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1) Dizion. 5° Ed. .
INNESTARE.
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INNESTARE.
Definiz: Att. Incastrare, o altrimenti Congiungere, marza, o occhio, o buccia, di una pianta nell'altra, acciocchè in essa si alligni; Annestare; e usasi anche assolutam. –
Esempio: Cresc. Agric. volg. 35: Alcune [piante] si piantano in terra, sì come sovente si fa delle viti, del salcio e del bosso; e alcune si piantano in altro arbore, e cotal piantar si dice innestare.
Esempio: E Cresc. Agric. volg. 57: Sono massimamente quattro cose, le quali intorno a questo son da considerare, cioè il cibo, l'arare o vero il cavare, il seminare, e lo 'nnestare.
Esempio: E Cresc. Agric. volg. 156: Le viti s'innestano o in viti o in arbori.
Esempio: Pallad. Agric. 71: Il mandorlo s'innesta del mese di dicembre, e otto dì fra gennaio: ne' luoghi freddi s'innesti di febbraio, sicchè si colgano i ramuscegli da innestare anzi che germoglino.
Esempio: E Pallad. Agric. 101: Quanto al primo modo, innesterem così il ramo.
Esempio: Ar. Cinq. Cant. 1, 32: Così di nuovo entrò il Sospetto in questa Alma, e di sè e di lui fece tutt'uno, Come in ceppo salvatico s'innesta Pomo diverso, e 'l nespilo sul pruno.
Esempio: Soder. Coltiv. 55: Le viti poi, che s'hanno a innestare, hanno da avere queste condizioni,... di non essere in alcuna parte magagnate, ma del tutto floride e vigorose, e più tosto giovani, o di mezzo tempo, che vecchie.
Esempio: E Soder. Tratt. Arb. 145: Per esser frutti di natura caldi (i mandorli e gli albicocchi), muovono prima di tutti gli altri, come il sambuco, e tutti quelli s'innestano acconciamente in sul susino.
Esempio: Trinc. Agric. 149: Parlando adesso del modo d'innestare, dico, che si snodino e si cavino gli anelletti dalle mazze domestiche, in modo che non crepino, nè si guastino loro gli occhi.
Esempio: E Trinc. Agric. 1, 185: Il tempo d'innestare i castagni.... è.... allorchè si vedano entrati bene in azione, cosa che si conosce dallo staccarsi facilmente la buccia dal fusto.
Esempio: Lastr. Agric. 2, 104: La maniera di innestarli (i castagni) non è punto diversa da quelle che si usa pei gelsi.
Esempio: Fiacch. Fav. 2, 114: Ciò tu chiami innestar; ma pur se questa Arte tanto nemica è di pietate, Che ne insegni troncar le piante amate, Padre, che crudeltà quando s'innesta!
Definiz: § I. Onde le maniere Innestare ad anello, a bietta, a bucciuolo, a marza, a occhio, a scudicciuolo, a spacco, e simili, di cui le principali sono dichiarate a' loro luoghi. –
Esempio: Cresc. Agric. volg. 217: Innestasi [il castagno] nella corteccia e nella gemma, e meglio s'innesta a bucciuolo in questo modo, cioè che ec.
Esempio: E Cresc. Agric. volg. 226: Anche si può [il fico] ingemmare, o vero impiastrare e innestare a bucciuolo del mese di giugno e di luglio.
Esempio: Soder. Tratt. Arb. 150: Ma l'importanza è innestare a marza nel legno stesso, che la corteccia con la buccia e il legname con il legno s'unisca.
Esempio: E Soder. Tratt. Arb. 152: Puossi innestare in sur un medesimo domestico susino di quella sorte di frutti che altri voglia ed a bucciuolo ed a scudicciuolo.
Esempio: Lastr. Agric. 1, 190: Volendo innestare a occhio, si leva una porzione di scorza in forma triangolare ec.
Esempio: E Lastr. Agric. 1, 192: L'innestare nel tronco fesso, e come dicono a spacco o a bietta, praticasi più che ogni altra maniera.
Esempio: E Lastr. Agric. 2, 193: I rami che vogliono innestarsi per avvicinamento devono avere la direzione orizzontale quanto è possibile, sì per meglio formare la siepe; sì perchè in tal posizione i sughi vegetabili, ossia gli umori, perdendo la loro forza, meno rami e foglie, ma più frutta producono.
Definiz: § II. In locuz. figur. –
Esempio: Petr. Rim. 1, 77: Se voi poteste per turbati segni.... Uscir giammai, ovver per altri ingegni, Del petto, ove dal primo lauro innesta Amor più rami; i' direi ben, che questa Fosse giusta cagione a' vostri sdegni.
Esempio: Filic. Poes. 193: Io l'innestai (lo zelo) sul vostro Docile ingegno, e coll'ingegno ei crebbe.
Esempio: Panant. Poet. Teatr. 77: Voglio veder se il sacro alloro posso Innestar sulla laurea dottorale.... Non farò ben? non darò un altro aspetto Alla Curia, a introdur sì bella moda?
