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MALVAGIA e MALVASIA, con l'accento sull'i
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MALVAGIA e MALVASIA, con l'accento sull'i.
Definiz: Sost. femm. Nome di un'Uva assai delicata, con particolare profumo, e ve ne ha di più specie; ma la più comune è di color quasi giallo, in piccoli grappoli raccolti e di granelli serrati. –
Esempio: Trinc. Agric. 92: L'uva malvasia, o sia grechetto, è di qualità bianca; comincia a maturare circa la metà d'agosto, ec.
Esempio: Paolett. Oper. agr. 2, 49: La malvagia, la volpola o cimiciattola, il navarrino, ec. son tutte uve atte a formare un vino saporito, spiritoso, durevole.
Definiz: § I. E pel Vino fatto di tale uva. –
Esempio: Bocc. Decam. 6, 177: Bottacci di malvagia e di greco, e d'altri vini preziosissimi traboccanti.
Esempio: Sacch. Nov. 1, 195: Colui che perderà, converrà che bea dodici tratti della mia malvasia.
Esempio: E Sacch. Nov. 2, 76: Tanto è venuto questo misero difetto ch'e' giovani tutti se ne guastano, usando la mattina più e più volte bere la malvasia e altri vini, e poi corrono alla lussuria; e così si guastano e mancano i corpi.
Esempio: Manz. Lett. 2, 216: E amorevolmente il pregate io sia servito di uno o due barili pisani di malvagia ischietta, buona, che ec.
Esempio: Med. L. Beon. 3, 120: Piace molto a costui la malvagia, E ritrovarsi in gozzoviglia e 'n tresca.
Esempio: Vespas. Vit. Uom. ill. 182: Con malvagie e altre cose lo stropicciarono in modo che rinvenne benissimo.
Esempio: Bern. Orl. 21, 3: Quand'uno amato e servito si vede Aver molt'anni, e poi per guiderdone Essergli ingratitudine renduta, Pensate pur che l'officio si muta; E che la malvagia diventa aceto, Cercone e marcio il delicato mosto (qui in locuz. figur.).
Esempio: Tass. Dial. 1, 356: Mi par d'aver osservato che i vini, che di Levante a noi sono recati, sian di color bianco, come sono le malvagie.
Esempio: Red. Ditir. 11: Han giudizio e non son gonzi Quei toscani bevitori, Che tracannano gli umori Della vaga e della bionda, Che di gioia i cuori inonda, Malvagia di Montegonzi.
Definiz: § II. Dare malvagia per dolce vino, si usò in proverbio per Contraccambiare il male che altri ci fa, Rendere pan per focaccia, Render la pariglia. –
Esempio: Bern. Orl. 59, 56: Così fu rapportato anche al danese, Che combatteva, e non era di sotto, Anzi ben stava al par con Serpentino, Dando a lui malvagia per dolce vino.