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Dizion. 5° Ed. .
INESAUSTO.
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INESAUSTO. Definiz: | Add. Non esausto, Che non rimane mai vuoto, privo, della cosa che produce, che contiene, e simili; ed altresì Inesauribile. |
Lat. inexhaustus. – Esempio: | Bald. Vers. 74: Questa [agnella], Di', sacro a voi, terrestri Dee, ch'avete Quest'isola in governo, e di metallo La rendete inesausta, e questo sangue A voi tepido spargo. | Esempio: | Segner. Pred. 296: Di quanti beni egli tien però fornita la terra in riguardo vostro? Animali infiniti...; piante varissime...; miniere inesauste, quali per ricchezza, e quali per medicina. |
Definiz: | § In locuz. figur., e figuratam. – |
Esempio: | Rucell. Or. Dial. 6, 1, 40: Iddio ha una propria ed unica natura, ch'è l'esser buono, cioè egli è la scaturigine inesausta di tutti i beni. | Esempio: | E Rucell. Or. Dial. R. 25: Veri beni di questa vita sono imperò le virtù..., che per tal modo ci rendono più degli altri uomini al sommo bene simiglianti, il quale è d'ogni virtù fontana inesausta. | Esempio: | Salvin. Pros. tosc. 1, 19: Questa medesima giustizia, ch'ella rendeva a Dio, esercitava ancora verso i sudditi, vegliante al pubblico bene, indefessa nella sua inesausta carità, ec. | Esempio: | Nell. Iac. Forest. 1, 2: Riferite al signor Conte che, com'egli è una miniera inesausta di spiritosi pensieri, così lo è ancora delle più pulite maniere per obbligar noi sue ossequiosissime ancille. | Esempio: | Paolett. Append. 36: Di maniera che quel regno divenne in breve tempo uno degl'inesausti granai del settentrione. | Esempio: | Giobert. Rinnov. 2, 344: La ragion dell'uomo, svolgendosi di mano in mano, è un'attuazione circoscritta e progressiva di quella ricca potenzialità inesausta che si acchiude nell'intuito, e spicca sovrattutto nel senso donnesco e plebeio. | Esempio: | Leopard. Poes. 167: Esplora il corso Del temuto bollor, che si riversa Dall'inesausto grembo Sull'arenoso dorso. | Esempio: | Manz. Poes. 133: Inesausta di ciance è la sventura; Ma del par sofferente e infaticato Non è d'offeso vincitor l'orecchio. | Esempio: | E Manz. Prom. Spos. 421: La carità inesausta di quest'uomo, non meno che nel dare, spiccava in tutto il suo contegno. |
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