Definiz: § III. E figuratam. –
Esempio: Collaz. Ab. Isaac volg. 53: Per cagione delle tribolazioni, hae innestata in te la sua caritade; e innestando in te la carità, approssimossi a te.
Esempio: Bart. D. Op. mor. 29, 1, 5: Ben s'appose a giudicar che fosse interesse della natura, curante non men di sè, che di noi, l'innestarci nell'animo quell'insaziabil desiderio di sapere, con che tutti indifferentemente nasciamo.
Esempio: Guadagn. Poes. 1, 245: Non veggiamo adorno Più d'un antico stemma gentilizio Qual d'un capo di bue, quale d'un corno? Anzi, quanto più bue colà s'innesta, E più la nobiltà si manifesta.
Esempio: Capp. Pens. Educ. 300: Non s'appaga [l'educatore] d'innestare e di far crescere col fanciullo quei pensieri primordiali, e quegli affetti che poi sieno dominatori della vita, qualunque corso ella pigli; ma si studia ec.
Definiz: § IV. Pur figuratam. e in ischerzo, per Sovrapporre, Porre a cavalcione, uno ad un altro. –
Esempio: Forteguerr. Ricciard. 4, 48: Fanno consiglio, e si conchiude Che porti un Cafro un altro a cavalcione...: E quando il muro i due non eguagliassero, A' due un terzo e un quarto anche innestassero.
Definiz: § V. E per Inserire, ed anche semplicemente Appiccare, Congiungere, Adattare, e simili. –
Esempio: Vasar. Vit. Pitt. 1, 140: Come gittate [le figure] si cesellino e si rimettino, e come mancando pezzi, che non fussero venuti, s'innestino e commettino nel medesimo bronzo.
Esempio: E Vasar. Vit. Pitt. 1, 142: Bisogna quando i pezzi s'innestano su la figura, pesarli pezzo per pezzo.
Esempio: Mont. Iliad. 18, 848: Poi (fece) di raro artificio un saldo e vago Elmo..., e sopra D'auro tessuta, v'innestò la cresta.
Definiz: § VI. E figuratam. –
Esempio: Ottim. Comm. Dant. 1, 103: E qui innesta questa quistione della fortuna.
Esempio: Varch. Sen. Benef. 6: Non è di dire che egli innesti ed accommodi cotali novelle alla materia, anzi accommoda ed innesta la materia a cotali novelle.
Esempio: Salvin. Casaub. 96: A guastar questo passo contribuì l'ignoranza d'una elegantissima guisa di dire, ou gar? N'è vero? allorquando coll'interrogazione s'innesta in mezzo al ragionamento.
Definiz: § VII. Neutr. pass. innestarsiUnirsi, Congiungersi, Appiccarsi, a modo d'innesto; anche in locuz. figur. –
Esempio: S. Cater. Lett. 2, 190: In su questo arbore (della Croce) si volse innestare questo Verbo incarnato; e non l'ha tenuto nè chiodi, nè croce, ma l'amore.
Esempio: E S. Cater. Lett. 3, 74: Il quale (il Creatore) s'è mostrato a noi arbore, nella nostra umanità, pieno di dolci e soavi frutti: perchè noi, arbori salvatichi, ci potessimo innestare in lui.
Definiz: § VIII. E figuratam. –
Esempio: S. Cater. Lett. 3, 48: Ed egli venne, e unissi e innestossi nella natura nostra.
Esempio: Ar. Sat. 1, 202: So ben che la dottrina fia più presta A lasciarsi trovar, che la bontade: Sì mal l'una nell'altra oggi s'innesta.
Esempio: Ricc. L. Teofr. Caratt. 1, 42: Questo è il vero vincolo e il più forte di ogni altro, per cui innestandosi o intersecandosi le umane cose tra loro, una certa reale e non immaginaria confusione o mistura d'interesse ne nasce, per la quale ec.
Esempio: Salvin. Pros. tosc. 2, 31: Ogni formola ed espressione d'altri idiomi vi si adatta (sull'italico) agevolmente, e innestavisi.
Definiz: § IX. E per Appiccarsi, Congiungersi, cosa con cosa. –
Esempio: Mont. Iliad. 14, 555: Lo colse il fatal ferro Alla vertebra estrema, ove nel collo S'innesta il capo, e ne precise il doppio Tendine.
Definiz: § X. In forma di Neutr. Far il nesto o i nesti. –
Esempio: Pallad. Agric. 103: E se tu disidererai d'innestare in minore arbore..., metti i ramuscelli quanto al modo secondo; chè meglio s'innesta nel legno che nella corteccia.
Definiz: § XI. Innestare una pianta in sè, vale Innestarla sopra un'altra pianta della medesima specie. –
Esempio: Cresc. Agric. volg. 240: Innestai [il nespolo] in sè, nel pero, nel melo, nella spina alba e nel cotogno.
Esempio: Pallad. Agric. 68: Del mese di aprile s'innesta il sorbo o in sè, o in melo cotogno, o in pruno bianco, nel tronco, ovvero nella corteccia.