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Dizion. 5° Ed. .
GICHERO e talora anche GICARO e GIGARO.
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GICHERO e talora anche GICARO e GIGARO. Definiz: | Sost. masc. Nome volgare di una Pianta perenne, che nasce lungo i fossi e per i cigli, le foglie della quale sono punteggiate di macchie bianche e nere, e il cui fiore rassomiglia a una piccola spiga di granturco. È l'arum latum de' Botanici. |
Forse dal lat. arum, mediante l'antiquato giaro, di cui potrebbe essere forma allungata. – Esempio: | Cresc. Agric. volg. 329: L'iaro, cioè gichero, il quale per altro nome è detto barbaaron, o vero piè vitellino, è caldo e secco in secondo grado. | Esempio: | Pulc. L. Frott. 132: Gicheri e seppie in polvere Non fur per uno asciolvere. | Esempio: | Ben. B. Rim. 15: In gichero convertasi il ghiaggiuolo. | Esempio: | Mattiol. Disc. 1, 628: Nasce l'aro.... massime nelle nostre maremme di Siena, dove si chiama volgarmente gigaro. | Esempio: | Soder. Cult. Ort. 137: Il gichero, detto aro, nasce abbondantissimamente nel contado di Gorizia, ed in Italia per tutto, e massime in Toscana. | Esempio: | Targ. Viagg. 8, 47: Aro, chiamato dalle nostre contadine gigaro, nasce ec. |
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