso lungo ed insulso. –
Esempio: Bellin. Lett. IV, 1, 278: Questo mio sì lungo cicalio non è, e non è stato altro che una zannata, e perciò com'una zannata dee finire.
Esempio: Fag. Pros. 5: Si fa un lungo e disordinato cicalio, che non ha nè capo nè coda.