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1) Dizion. 5° Ed. .
CONSOLAZIONE.
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CONSOLAZIONE.
Definiz: Sost. femm. L'atto e L'effetto del consolare; Sentimento che l'uomo prova quando da parole, atti o cosa qualsiasi, gli viene alleviato il dolore, e tranquillato l'animo.
Lat. consolatio. –
Esempio: Colonn. Guid. N. 175: Adunque, se ti piace, rimanti da queste lagrime, e riprendi riposo di consolazione.
Esempio: Passav. Specch. Penit. 43: Padre delle misericordie e Dio di tutta consolazione.
Esempio: Bocc. Decam. 4, 192: Senza ascoltare o consolazione o conforto da alcuno, per lungo spazio pianse.
Esempio: E Bocc. Vit. Dant. 236: Sì a commendazione dell'alta scienzia e della virtù del defunto, e sì a consolazione de' suoi amici,... fece [Guido] uno ornato e lungo sermone.
Esempio: Car. Lett. fam. 1, 142: Potrei, per confortarla, venire per infinite altre vie; ma non accade con una donna di tanto intelletto entrare a discorrere, sopra lochi volgari e communi, de la consolazione.
Definiz: § I. Figuratam. dicesi della Cosa o Persona che è cagione altrui di consolazione. –
Esempio: Dant. Conv. 237: Isifile dice ad Archemoro: O consolazione delle cose e della patria perduta, o onore del mio servigio.
Esempio: Leggend. SS. M. 4, 406: O dolce mia consolazione, e mia tranquillitade, io vi prego ec.
Definiz: § II. E per Sollievo, Ristoro, Conforto e simili. –
Esempio: Vill. G. 7, 183: E poi [il grano] in piena ricolta del mese d'agosto e di settembre si riposò da soldi diciassette in venti lo staio;... che fu una grande consolazione al popolo per la fame passata.
Esempio: Bocc. Decam. 1, 54: Nella qual noia tanto rifrigerio già mi porsero i piacevoli ragionamenti d'alcuno amico, e le sue lodevoli consolazioni, che ec.
Esempio: Borgh. V. Stud. Div. Comm. 117: La morte del nostro Antonio Manetti.... m'è tanto più grave e dolorosa, quanto io resto per quella più nudo d'ogni umana consolazione.
Esempio: Tass. Lett. 2, 554: Per non rimanere affatto senza consolazione, vengo io a visitar lei con questa mia.
Esempio: E Tass. Lett. 3, 20: Venga quando le pare, che sempre la sua venuta mi porterà consolazione.
Esempio: E Tass. Lett. 5, 50: Non abbandoni me, poverello, affatto; nè privi l'infermità di molti anni de la consolazione d'un giorno.
Esempio: Dav. Scism. 371: A' miseri manca rade volte consolazione, alli avventurati, quasi sempre cervello.
Esempio: Fag. Comm. 5, 13: Ch'io parta, ed almeno non abbia la consolazione di mirarlo (il fratello)?
Definiz: § III. E figuratam., per Ricreamento, Sollazzo, Piacere, Contento. –
Esempio: Colonn. Guid. N. 553: Acciocchè li letterati ricevessero diletto e consolazione, ed avessero vera conoscenza della detta storia, compuosi la presente opera.
Esempio: Machiav. Rim. 395: Ma perchè via passar la notte sento, Vo' che pigliam qualche consolazione, E che mutiam questo ragionamento. E prima troverem da colazione.
Esempio: Sassett. Lett. 405: Oltre a che, il mettere una bimba, che nacque ieri, a rasciugare la bava a un vecchio cascatoio, potete immaginarvi che consolazione ella ne piglierà.
Esempio: Buonarr. Aion. 1, 56: Ma quando a Aione parve che fuss'otta, Senza impedir l'altrui consolazioni, Di finir la Gagliarda e la Gavotta, ec.
Definiz: § IV. E pur figuratam., riferito a certi cibi o vivande molto grossolane, vale Condimento, in quanto serve a renderle più gradite al gusto. –
Esempio: Bart. D. Vit. Caraff. 2, 16: All'erbe non usava condimento niuno, ma schiette e crude come venivano dell'orto, senza niuna consolazione nè d'olio nè di sale, così le prendeva.
Definiz: § V. A sua consolazione, posto avverbialm., si disse per A suo diletto, piacere e simili; e usato col verbo Dormire a sua consolazione, per Placidamente, Saporitamente. –
Esempio: Pulc. L. Morg. 12, 10: Rinaldo s'era un giorno dipartito, Per passar tempo, con un suo falcone; E Ruinatto con lui era gito Verso Agrismonte a lor consolazione.
Esempio: E Pulc. L. Morg. 19, 72: Morgante guarda: egli era un liofante, Che si dormiva a sua consolazione.
Definiz: § VI. Andare alla sua consolazione o alle sue consolazioni, si disse per Andarsene pe' fatti suoi, Andarsene con Dio, e simili. –
Esempio: Sassett. Lett. 250: E vassene, chi viene poi, alle sue consolazioni.
Esempio: E Sassett. Lett. 354: Con le quali (due prese d'una certa medicina) si levò in piedi di presente, e andò alle sue consolazioni.
Esempio: E Sassett. Lett. 424: Ciascuna [delle navi] va alla sua consolazione; e a rivederci in India.
Definiz: § VII. Dar consolazione, e si disse anche, Far consolazione, vale Consolare, Confortare; ed altresì Ricreare, Allietare, Dar piacere. –
Esempio: Fiorett. S. Franc. 27: Avendo ella grandissimi desiderj di mangiare una volta con lui, e di ciò pregandolo molte volte, egli non le volle mai fare questa consolazione.
Esempio: E Fiorett. S. Franc. appr.: Rispuosono li compagni: Padre sì, degna cosa èe che tu le faccia questa grazia e consolazione.
Esempio: S. Bonav. Med. Vit. G. Cr. 179: Ed imperò io voglio andare a farle consolazione di me.
Esempio: Bocc. Decam. 2, 313: E quivi standosi, per darle alcuna consolazione, fece un giorno pescare.
Esempio: E Bocc. Decam. 3, 275: Tu mi darai grandissima consolazione, e a Dio farai grandissimo piacere e servigio.
Esempio: Cant. Carn. 89: Ma potrebbe bene altrove Darvi più consolazione.
Definiz: § VIII. Far consolazione con altri, si disse dai Religiosi per Far pasto comune, Mangiare insieme; che si disse anche, e più frequentemente, Far carità. –
Esempio: Cavalc. Vit. SS. PP. volg. 1, 213: Venendo Antonio a i suoi discepoli, e trovandovi molti forestieri, fece consolazione con loro.
Definiz: § IX. La consolazion dei dannati, dicesi in maniera proverbiale del conforto che alcuno prenda dei proprj mali pensando che non è solo a patire.