Lessicografia della Crusca in rete

1) Dizion. 3° Ed. .
CANALE
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CANALE.
Definiz: Luogo per dove corre l'acqua ristretta insieme, a similitudine d'una canna divisa; e prendesi largamente per ogni luogo, dove corre acqua. Latin. canalis.
Esempio: Boc. Nov. 32. 22. Aperse una finestra, la qual sopra il maggior canal rispondea, ec. e notato dall'altra parte del canale, in una casa, che aperta v'era, prestamente se n'entrò.
Esempio: M. V. 7. 52. E 'l canale, che prende sopra San Niccolò, infino al ponte Rubaconte da San Ghirigoro, ec. nel quale ordinarono, e poi fornirono due case a traverso il canale.
Esempio: Dan. Inf. 30. Li ruscelletti, che de' verdi colli Del Casentin discendon giuso in arno, Faccendo i lor canali freddi, e molli.
Esempio: Tac. Dav. Germ. 391. Dopo i Catti, il Reno già in canal proprio, e degno già d'esser confine, trova gli Usipij (qui letto)
Esempio: Dav. Colt. 167. L'acqua v'entra, e scorre per tutto il canale.
Definiz: §. Per similit.
Esempio: Volg. Ras. E di questa cotale concavitade nasce un canale, il quale è chiamato porta del fegato.
Esempio: E Volg. Ras. altrove. La Trachéa arteria, la quale è detta, e chiamata da' cirugiáni canale del polmóne.
Definiz: §. Per que' Truogoli, che già in cambio di tini, servivan per fare il vino.
Esempio: Cr. 4. 21. 1. Da apparecchiare, e acconciar son le tina in que' luoghi, dove usanza è di bollire il vino, co' suo' raspi, e acini, ma in altri, i canali, e le corbe, e i cofani.
Definiz: §. Da canale Scanaláre, che è Incavare legno, o pietra, o simil cosa, e ridurla a guisa di canale. Lat.striare.