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FARFALLA.
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FARFALLA.
Definiz: Sost. femm. Nome comune a tutti gl'insetti dell'ordine dei Lepidotteri, che hanno quattro ale membranose, coperte di minute squamme quasi a modo di polvere, di colori svariati e talvolta vivacissimi.
Probabilmente dal lat. papilio, mediante gli antiquati papiglione e parpaglione (provenz. parpaillo, catalano papallò), che hanno riscontro in parpaja dei dialetti lombardi. –
Esempio: Giamb. Lat. Tes. L. 19, 45: El bruco che nasce del cavolo sì fa [la natura] divenire farfalla, e dàlli ale, e va volando. (Così ambedue i codici che hanno questo passo, stranamente errato nella stampa, dove si legge bruto, cavallo e fanfala).
Esempio: Comp. Din. Rim. DL. 321: Come sovente le farfalle al foco.
Esempio: Petr. Rim. 1, 180: Semplicetta farfalla al lume avvezza.
Esempio: But. Comm. Dant. 2, 241 var.: A modo d'una farfalla, o vero parpallione.
Esempio: Rucell. G. Ap. 771: Fa' poi che tu avvertisca al calabrone,... Ed anco a certa specie di farfalle, Del melifero gregge acerba peste.
Esempio: Tass. Gerus. 4, 34: Come al lume farfalla, ei si rivolse Allo splendor della beltà divina.
Esempio: Red. Esp. Insett. 183: Ho ben osservato soventemente nelle foglie e ne' gambi del cavolo, e nell'erbe circonvicine, moltissime uova partoritovi dalle farfalle, dalle quali uova nascon poscia i bruchi, e da' bruchi convertiti in crisalidi ànno nascimento le farfalle.
Esempio: Vallisn. Op. 3, 403: Farfalla. Papilio. Insetto volante noto, di cui ve ne sono molti generi, ed incredibili diverse spezie.
Esempio: Murat. Dissert. Antich. ital. 2, 230: Molto discorre di questa voce il Menagio, traendola poi dal greco phalle.... Perchè aggiunto far alla voce falla? E poi il greco phalle significa non già la farfalla, ma la lucciola.... Più tosto dallo stesso papilio de' Latini, alterato coll'andar del tempo da noi Lombardi ec.
Esempio: Ginann. Malatt. Gran. 131: V'hanno anche.... i bruchi, che prendono figura di farfalle diurne e di notturne.
Esempio: Targ. Farf. 3: Minutissime scagliette o pennoline, che col microscopio si osservano in tutte queste farfalle, che da i bruci terrestri traggono origine.
Esempio: Lastr. Agric. 4, 66: Tali bruci nascono da picciole uova che le farfalle depositano nelle loro foglie (de' cavoli).
Esempio: Fiacch. Fav. 2, 87: Ecco.... Face colà si porta: Già la farfalla volavi; Già la farfalla è morta.
Esempio: Lambr. Bach. Set. 202: Anco il signor Charrel, che tratta ampiamente della congiunzione delle farfalle,... raccomanda che siano tenuti separati alquanto tempo i maschi dalle femmine.
Esempio: E Lambr. Bach. Set. 204: Prima che la farfalla esca dal bozzolo, inumidisce quella punta dove ella ha la testa, con un umore che le esce di bocca.
Definiz: § I. Per similit. –
Esempio: Parin. Poes. 28: Mille dintorno a lui volano odori, Che alle varie manteche ama rapire L'auretta dolce intorno ai vasi ugnendo Le leggerissim'ale di farfalla.
Definiz: § II. In locuz. figur. –
Esempio: Dant. Purg. 10: Non v'accorgete voi, che noi siam vermi Nati a formar l'angelica farfalla?
Esempio: Mont. Poes. 2, 183: E dentro, Sì qui dentro sentii che d'un sol fiore Ir contenta non può questa divina Nostra farfalla.
Definiz: § III. E figuratam. –
Esempio: Fiacch. Fav. 2, 97: Ciò che segue in uom leggiero; Se la sorte sale o scende, sale o scende il suo pensiero. Ma l'uom saggio mai non falla Nè in superbia, nè in viltà; O sia bruco o sia farfalla, Immutabile si sta.
Definiz: § IV. Pur figuratam., detto di persona, vale Persona di poco senno, leggiera, e simili. –
Esempio: Salv. Granch. 1, 2: Io ne potrei bello E essere tenuta una farfalla, A sottomettermi alla discrezione D'un fanciullo.
Definiz: § V. E altresì figuratam., Cervello di farfalla, vale Poca intelligenza o giudizio. –
Esempio: Grazz. Rim. V. 80: Chi non ha di farfalla, O ver d'oca, il cervello, o d'assiuolo, Vedrà ch'io dico il vero.
Definiz: § VI. Per similit., e specialmente nel linguaggio delle arti e de' mestieri, applicasi ad oggetti che abbiano una certa conformità con una farfalla: come, per esempio, a certi piccoli ferri mobili per tener ferme le persiane, e simili. –
Esempio: Guiducc. Lett. 607: Essendo il talco di sua natura scaglioso, e quel coperchio.... un aggregato di diversi piani diversamente inclinati, non è maraviglia che nel rivolgersi porti seco anche di molt'aria, e in tal caso faccia girar la farfalla di carta sospesavi dentro da un filo.
Esempio: Crusc. Vocab. III: Farfalla dicono Una piccolissima bulletta di ferro col capo d'ottone.
Definiz: § VII. Aver delle farfalle, vale figuratam. Avere alcuno, o Venirgli, pensieri vani, sciocchi, da scemo, e simili. –
Esempio: Not. Malm. 1, 327: Quando diciamo Il tale ha.... delle farfalle, intendiamo È mezzo matto, e di cervello volante o instabile.
Definiz: § VIII. Stare in bruco e in farfalla, si disse per Variare da un tempo ad un altro, Esser mutabile, instabile. –
Esempio: Poliz. Rim. C. 303: Costor son certi be' ceri, Ch'han più vento ch'una palla, Pien d'inchini e di sergeri Stanno in bruco ed in farfalla, Col benduccio in su la spalla, ec.
Definiz: § IX. Uccellare alle farfalle, vale figuratam. Attendere a cose vane, Perdere il tempo, e simili. –
Esempio: Cecch. Ass. 3, 1: Leggete, leggete pure; che? Credete voi che dianzi, quando vi lasciai come i buoi di Noferi, che io andassi a uccellare alle farfalle? In questa testa ci ha altro che pan bollito.