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1) Dizion. 5° Ed. .
DERIVAZIONE.
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DERIVAZIONE.
Definiz: Sost. femm. L'atto e L'effetto del derivare; usato anche figuratam.
Lat. derivatio. –
Esempio: Bemb. Stor. 11: Dovesse esser franco da tutte le gravezze per uno anno, fuori solamente quella che per la derivazione e nuovo letto della Brenta era ordinata.
Esempio: Castell. Acq. corr. 21: Derivato che è il canale, il rimanente del fiume principale scema di velocità, e però ritiene maggior misura di quello che faceva.... avanti la derivazione del canale.
Esempio: Giulianell. Lett. 135: È una derivazione dell'antica maniera... di ornare le chiese in occasione di festa con i ramuscelli d'abete.
Esempio: Cocch. Bagn. Pis. 213: Essendo esse [acque].... atte più di qualunque farmaco ad accrescere la fluidità del sangue e ad aprire i canali, ed applicate in temperato e lungo bagno potendo aiutare la revulsione dal cuore, e la derivazione, e la più eguale distribuzione alle membra remote.
Definiz: § I. E per Principio, Origine, ed altresì Etimologia, parlandosi di vocaboli. –
Esempio: Dant. Conv. 283: L'altro principio onde Autore discende, siccome testimonia Uguccione nel principio delle sue Derivazioni, è uno vocabolo greco (qui come titolo di libro).
Esempio: Salv. Avvert. 1, 135: Di questo uso si vuole intendere, quando si dice, che contr'all'uso la regola non vale della derivazione e dell'analogia ne' linguaggi.
Esempio: Dat. Lett. 47: Quando però uno di noi averà formata una derivazione, e quella confermata e illustrata con varie considerazioni,... se un altro averà da conferire una piccola cosuccia in confermazione,... usiamo d'incorporarla nella origine principale.
Esempio: Lanz. Sagg. Ling. etrusc. 1, 268: Dico per ultimo,... che queste sillabe indicanti o derivazione, o diminuzione, o blandizia, si compongono variamente, appunto come in latino.
Definiz: § II. Aver derivazione donde che sia, vale Derivare, Originare, e simili. –
Esempio: Vinc. Tratt. Pitt. 90: Di queste tre prospettive, la prima ha origine dall'occhio, le altre due hanno derivazione dall'aria interposta infra l'occhio e l'obietto da esso occhio veduto.