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1) Dizion. 5° Ed. .
ESAUDIRE.
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ESAUDIRE.
Definiz: Att. Ascoltare la dimanda, il prego, che alcuno fa, concedendo quello che dimanda o prega; e riferiscesi così alla persona, come alla dimanda e al prego stesso.
Dal lat. exaudire. ‒
Esempio: Vill. G. 49: Al detto santo Alessandro fece grande onore e reverenza, ed esaudì la sua addomanda.
Esempio: Bocc. Decam. 2, 276: Non fu mai da alcun pregata; o se pregò, non fu esaudita.
Esempio: E Bocc. Decam. 7, 152: Leggier cosa mi sarebbe al presente i tuoi [prieghi] esaudire.
Esempio: Pulc. L. Morg. 27, 280: Chè gentilezza è d'avere esaudito L'ultimo priego d'ogni reo nimico.
Esempio: Ar. Orl. fur. 20, 49: Quando, sol, vaglia tante altre persone, Dignissimo è.... che s'esaudisca.
Esempio: Speron. Op. 5, 11: Con tutto questo non ho avuto nè letto risposta vostra, che mi licenzie, o che mi esaudisca.
Esempio: E Speron. Op. 5, 12: E come dico la verità, così prego Dio che la faccia esaudire.
Esempio: Tass. Gerus. 8, 11: E chi 'l consiglia, e chi 'l prega a fermarsi, O che non esaudisce, o che non ode.
Esempio: Manz. Prom. Spos. 678: Fu [padre Cristoforo] esaudito senza difficoltà.
Definiz: § I. E detto particolarmente di Dio, della Vergine o di alcun Santo. ‒
Esempio: Cavalc. Vit. SS. PP. volg. 1, 165: Iddio condiscendendogli, come a figliuolo di vezzi, esaudette la sua orazione.
Esempio: E Cavalc. Frutt. Ling. 28: E trovo, che in somma cinque sono quelle cose che c'impediscono che esauditi non siamo.
Esempio: Leggend. SS. M. 3, 139: Così ti priego che esaudi la mia orazione.
Esempio: S. Ag. Espos. Salm. 20: Avvegna che qui si possa intendere quello, siccome Iddio esaudie il quanto piagnente, e tanto e sì lungamente gemiscente.
Esempio: Ar. Orl. fur. 14, 74: Che la giusta orazion fosse esaudita Del popolo cristian che chiedea aita.
Esempio: Grazz. Rim. 2, 283: Esaudì il popol tuo, ch'umil s'atterra.
Esempio: Manz. Prom. Spos. 663: O Signore, esclamò Renzo, esauditela, tiratela a voi.
Definiz: § II. E talora con un compimento retto dalla particella Di. ‒
Esempio: Fr. Giord. Pred. 1, 123: I Santi sono esauditi di ciò ch'eglino adimandano a Dio.
Esempio: Leggend. SS. Iac. Stef. 85: S'inginocchiò quasi disiderando d'essere più esaudito della orazione che facea per coloro, che di quella che facea per sè.
Esempio: Pulc. L. Morg. 11, 78: Di grazia ti domanda finalmente, Che per le man di Gan non vuol morire; E tu nol vuoi di questo anco esaudire.
Definiz: § III. Si usò anche riferito alla cosa stessa dimandata, per Concedere. ‒
Esempio: Vill. G. 129: Richiesero di pace i Fiorentini, la quale fu ferma ed esaudita per loro con patti che ec.
Esempio: Pass. G. Cr. 8: O madre mia, la grazia che mi chieri Esser non dee, dolce madre, esaudita.
Definiz: § IV. Trovasi anche per Ubbidire. ‒
Esempio: Leggend. SS. M. 3, 139: Signor mio, che.... desti fondamento al mare.... e facesti comandamento che non lo passasse, e fustine esaudito.
Definiz: § V. Si usò anche in forma di Neutr., col compimento retto dalla particella A. ‒
Esempio: Sacch. Nov. 2, 231: L'abate, udendo costui, gli venne voglia d'esaudire a' suoi preghi, per sapere ec.